OMBRE CINESI SULLA CESSIONE DEL MILAN - BLOOMBERG ALL’ATTACCO DELLA CORDATA DI PECHINO: "PRESENTATO REPORT FINANZIARIO FALSO" - LA REPLICA: "NON CONFERMIAMO I CONTENUTI DELL'ENNESIMO ARTICOLO DI BLOOMBERG" - NO COMMENT DI FININVEST
Per dimostrare a Fininvest e a Silvio Berlusconi la loro solidità, avrebbero addirittura presentato dei documenti bancari falsi. E' questa l'accusa che nella notte italiana è stata lanciata dagli Stati Uniti dal sito finanziario Bloomberg nei confronti del consorzio cinese che, attraverso il fondo Sino-Europe, sta lanciando la volata finale per la scalata al Milan.
Praticamente immediata è stata la risposta del consorzio cinese per bocca diCommunity, l'agenzia che ne cura la comunicazione: "SinoEurope Sports e Fininvest non confermano i contenuti dell'ennesimo articolo di Bloomberg e proseguono su closing entro 2016". Naturalmente, anche la posizione ufficiale della holding dei Berlusconi è in linea con quella dei cinesi: "Fininvest non conferma di aver ricevuto le specifiche carte in questione e non intende commentare la vicenda".
IL DOCUMENTO — Da giorni, ormai, Bloomberg dimostra con i suoi servizi giornalistici di non fidarsi del consorzio cinese che ha già versato la caparra da 100 milioni a Fininvest per l'acquisto del 99,3% del Milan e che entro fine anno deve arrivare al closing versando i restanti 420 milioni. Questa mattina, citando fonti economiche molto ben informate che preferiscono restare nell'anonimato, ha pubblicato un articolo nel quale racconta che, nella prima fase della trattativa con Fininvest, i cinesi hanno presentato dei documenti bancari sui quali c'è il timbro della Bank of Jiangsu Co., che poi si è scoperti non essere autentici. Documenti falsi.
berlusconi e i compratori cinesi
Uno di questi rapporti - stando a quanto scrive Bloomberg - sarebbe stato stampato alle 16.14 del 25 aprile 2016 ed elencherebbe le attività di conto più recenti: a quella data, la società avrebbe chiuso a quota 852.468,304,56 yuan, 128 milioni di dollari. Bloomberg racconta, ancora, di aver contattato la Bank of Jiangsu ricevendo come risposta dall'istituto di credito cinese che loro non hanno mai autenticato alcun documento del genere.
Da fonti vicine a Fininvest, però, filtra che di documentazione di quel tipo dalla cordata cinese, in questa trattativa durata quasi un anno, ne è arrivata parecchia senza che abbia mai avuta rilevanza ai fini dell'accordo. La solidità finanziaria dei cinesi è stata verificata dagli advisor di Fininvest attraverso contatti con operatori finanziari sui mercati cinesi, con banche e istituzioni e la conferma di questa solidità arriva dal pagamento, addirittura in anticipo, dei 100 milioni di caparra.
"I SOLDI NON CI SONO" — Nonostante le rassicurazioni arrivate negli ultimi giorni proprio da parte di Sino-Europe, anche questa mattina Bloomberg ha poi insistito sul concetto sul quale batte da giorni: il consorzio cinese non avrebbe ancora tutti i soldi per chiudere l'acquisto del Milan nei termini previsti con Fininvest e con Silvio Berlusconi. Secondo Bloomberg, infatti, i cinesi sarebbero ancora setacciando il mercato alla ricerca di nuovi finanziatori e partner.
Va però ricordato che la caparra da 100 milioni è stata versata da Sino-Europe entro i termini stabiliti da Fininvest e che la scadenza per concludere il passaggio di proprietà è prevista entro metà novembre. Non più di due giorni fa, i cinesi aveva assicurato in un comunicato stampa: "Si va spediti verso il closing".