neymar brasile

PSYCHO-NEYMAR, DATTI UNA CALMATA! I "SENATORI" THIAGO SILVA E MARCELO CAZZIANO L’ATTACCANTE PER IL NERVOSISMO E PER I COMPORTAMENTI INFANTILI COL COSTA RICA – IL CT TITE LO DIFENDE DALLE CRITICHE DI CAPELLO CHE AVEVA BACCHETTATO ‘O NEY PER QUALCHE “EFFETTO SCENICO”  

neymar

Da gazzetta.it

Non si può dire che a Tite manchi un certo senso per la teatralità. Quando gli dicono delle parole di Fabio Capello, che ha criticato qualche “effetto scenico” di Neymar, in particolare il rigore cercato contro la Costa Rica (e annullato dalla Var), il c.t. del Brasile guarda la telecamera, indica col dito e poi fa: “Da allenatore ad allenatore, Capello, questo è per te: era rigore. Non aggiungo altro”. Col sorriso.

 

neymar

SERBIA DURA — Detto che dell’idea di Tite si può discutere fino a domani, e che se quello è rigore ce ne sarebbero una decina a partita, il Brasile arriva comunque abbastanza sereno alla sfida con la Serbia che si è trasformata in un dentro o fuori. Mentre la Svizzera dovrebbe faticare di meno con la Costa Rica, la sfida allo Spartak Stadium, con i serbi molto arrabbiati per le decisioni arbitrali, sarà durissima. Ma Miranda, eletto capitano domani – il capitano della Seleçao è rotante – non ha dubbi: “Siamo preparati per partite così”.

 

Thiago Silva

STESSA FORMAZIONE — Niente cambi nella formazione. Tite, diversamente dai colleghi di quasi tutto il mondo, non nasconde che “giocheranno gli stessi dell’ultima partita”. E quindi i criticatissimi Paulinho a centrocampo, Willian a destra, e anche Gabriel Jesus centravanti, benché Firmino, quando entrato, ha fatto meglio. “Possono crescere, il secondo tempo contro la Costa Rica è stato promettente”, aggiunge il c.t.: “Abbiamo aspettative alte e dobbiamo pensare alla Serbia che ha ottimi giocatori, Kolarov, Milinkovic, Ivanovic, Matic, è tecnica, ha qualità, ma noi possiamo sfruttare anche a nostro favore le loro armi”.

 

PIANGE NEYMAR — Al centro di qualunque discussione c’è naturalmente Neymar, il suo pianto isterico alla fine della sfida con la Costa Rica e il rimprovero di Thiago Silva per comportamenti che denotano immaturità. Ma Tite ha una risposta per tutto: “Può succedere, ho pianto anch’io quando le emozioni sono state forti”. Situazioni alle quali, per Miranda, “il Brasile è abituato da sempre. Siamo molto migliorati rispetto alla prima gara con la Svizzera e faremo una grande partita”.

 

2. I SENATORI CONTRO NEYMAR

Matteo Dalla Vite per la Gazzetta dello Sport

marcelo

 

Stella di qua, stella di là, il nostro O Ney, il numero uno, il mio fratellino, il migliore al mondo e cose così.

Poi, però, quando è troppo è troppo. La sostanza di ieri in casa-Brasile è che i senatori hanno fatto una bella chiacchierata con Neymar, fenomenino che sarà pur nel cuore di un paese intero ma che nel frattempo ha esagerato nel fare un po' il fenomeno. Così, anche il c.t. Tite ha fatto una bella chiacchierata con O Ney: datti una calmata e aiuta la squadra a vincere. Un cazziatone educato ma ben mirato. Soprattutto sodo. Correttivo.

 

MANCA IL TUTOR Nei giorni scorsi la stampa brasiliana lamentava l' assenza di Dani Alves, a casa infortunato. Per Tite, raccontavano i cronisti brasiliani, sarebbe stato l' unico o quasi a saper tenere a bada Neymar perché fra i due, da molti anni e ancor più dopo l' annata al Psg, si è creato un rapporto speciale, uno di quelli in cui Dani fa il fratello maggiore. Però l' ex Juve non c' è, e così il gruppo brasiliano ha accettato la leadership di Neymar: per quell' infinito talento calcistico capace di vincere le partite da solo, non per la personalità. Ma è proprio sul campo che sono nate le primissime scintille.

