inter lazio

NESSUNA INTER-RUZIONE! SE SI FERMANO GLI ATTACCANTI, L’INTER TROVA I GOL DEI DIFENSORI: LAZIO BATTUTA CON LE RETI DI BASTONI E SKRINIAR E VETTA RICONQUISTATA – ALLA SQUADRA DI SARRI NON BASTA IL MOMENTANEO PARI DI IMMOBILE – INZAGHI RINGRAZIA ALESSANDRO BASTONI, IL DIFENSORE-TIFOSO CHE CALCIA COME UN 10 E DIFENDE COME POCHI SANNO FARE IN ITALIA - BIASIN TWEET: “QUANDO VINCONO TUTTI I TUOI INSEGUITORI PUOI FARE SOLO UNA COSA: STARE AL PASSO…”

 

Vincenzo D’Angelo per gazzetta.it

 

 

inter lazio

La risposta c’è stata, ma quanta sofferenza. L’Inter si riprende la testa della classifica lasciata ai cugini del Milan soltanto per un pomeriggio: il tempo di tornare in campo per il debutto nel nuovo anno e di superare la Lazio, che ha spaventato parecchio la banda nerazzurra. Inzaghi stavolta vince il suo derby del cuore e ringrazia Alessandro Bastoni, il difensore-tifoso che calcia come un 10 e difende come pochi sanno fare in Italia. Gol e assist (per Skriniar) per il numero 95, che con le due magie ha reso inutile il guizzo di Immobile. E ora la testa può già andare a mercoledì sera, quando a San Siro arriverà la Juve per la Supercoppa.

 

BOTTA E RISPOSTA

inter lazio

La Lazio è più accorta del solito: Sarri preferisce l’equilibratore Basic al talento di Luis Alberto. Ma anche Inzaghi ha meno qualità vista l’assenza per squalifica di Calhanoglu e alla fine preferisce i centimetri di Gagliardini per limitare Milinkovic sul gioco aereo. Nei primi 10’ succede poco, salvo un’uscita bassa di Handanovic su Felipe Anderson, poi arrivano le emozioni. Perisic (14’) rovina l’assist da oscar al volo di Barella, spedendo alto di testa da buona posizione. E pochi minuti dopo San Siro fa festa prima di essere gelata – ancora di più, vista la temperatura – dalla Var: Lautaro segna su imbeccata verticale di Sanchez ma la posizione del Toro è di poco oltre l’ultimo difensore. Tutto da rifare, ma per il Toro la serata sembra stregata: al 29’ è straordinaria la volée in piena area su splendido suggerimento di Dumfries, ma Strakosha di istinto fa il miracolo.

 

inter lazio

Ma un minuto dopo l’Inter passa lo stesso: su una corta respinta della difesa laziale da calcio d’angolo, Bastoni ha il tempo di stoppare e prendere la mira dal limite: sinistro a giro chirurgico e palla in buca d’angolo: 1-0 e quindicesimo marcatore diverso in A per il migliore attacco del torneo. Ti aspetti che il gol possa essere l’inizio di un arrembaggio alla ricerca del 2-0, e invece è la Lazio a trovare il pareggio al 35’ grazie a una dormita generale della difesa nerazzurra: sul lancio lungo di Felipe Anderson pasticciano in tre: De Vrij si fa scavalcare dalla traiettoria, Immobile scappa a Skriniar e Handa esce a vuoto, con Ciro nazionale che infila a porta vuota. All’intervallo è 1-1.

 

simone inzaghi

La ripresa si apre subito forte: 30 secondi e Immobile di testa impegna Handa, sul capovolgimento di fronte un bel tiro-cross di Perisic attraversa l’area piccola senza trovare deviazioni amiche. All’8’ clamorosa occasione per Milinkovic, che cicca da due passi dopo invenzione di Felipe Anderson. L’Inter risponde con una punizione angolata ma debole di Sanchez (18’), respinta da Strakosha, ma l’occasionissima arriva un minuto dopo: Dumfries si avventa su una palla vagante ma spara su Strakosha in uscita disperata, poi è Luiz Felipe a murare Perisic a porta vuota.

 

Ma in gol è nell’aria, San Siro inizia a spingere e al 22’ può esplodere di gioia: fanno tutto gli esterni del tridente difensivo – marchio di fabbrica del gioco di Inzaghi – con Bastoni al cross teso e Skriniar a svettare più in alto di tutti. Un bacio alla parte bassa della traversa e 2-1 Inter. Il finale è convulso e nervoso: Pairetto espelle Radu per due interventi duri, poi torna sui suoi passi e lascia che la gara si chiuda 11 contro 11. L’Inter soffre ma tiene, la Lazio non sfonda più. E Inzaghi si prende la personale rivincita del cuore: la prima vittoria da ex è un grande segnale al campionato.

inter lazio bastoni skriniar

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)