NEI PEGGIORI BAR DELLA CAPITALE NON SI PARLA DI TRUMP MA DI JURIC: PERCHE’ NON FA GIOCARE HUMMELS? UN CAMPIONE PLURIDECORATO, PROTAGONISTA CINQUE MESI FA DI UNA FINALE DI CHAMPIONS, VA IN PANCHINA IN UNA FREDDA SERATA BELGA ANCHE QUANDO MANCANO N’DICKA E HERMOSO. PERCHÉ? JURIC PARLA DI “SCELTA TECNICA” – MANCINI DIFENDE IL COMPAGNO DI SQUADRA: “PER ME E’ UN PROFESSORE”. A GENNAIO LE STRADE TRA LA ROMA E IL TEDESCO SI DIVIDERANNO A MENO CHE NON SALTI JURIC…
Roberto Maida per corrieredellosport.it
Neanche stavolta, ancora una volta. Ieri, quando Juric ha comunicato la formazione in albergo, qualcuno tra i giocatori pensava di aver capito male: Cristante in difesa e Hummels fuori? Ma era vero. La notizia si è diffusa velocemente e ha attraversato il web, nell'incredulità generale dei tifosi della Roma: un campione pluridecorato, protagonista appena cinque mesi fa di una finale di Champions League, va in panchina in una fredda serata belga anche quando mancano N'Dicka e Hermoso. Perché?
A Bruxelles forse si è consumato un addio. Juric ha accettato di parlare dell'ennesima bocciatura di Hummels prima della partita: «E' una scelta tecnica. Penso sempre di schierare la squadra che ha più possibilità di battere gli avversari, volta per volta. Penso che in questo caso sia stato giusto così. Cristante, peraltro, ha fatto una grande partita. Non significa che Mats non giocherà più».
(…)
MANCINI: "HUMMELS? PER ME È UN PROFESSORE"
Inevitabile un commento di Mancini sulla vicenda Hummels, ancora relegato in panchina da Juric: "Ovviamente le scelte non le fai tu ma come state vedendo Hummels? Come si sta inserendo nel gruppo? Siete stupiti anche voi che non stia trovando spazio? Per me è un professore già per come si presenta. è un campione nel gruppo. Si è inserito molto bene, è un leader ci tira su. Poi per le scelte tecniche ci sono gli allenatori mi limito a guardare non posso rispondere".
IO JURIC NON LO CAPISCO
Ivan Zazzaroni per il Corriere dello Sport
Io Ivan non lo capisco più, e detta così può anche far sorridere. Non capisco ad esempio perché, a pochi minuti dall’inizio della partita col St.Gilloise, parli di ricerca della positività sapendo di aver rinunciato (un’altra volta) a Dybala che la positività la esprime soltanto con la presenza, oltre che con un talento unico e irrinunciabile. L’informazione che l’allenatore trasmette più o meno indirettamente è preoccupante, soprattutto se poi aggiunge: «Sappiamo che Paulo va gestito».
Di nuovo? Significa che non può fare due o tre partite di seguito? O forse non sta bene e non ce lo fanno sapere? E allora perché lo porta in panchina? Ha soltanto mezz’ora di autonomia? Scelta tecnica? Non posso nemmeno pensarlo. Ritiene fondamentale la sfida col Bologna e lo vuole perfetto? Mah.
La questione delle scelte è il punto centrale e alimenta perplessità e interrogativi: Juric sa bene di essere a tempo eppure si comporta come se si sentisse sicuro del posto e non in discussione, un tecnico da programmazione a lungo termine insomma. I media continuano a moltiplicare le sue ultime spiagge, ma lui rinuncia all’ombrellone e agli occhiali da sole: non si protegge dai raggi spesso ustionanti di Friedkin.
Confesso che non capii neppure la formazione di Elfsborg, e lo scrissi, e mi ha sorpreso quella di Verona. Non vi dico l’undici di Bruxelles dove Hummels si è visto superare anche da Cristante che, per carità, il centrale difensivo lo può fare, ma solo se la squadra è in assenza di specialisti.
Il trattamento riservato a Hummels mi riporta sistematicamente a Sartori, tra i migliori ds in circolazione: in estate l’ha aspettato (invano) per settimane, lo voleva a Bologna per la Champions. O Giovanni è improvvisamente invecchiato oppure tra Juric e il tedesco c’è qualcosa di inspiegabile?
Non capisco Ivan, infine, perché non nutro pregiudizi nei suoi confronti, e penso di essere tra i pochi in circolazione: lo considero un allenatore preparato e un uomo leale e diretto. Che sia davvero l’aria di Trigoria?
hummels gosensroma torino mancini juric
terzic hummelsivan juricivan juric