 

capello

PARLANO THIAGO E MARCELO Dalla gara contro la Svizzera fino a quella con la Costa Rica sfociata nel pianto, il numero 10 della Seleçao è apparso nervoso: non durante gli allenamenti (vissuti con evidenti sorrisi e giochi e scherzi a parte quel giorno in cui dovette abbandonare per il problema alla caviglia) ma proprio nel pieno delle partite, quando insomma il gioco si fa duro. Thiago Silva e Marcelo - i due senatori e punti di riferimento di questo Brasile - hanno appunto spiegato al «10» che troppe sono state le intemperanze durante quelle due battaglie in campo.

 

tite

Contro la Svizzera ha inveito contro arbitri e avversari; e così pure in Brasile-Costa Rica, quando ha simulato un fallo da rigore: momenti gestiti in maniera infantile. I senatori gli hanno chiesto di darsi un freno, che se solo gli arbitri avessero compreso tutte le sue imprecazioni, a quest' ora forse sarebbe già stato espulso.

 

TITE: BONUS ESAURITI E' chiaro che l' esondazione decisiva è stata quella che ha visto coinvolti proprio Neymar e Thiago Silva: sul risultato di 0-0 contro la Costa Rica, l' ex attaccante Milan restituisce un pallone agli avversari e Neymar lo manda a quel paese. «Ci sono rimasto male, lui per me è un fratellino - aveva detto Thiago Silva -: oltretutto non è che con quel pallone avremmo certamente vinto la partita...».

TITE

 

E nella chiacchierata che proprio il centrale difensivo e Marcelo hanno voluto fare con Neymar c' è stato un riferimento evidente a quell' episodio: il tono era circa un «non ti permettere mai più». I due senatori hanno parlato in separata sede con O Ney, poi c' ha pensato anche Tite, un vìs-à-vìs: con fare paterno gli avrebbe detto che i bonus sono esauriti e che adesso serve solo pensare a giocare e vincere.

TITE

 

PERICOLO GIALLO Dentro a tutto ciò, come obiettivo c' è anche un pericolo giallo da evitare: assieme a Casemiro e Coutinho, O Ney è nell' elenco dei giocatori diffidati. Anche per questo deve calmarsi. Neymar si è difeso dicendo che tutto quello che ha detto e fatto è stato solo per cercare la vittoria. Ma i senatori l' hanno voluto avvisare: gioca come sai e basta altre storie.

neymar

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…

trump musk xi

DAGOREPORT – DONALD TRUMP HA IN CANNA DUE ORDINI ESECUTIVI BOMBASTICI, CHE FIRMERÀ IL GIORNO DOPO L’INAUGURAZIONE: IL PRIMO INAUGURERÀ LA DEPORTAZIONE DI 9,5 MILIONI DI IMMIGRATI. MA IL SECONDO È ANCORA PIÙ BOMBASTICO: L’IMPOSIZIONE DEI DAZI SUI PRODOTTI CINESI - UN CLASSICO TRUMPIANO: DARE UNA RANDELLATA E POI COSTRINGERE L’INTERLOCUTORE A TRATTARE DA UNA POSIZIONE DI DEBOLEZZA. MA COME REAGIRÀ XI JINPING? CHISSÀ CHE AL DRAGONE NON VENGA IN MENTE DI CHIUDERE, PER LA GIOIA DI ELON MUSK, LE MEGAFABBRICHE DI TESLA A SHANGHAI…

salvini romeo

DAGOREPORT - CHI L'AVREBBE MAI DETTO: MASSIMILIANO ROMEO È IL PROTAGONISTA INDISCUSSO DELLA LEGA DI FINE 2024 - EX FEDELISSIMO DEL “CAPITONE”, È STATO L’UNICO A ESPORSI CONTRO IL SEGRETARIO, E OTTENERE LA LEADERSHIP IN LOMBARDIA – DOPO LA SUA SFIDA VINTA, ANCHE FEDRIGA È USCITO ALLO SCOPERTO CANNONEGGIANDO CONTRO L’EVENTUALE RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE - CHE SUCCEDERÀ AL CONGRESSO? NIENTE: SALVINI HA IN MANO LA MAGGIORANZA DEI DELEGATI, E L’ASSEMBLEA AVRÀ CARATTERE PROGRAMMATICO. MA LA DISSIDENZA CRESCE…