totti pallotta

“TOTTI? SAREBBE UN OTTIMO AMBASCIATORE PER IL BRAND ROMA” - PALLOTTA RIMETTE IN DISCUSSIONE IL FUTURO DI TOTTI CHE VUOLE UN RUOLO OPERATIVO IN SOCIETA’: IL DS MONCHI LO VUOLE AL SUO FIANCO - ZEMAN: “SE VUOLE VENIRE AL PESCARA, SONO PRONTO A FARGLI UN PROVINO” - MALAGÒ: “DOPO ROMA-GENOA LA VOLONTA’ DI ANDAR AVANTI L’HA MESSA IN UN CASSETTO”

TOTTI PALLOTTA 1TOTTI PALLOTTA 1

Luca Valdiserri per il Corriere della Sera

 

Una volta sono le gambe «che non riescono più a fare quello che dice loro la testa».

Un' altra è offrirgli l' unico lavoro che proprio non gli va di fare, cioè «l' ottimo ambasciatore dei nostri brand» per «fare un sacco di soldi con i suoi sponsor in giro per il mondo».

Quando il presidente Pallotta parla di Francesco Totti, negli States, volano pietre. Questa volta ha esternato dall' amico Charlie Stillitano, vero boss del calcio a stelle e strisce, nella trasmissione The Football Show, sulla radio Sirius XM, prospettando per Totti il futuro che gli piace di meno: l' uomo immagine.

TOTTI PALLOTTA TOTTI PALLOTTA

 

Dicono in molti che Pallotta, a casa sua, si senta molto più rilassato nel parlare di calcio.

Per gli ottimisti è un bene: le frasi non vanno prese come oro colato, sono un modo americano di parlare di sport senza le tensioni degli italiani.

 

 

Per i pessimisti è un male: Pallotta, a suo agio, dice davvero quello che pensa.

Di sicuro non si sentiva il bisogno di riaprire una polemica che Monchi, con grande diplomazia, ha provato a smussare subito dopo il suo arrivo.

TOTTI PALLOTTATOTTI PALLOTTA

Il nuovo d.s. ha promesso a Totti un posto vicino a lui, per insegnargli i trucchi del mestiere e ricevere in cambio dal Capitano le chiavi per capire Roma e soprattutto la Roma.

Un ruolo che a Totti piace e il modo giusto di entrare in contatto con lui.

Le parole di Pallotta, che prevedono un ruolo di immagine e non operativo, possono causare una rottura? Di sicuro non hanno fatto piacere a Totti, aumentando i suoi dubbi.

C' è spazio, in questa società, per cercare il futuro che vorrebbe?

PALLOTTA TOTTI 1PALLOTTA TOTTI 1

Per Zdenek Zeman no. L' allenatore che ha trasformato Totti da diamante grezzo a pietra preziosa ha parlato a Radio Due: «Totti ha ancora voglia di giocare, negli Stati Uniti, lo vorrebbero. Lui non deve fare l' ambasciatore, deve giocare e spero possa farlo ancora in una squadra importante. Ho parlato con lui la scorsa settimana, vuole ancora giocare ma dipende dalle condizioni.

Totti al Pescara? Penso voglia fare ancora qualcosa di competitivo, ma, nel caso, sono sempre pronto a fargli un provino».

 

zemanzeman

Ha un' idea opposta, invece, il presidente del Coni, Giovanni Malagò, che è tornato sull' addio alla maglia giallorossa di Totti, a margine del premio Pietro Calabrese: «Credo che se Francesco aveva una mezza idea di andare avanti, quello che è successo dopo Roma-Genoa gli ha fatto mettere tutto dentro al cassetto, il suo bellissimo cassetto. È stata una cosa talmente emozionante che è andata oltre il calcio».

 

Chi avrà ragione? Difficile dirlo adesso. Di sicuro Pallotta ha scelto una strada diversa da quella che Florentino Perez, al Real Madrid, ha preparato per Zidane dopo il ritiro del campione francese, nel 2006: prima un periodo sabbatico e poi tanti «assaggi». Zizou ha fatto il consigliere personale del presidente, il co-direttore sportivo al fianco di Pardeza, il vice di Carlo Ancelotti, l' allenatore della seconda squadra (il Real Madrid Castilla) e dal 4 gennaio 2016 l' allenatore della prima squadra. Ci ha messo un po', ma questi sono i risultati: due Champions di fila e il doblete con la Liga che mancava dal 1958. È bastato aspettare.

TOTTI E JAMES PALLOTTA TOTTI E JAMES PALLOTTA

Non lo si può fare per il più grande che la Roma abbia mai avuto?

GANDINI MONCHI BALDISSONIGANDINI MONCHI BALDISSONIMONCHIMONCHI

Ultimi Dagoreport

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…