diego armando maradona barcellona napoli

LA PARTITA DI DIEGO – STASERA IL NAPOLI ARRIVA AL CAMP NOU PER AFFRONTARE IL BARCELLONA, IN UN MATCH TRA DUE SQUADRE DOVE MARADONA HA LASCIATO UN SEGNO INDELEBILE – PRIMA DI TRASFERIRSI SOTTO AL VESUVIO, IL “PIBE DE ORO” HA GIOCATO DUE ANNI A BARCELLONA, DOVE HA VINTO DUE COPPE DEL RE, UNA SUPERCOPPA E UNA COPA DE LA LIGA - SPALLETTI: “MARADONA TIFERÀ NAPOLI” 

Andrea D'amico per “La Stampa”

diego armando maradona al napoli 1

 

I sogni non posso morire all'alba del giorno in cui, dinnanzi agli occhi spalancati di un ragazzo di 23 anni, si sta parando il Camp Nou: e quando si alzerà dal letto, e si toccherà il ginocchio destro, Victor Osimhen finirà per sperare che sia stata solo una brutta nottata, con una infiammazione sparita nel nulla di un incubo passeggero. 

 

Barcellona-Napoli è la notte delle leggende, del passato che riemerge, dell'ombra di Diego che s' allunga, dell'eco di Messi e Guardiola e non può finire cosi, senza che Osimhen la viva, da protagonista, lanciandosi in quel campo che sembra fatto apposta per lui. «Vediamo in giornata». 

diego armando maradona al barcellona 1

 

Vedranno cosa suggerirà il fisico, ad Osimhen, che ha la voglia matta di sgranocchiare questi 90' che a modo loro fanno la storia, perché questa è la partita speciale che Luciano Spalletti sente anche per se: «Ci vorranno tutte le nostre qualità, dobbiamo fare il Napoli, metterci il cuore e il cervello ma non solo quello. Restare noi stessi, giocare senza fare calcoli». 

 

diego armando maradona al napoli 2

Avanti, chissà con quale giudizio, però per tentare di starsene ancora in questa Europa League, che ha un senso, eccome se ce l'ha. E non dovrà esserci paura, né un pizzico di tremore, dinnanzi al Barça che comunque è il calcio, anche se un po' in crisetta: resteranno piccoli dubbi, legati ad Osimhen, e poi ci sarà una squadra fatta e finita, senza Lobotka ma con Anguissa, senza Politano e Lozano ma con Elmas, senza inibizioni, perché nel codice-Spalletti non ci sono ruoli in maschera. 

 

diego armando maradona al barcellona 2

«Dobbiamo cercare sempre di offrire un buon calcio. Lo dobbiamo al nome che portiamo, penseremo sempre a vincere, giocheremo per segnare e per avere un equilibrio di squadra. Se abbiamo velleità di arrivare in fondo e se crediamo davvero di poter ambire a dare delle gioie ai nostri tifosi, non abbiamo alternative, né possiamo scegliere chi affrontare. 

 

diego armando maradona al napoli 5

Noi cercheremo di fare la nostra partita, non useremo una tattica particolare in base all'avversario. Mostreremo il calcio che conosciamo. Ci saranno momenti in cui saremo costretti a difenderci perché Xavi ha già dato la propria impronta e vedremo di sfruttarli per esaltarci in campo aperto. Ce ne sarebbe uno che potrebbe fare la differenza, ma questa gara la guarderà dal Paradiso... Maradona, che inizialmente proverà a essere bravo ma poi sono convinto che tiferà Napoli». 

diego armando maradona al barcellona 5

 

E là dentro che ha immaginato di trovarsi Osimhen, nel Camp Nou che si apre alla sua vita, fino a sette-otto anni fa piena di sofferenza. E ora non dovrà essere un ginocchio a rovinargli il sogno.

diego armando maradona al barcellona 4diego armando maradona al barcellona 3diego armando maradona al napoli 4diego armando maradona al barcellona 6diego armando maradona al napoli 3

