berrettini panatta sinner

QUARANTACINQUE ANNI DOPO PANATTA, RIUSCIRA’ UN ITALIANO A VINCERE A PARIGI? ADRIANO: “SPERO DI POTER FESTEGGIARE I 50 ANNI DA QUEL SUCCESSO. I RAGAZZI ITALIANI? UNO VINCERA’ UNO SLAM PRIMA O POI. BERRETTINI E’ QUELLO PIU’ AVANTI DI TUTTI. E POI E’ DI ROMA…" – I GIUDIZI SU SINNER E MUSETTI (CHE HANNO SUPERATO IL PRIMO TURNO AL ROLAND GARROS) – MOURINHO? UN PARACULO - QUELLA VOLTA CHE DISSE A BORG: “MA ‘NDO VAI?”

Piero Valesio per il Messaggero

 

adriano panatta

Panatta, 45 anni fa ha vinto a Parigi. Lei non ne parla mai volentieri di quel 1976. Come se volesse distaccarsene...

«Non è questo. Ma non mi va di apparire egoriferito, di sembrare uno che vive di se stesso. È pieno il mondo di persone così».

 

Però come vive la sensazione del tempo che scorre? «Spero di poter festeggiare i 50 anni da quel successo Tranquilli sto benissimo, non sono rimbambito, nessuno capisca male...».

 

Che giornata fu quella domenica?

«Meravigliosa. Stavo benissimo dentro e fuori. Avevo battuto Borg nei quarti e penso di non aver mai giocato così bene come contro Dibbs in semifinale. Mi dicevo: dai che vinco. E difatti nei primi due set contro Solomon non ci fu partita. Poi calai un po' perché stavo giocando tutti i giorni da quasi un mese».

Lei e Borg. Personaggi che appartengono ad un'epoca mitica.

«Bjorn era un fenomeno irripetibile. Parlammo di quella partita anche quando lo allenai per il disgraziatissimo rientro».

sinner musetti 8

Quello di Montecarlo con il santone seduto in tribuna?

«Quello. Ci demmo appuntamento in un club a Segrate vicino a Milano. Lui si presentò con un set di racchette di legno. Io gli dissi: Ma ndò vai?».

 

C'è stato un periodo in cui di tennis quasi non voleva più sentir parlare...

«Io ho sempre voluto bene al tennis. Sa cosa vuol dire vincere Roma e Parigi di fila? La vita di un tennista è pazzesca. Almeno la mia lo era. Con un solo difetto: è durata poco». Federer è ancora in campo a 40 anni. E pure Connors ai suoi tempi tirò avanti fino alla stessa età.

panatta rutelli

«Vedrà che tireranno pure fino ai 50... Ma io ad un certo punto ero spremuto. Sono stato comunque un ragazzo fortunato, come direbbe Jovanotti».

 

Quanto talento vede nei ragazzi italiani di oggi?

«Tanto. Io dico che uno vincerà uno Slam prima o poi».

Forse quello che le somiglia di più è Musetti? «È anche quello che deve ancora crescere parecchio. Però gioca proprio bene. Sinner tira forte, si muove bene, ha voglia e si vede. Berrettini è più avanti di tutti. Servizio e dritto: con quei colpi vai dove vuoi. E poi è di Roma»

Ma lei ormai vive a Treviso con sua moglie Anna...

«La vita mi ha portato lì ma io continuo ad amare Roma. Ci torno almeno un paio di volte al mese. Ma mi lascia la sensazione di una bella donna che ogni volta ha una ruga in più». Magari ci tornerà più spesso visto che alla Roma è arrivato Mourinho. «A me lui piace da morire. Mi fa ridere. Penso sia un gran, posso dirlo?: paraculo. Pure lui dovrà dimostrare qualcosa però».

La Osaka ha annunciato che al Roland Garros non si presterà al rito della conferenze stampa perché si sente sotto giudizio? Lei ha mai sentito il peso dei media?

berrettini

«Mai. Parlavo con tutti. Mi dava solo un fastidio tremendo quando qualcuno scriveva falsità sul mio conto. Ed è successo spesso. Allora mi arrabbiavo. Ma a distanza di tempo non provo rancore nei confronti di nessuno. Ho imparato che l'umanità è varia e in qualche caso eventuale. Bisogna accettarlo. E poi per certi personaggi faccio mia la frase che Lew Hoad disse di Pancho Gonzales».

 

Ovvero?

MOURINHO STREET ART A ROMA

«Se va a foco manco gli (omissis) addosso per spegnere le fiamme».

Non le è mai venuta voglia di prendere un ragazzino di talento sotto la sua ala protettiva? «Ma che è matto? Dove vado, ho 71 anni. Un lavoro del genere ti richiede di non essere mai a casa, ti ci devi dedicare corpo e anima. Prenda Sonego ad esempio». Ecco, prendiamolo.

«Lui ha un coach (Gipo Arbino ndr) che lo segue da quando era bambino. I personaggi così fanno i campioni. Quelli che sanno capire dove c'è bellezza e forza d'animo e la fanno fiorire. Tutti gli altri discorsi lasciano il tempo che trovano».

Adriano, che ha fatto durante la pandemia?

«Mi sono rotto le scatole Però ho letto tanto e soprattutto ho divorato serie tv. Ho visto tutto il Trono di Spade in dieci giorni».

Un record.

ANNA BONAMIGO ADRIANO PANATTApanattaadriano panatta l'equipeadriano panattaadriano panatta borgadriano panattaadriano panattaadriano panattaadriano panattapanatta meloccaroadriano panattaadriano panatta stefano meloccaro foto di baccofulvio abbate e adriano panatta foto di baccopanattaANNA BONAMIGO ADRIANO PANATTA

«Uno dei tanti».

Ultimi Dagoreport

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”

emmanuel macron ursula von der leyen xi jinping donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT – PER TRUMP L'EUROPA NON E' PIU' UN ALLEATO MA SOLO UN CLIENTE PER IMPORRE I SUOI AFFARI - ALL’INAUGURATION DAY CI SARÀ SOLO GIORGIA (QUELLA CHE, TRUMP DIXIT, "HA PRESO D'ASSALTO L'EUROPA") MA NON URSULA VON DER LEYEN - CHE FARE DI FRONTE ALL'ABBANDONO MUSK-TRUMPIANO DI UNA CONDIVISIONE POLITICA ED ECONOMICA CON I PAESI DELL'OCCIDENTE? - CI SAREBBE IL PIANO DRAGHI, MA SERVONO TANTI MILIARDI E VOLONTÀ POLITICA (AL MOMENTO, NON ABBONDANO NÉ I PRIMI, NÉ LA SECONDA) - L’UNICA SOLUZIONE È SPALANCARE LE PORTE DEGLI AFFARI CON PECHINO. L'ASSE EU-CINA SAREBBE LETALE PER "AMERICA FIRST" TRUMPIANA

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…