paratici

PARATICI VIA DALLA JUVE, PUO’ TROVARE RIFUGIO NELLA NUOVA ROMA (COSI’ SI AVVICINA A MATTARELLA) – IL DIRIGENTE BIANCONERO, TIRATO IN BALLO NEL CASO SUAREZ DAGLI INDAGATI DELL'ATENEO PER STRANIERI DI PERUGIA (CHE LO CONSIDERANO ADDIRITTURA PIÙ “IMPORTANTE DI MATTARELLA”) ERA CONTRARIO ALL'ACQUISTO DELL'URUGUAIANO – LA JUVE OSTENTA TRANQUILLITÀ SULL'OPERATO DI PARATICI, CHE NON AVREBBE MAI PARTECIPATO IN PRIMA PERSONA ALL'ORGANIZZAZIONE DELL'ESAME....

Davide Pisoni per il Giornale

 

agnelli cr7 paratici

È il momento più difficile per Fabio Paratici. È suo il nome del primo dirigente della Juventus accostato alla storiaccia dell'esame farlocco di Luis Suarez. Tirato in ballo nelle intercettazioni dagli indagati dell'ateneo di Perugia, che lo considerano addirittura più «importante di Mattarella».

 

La serenità dettata dalla convinzione di non avere fatto nulla va di pari passo con il fastidio per una ribalta che ha un sapore completamente diverso da quella del luglio 2018, quando fu considerato l'artefice del colpo Cristiano Ronaldo. Due anni da responsabile dell'area sportiva; due anni esatti senza Beppe Marotta.

paratici nedved

 

L'addio di Allegri, la scelta di Sarri e le mancate cessioni di Dybala e Higuain; poi il Covid ha ulteriormente aggravato i conti ed esasperato le difficoltà. Così nel mirino è finita la gestione Paratici. Sempre poco in confronto a quanto sta accadendo in queste ore. E dire che proprio lui sarebbe stato tra i meno convinti dell'operazione Suarez, tanto che con Dzeko era già tutto fatto.

 

Ma da capo dell'area sportiva si potrebbe trovare a pagare il conto più salato. Andrea Agnelli nella notte dell'eliminazione con il Lione disse: «Paratici resta». Però il nome del dirigente è stato con insistenza accostato alla nuova Roma di Friedkin, a conferma che comunque la posizione del dirigente all'esterno non era ritenuta così salda.

MAROTTA PARATICI

 

E ora è difficile immaginare che questa vicenda non abbia comunque conseguenze nelle stanze della Continassa, considerato il danno d'immagine. Paratici non è ancora un uomo solo: ieri fonti juventine smentivano con un gioco di parole, «Sembrerebbe ma non è, avrebbe ma non ha...», la frase di Paratici al rettore della Statale, Maurizio Oliviero, rivelata dalla Stampa: «Promuovete Suarez».

paratici

 

Il club bianconero ostenta tranquillità sull'operato di Paratici, che non avrebbe mai partecipato in prima persona all'organizzazione dell'esame, ma solo riportato allo stesso Oliviero i ringraziamenti dello staff di Suarez per l'accoglienza ricevuta: una chiamata tra l'altro non effettuata dal cellulare di Paratici.

 

suarez

E una svolta potrebbe imprimerla la rivelazione del nome del membro dello staff della Juventus che contattò Oliviero per informarsi sulle procedure burocratiche: secondo l'Ansa è stato Federico Cherubini, braccio destro di Paratici, originario di Foligno e vecchia conoscenza del rettore. Proprio in queste settimane nell'organigramma bianconero un restyling è già in corso e adesso si sussurra addirittura del possibile rientro di Francesco Calvo come direttore generale.

 

E la Juventus insegna che quando decide di cambiare lo fa senza convenevoli. In campo e fuori, da Alessandro Del Piero a Beppe Marotta, l'uomo che lasciò il posto a Paratici. Solo il tempo, il primo spartiacque è l'assemblea dei soci di ottobre, dirà se il passaporto di Suarez, a prescindere dalle responsabilità, sia stato il prologo dell'addio di Paratici. Magari per Roma, dove si avvicinerebbe ancora di più a Mattarella.

messi suareznedved paratici foto mezzelani gmt 045fabio paraticifabio paraticiParaticiparaticiHiguain - Paratici - Marottaagnelli nedved paraticinedved paratici foto mezzelani gmt 049

 

LUIS SUAREZ E SIMONE OLIVIERILUIS SUAREZ A PERUGIAagnelli nedved paraticimoggi paratici pessottonedved paratici foto mezzelani gmt 046nedved paratici foto mezzelani gmt 048

Ultimi Dagoreport

giorgia arianna meloni massimiliano romeo matteo salvini

RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA FACCIA HA RITIRATO DALLA CORSA PER LA SEGRETERIA DELLA LEGA IN LOMBARDIA IL SUO CANDIDATO LUCA TOCCALINI. E ORA IN LIZZA C’È SOLO MASSIMILIANO ROMEO, UNA VOLTA SUO FEDELISSIMO - UNA MOSSA SOSPINTA SOPRATTUTTO DALL’ASSOLUTO BISOGNO DI SALVINI DI AVERE PIÙ UNITI CHE MAI I CAPOCCIONI DELLA LEGA: PER IL 20 DICEMBRE È ATTESA LA SENTENZA PER IL PROCESSO OPEN ARMS - IL CAPITONE SPERA IN UNA SENTENZA DI CONDANNA: DIVENTARE "MARTIRE DELLA GIUSTIZIA" SUL TEMA DELLA MIGRAZIONE POTREBBE TRASFORMARSI IN UNA MEDAGLIA SUL PETTO PER RISALIRE NEL CUORE DEI LEGHISTI SEMPRE PIÙ DELUSI - DOPO LE SCONFITTE ALLE POLITICHE E ALLE REGIONALI, CON LA LEGGE SULL’AUTONOMIA FATTA A PEZZI, ORA LE SORELLE MELONI VOGLIONO SALIRE ANCHE SUI TRENI, DOVE SALVINI, COME MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, VUOL FARLA DA PADRONE. IL BORDELLO CONTINUA: FINO A QUANDO?

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...