Ultimi Dagoreport

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…

giuseppe conte beppe grillo ernesto maria ruffini matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – ABBATTUTO PER DUE VOLTE BEPPE GRILLO ALLA COSTITUENTE, UNA VOLTA CASSATO IL LIMITE DEI DUE MANDATI,  LIBERO DA LACCI E STRACCI, GIUSEPPE CONTE POTRA' FINALMENTE ANNUNCIARE, IN VISTA DELLE REGIONALI, L’ACCORDO CON IL PARTITO DI ELLY SCHLEIN – AD AIUTARE I DEM, CONCENTRATI SULLA CREAZIONE DI UN PARTITO DI CENTRO DI STAMPO CATTOLICO ORIENTATO A SINISTRA (MA FUORI DAL PD), C'E' ANCHE RENZI: MAGARI HA FINALMENTE CAPITO DI ESSERE PIÙ UTILE E MENO DIVISIVO COME MANOVRATORE DIETRO LE QUINTE CHE COME LEADER…

alessandro sallusti beppe sala mario calabresi duomo milano

DAGOREPORT – CERCASI UN SINDACO A MISURA DUOMO - A DESTRA NON SANNO CHE PESCI PRENDERE: SALLUSTI PIACE A FRATELLI D’ITALIA MA NON AI FRATELLI BERLUSCONI, CHE LO CONSIDERANO UN “TRADITORE” (IERI AI PIEDI DEL CAVALIERE, OGGI BIOGRAFO DI MELONI) – A SINISTRA, C'E' BEPPE SALA CHE VUOLE IL TERZO MANDATO, CERCANDO DI RECUPERARE IL CONSENSO PERDUTO SUL TEMA DELLA SICUREZZA CITTADINA CON L'ORGANIZZAZIONE DELLE OLIMPIADI DI MILANO-CORTINA 2026 - SI RAFFORZA L’IPOTESI DI CANDIDARE MARIO CALABRESI (IN BARBA ALLE SUE SMENTITE)...

nancy pelosi - donald trump - joe biden - michelle e barack obama

DAGOREPORT – FINALMENTE UNA DONNA CON LE PALLE: MICHELLE OBAMA NON CEDE AI VENTI DI TRUMPISMO E SI RIFIUTA DI PARTECIPARE ALL’INAUGURATION DAY. L’EX FIRST LADY SI ERA GIÀ RIFIUTATA DI ANDARE AL FUNERALE DI JIMMY CARTER: UNA VOLTA SAPUTO CHE AVREBBE DOVUTO POSARE LE CHIAPPONE ACCANTO A QUELLE DI TRUMP, SI È CHIAMATA FUORI – UNA SCELTA DI INDIPENDENZA E FERMEZZA CHE HA UN ENORME VALORE POLITICO, DI FRONTE A UNA SCHIERA DI BANDERUOLE AL VENTO CHE SALGONO SUL CARRO DEL TRUMPONE. E CHE IN FUTURO POTREBBE PAGARE…

giorgia meloni daniela santanche matteo salvini renzi

CHE SUCCEDE ORA CHE DANIELA SANTANCHÈ È STATA RINVIATA A GIUDIZIO PER FALSO IN BILANCIO? NIENTE! PER GIORGIA MELONI UN RIMPASTO È INDIGERIBILE, E PER QUESTO, ALMENO PER ORA, LASCERÀ LA "PITONESSA" AL SUO POSTO - LA DUCETTA TEME, A RAGIONE, UN EFFETTO A CASCATA DAGLI ESITI INCONTROLLABILI: SE ZOMPA UN MINISTRO, LEGA E FORZA ITALIA CHIEDERANNO POLTRONE – IL DAGOREPORT DI DICEMBRE CHE RIVELAVA IL PIANO STUDIATO INSIEME A FAZZOLARI: IL PROCESSO DI SALVINI ERA DI NATURA POLITICA, QUELLO DELLA “PITONESSA” È “ECONOMICO”, COME QUELLO SULLA FONDAZIONE OPEN CHE VEDEVA IMPUTATO RENZI. E VISTO CHE MATTEONZO È STATO POI ASSOLTO IN PRIMO GRADO, COME DEL RESTO IL "CAPITONE" PER IL CASO "OPEN ARMS", PERCHÉ LA “SANTADECHÈ” DOVREBBE LASCIARE? – IL SUSSULTO DI ELLY SCHLEIN: “MELONI PRETENDA LE DIMISSIONI DI SANTANCHÈ”