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“NAPOLI-JUVE? SARÀ DURA GIOCHEREMO IN 11 CONTRO 14" – L’EX CAMPIONE OLIMPICO DI BOXE, PATRIZIO OLIVA, GRANDE TIFOSO AZZURRO, ACCENDE LA SUPERSFIDA DI DOMENICA CON UN CHIARO RIFERIMENTO A POSSIBILI AIUTI ARBITRALI AI BIANCONERI - LA REPLICA DELL'EX JUVENTINO TARDELLI: "BASTA COMPLOTTI PER GIUSTIFICARE LE SCONFITTE: RIDURRE UNA PARTITA DI CALCIO A UNA PURA E SEMPLICE MALA GESTIONE ARBITRALE MI SEMBRA INSENSATO"

Da www.calcionapoli24.it

 

oliva

Nel corso della puntata di ieri della Domenica Sportiva, programma in onda su Rai 2, è intervenuto da Napoli il famoso ex pugile partenopeo e grande tifoso del Napoli, Patrizio Oliva. L'ex pugile è stato interpellato dai conduttori del programma in merito a Napoli-Juve di domenica prossima, con la risposta di Oliva che ha lasciato tutto lo studio Rai impietrito: "Napoli-Juve? Sicuramente ci proveremo, anche se sarà dura giocando in 11 contro 14". Chiaro riferimento alla terna arbitrale. 

 

 

TARDELLI

Marco Tardelli per “la Stampa”

 

Scrivo oggi a Patrizio Oliva, ex campione mondiale di boxe.

Caro Patrizio, ti ho sempre ammirato per la tua professionalità e il tuo attaccamento allo sport. Per tutto quello che hai fatto per un mondo che noi sportivi riteniamo sacro e dovremmo cercare di mantenere intatto. Hai lottato sul ring con onestà e passione. Tutti noi abbiamo applaudito le tue imprese su quel quadrato dove riuscivi a esprimere tutta la tua forza, la tua intelligenza agonistica, vincendo non perché gli arbitri erano con te ma perché tu eri il migliore.

tardelli

 

Ed è per questo motivo che domenica sera alla Ds non ho risposto alla tua provocazione quando hai dichiarato: «Napoli-Juve? Sicuramente ci proveremo, anche se sarà dura giocando in 11 contro 14». La tua dichiarazione mi ha lasciato perplesso, di stucco: non ho replicato proprio per non fomentare una polemica che avrebbe lasciato strascichi spiacevoli, creando tensioni delle quali il calcio deve fare a meno.

 

Credo che quando il Napoli di Maradona vinse il campionato, fu per merito del grande campione argentino e non certo per un aiuto arbitrale. Pensaci: quello che hai dichiarato è offensivo per tutti, arbitri, giocatori, sport italiano e tifosi. Sai benissimo che dietro a una partita di calcio, così come a un incontro di pugilato, ci sono mesi di preparazione, sacrifici e rinunce. Ridurre tutto questo a una pura e semplice mala gestione arbitrale mi sembra insensato, superficiale e irrispettoso verso sportivi che credono di ottenere risultati per le loro qualità.

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Carlo Levi diceva che le parole sono pietre (in questo caso pugni), che potrebbero fare male a un ambiente poco tollerante e nervoso. Perché non cerchiamo, soprattutto noi, di riportare il calcio nella dimensione che merita? Ho partecipato a molte di queste sfide, alle notti insonni all' Hotel Vesuvio con i tifosi napoletani che sotto le nostre finestre intonavano cori per non farci dormire, bloccavano il nostro pullman sotto il tunnel per farci ritardare l' arrivo allo stadio, espedienti simpatici per disturbare ma niente di più.

 

marco tardelli fa volare wolfgang dremmler

Tifosi con i quali durante la passeggiata sul lungomare del sabato sera dopo cena potevi parlare con simpatia e sfottò. Ci vuole rispetto per i grandi giocatori del passato, Juliano, Zoff, Maradona, che sul campo lottavano con sana cattiveria sportiva, difendendo i loro colori. Credo che per migliorare il calcio sia necessario unirci e cercare di essere tifosi che non cercano sempre il complotto per giustificare la propria sconfitta.

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