jean alesi

IL PILOTA SERVE MESSA – A MILANO L’EX FERRARISTA JEAN ALESI DIVENTA CHIERICHETTO ALLA MESSA DI MEZZANOTTE DI NATALE – “MI HA INVITATO IL PARROCO, ERO ADDETTO ALL’INCENSO. HO SEGUITO GLI ALTRI PER NON SBAGLIARE. CREDO E PREGO SIN DA QUANDO ERO UN RAGAZZINO. I MIEI GENITORI DECISERO DI MANDARMI A STUDIARE IN UN CONVENTO DI FRATI VICINO AD AVIGNONE, VISTI I RISULTATI SCOLASTICI DISASTROSI - SÌ, LA PRESA IN GIRO È INEVITABILE PER CHI MI CONOSCE COME PILOTA O COMMENTATORE DEI GP, MA PER ME SI È TRATTATO DI…” – VIDEO

Giorgio Terruzzi per il Corriere della Sera - Estratti

JEAN ALESI

 

Jean Alesi con la veste da chierichetto alla messa di mezzanotte. Sono bastati un breve filmato e qualche foto per una storia di Natale inattesa, molto seguita sul web. Anche perché Alesi, amatissimo ex pilota di F1, una carriera lunga 201 Gp, cinque anni e una vittoria con la Ferrari, mantiene, ad anni 59, una vivacità più da discolo che da angioletto. Invece, devoto da sempre, senza rendere pubblici i suoi rapporti con la fede: «Credo e prego sin da quando ero un ragazzino.

 

I miei genitori decisero di mandarmi a studiare in un convento di frati vicino ad Avignone, visti i risultati scolastici, disastrosi. Ma questo è un tema che riguarda la mia vita privata». Sino a due giorni fa...«È accaduto quasi per caso. Con la mia compagna Anja, abitiamo poco distante dalla Chiesa di San Francesco da Paola, in via Manzoni a Milano e ogni anno assistiamo insieme alla messa di mezzanotte. Abbiamo conosciuto il parroco, don Scotti. La vigilia di Natale ci ha invitati a casa sua per un breve momento di raccoglimento. Abbiamo pregato e cantato, pensando alla natività di Gesù. Un bell’incontro, in una atmosfera sempre magica per me».

 

JEAN ALESI 2

A quel punto che è scattato un implicito invito: don Scotti ha accennato al fatto che mancava un assistente per celebrare la messa e Alesi si è dichiarato disponibile: «Mi sono offerto senza pensarci sopra. Forse ricordando qualcosa che riguarda la mia infanzia, un tempo lontano ma ancora presente nei miei ricordi; forse perché far parte in quel modo di una cerimonia che mi emoziona ogni anno, mi ha rallegrato, avrebbe dato un significato ancora più speciale al nostro Natale».

JEAN ALESI

 

(...) «Ho indossato la veste bianca e ho fatto un po’ di rodaggio suonando le campane. Al mio fianco c’era una persona esperta ed è stata lei ad indicare e suggerire ogni mossa durante la messa. Ho seguito le istruzioni, non mi sono mai sentito in difficoltà o in imbarazzo. Piuttosto, ero felice ed emozionato».

 

Solo qualche fedele si è accorto della presenza di Jean nella chiesa. Abbastanza da azionare il cellulare, senza che il protagonista se ne accorgesse: «Macché, ero concentrato e attento perché desideravo davvero partecipare alla funzione, pur in un ruolo diverso dal solito. Ho cercato di svolgere il mio compito, ho persino agitato l’incenso, ma soprattutto ho pregato e seguito la messa».

jean alesi

 

Sorride Alesi, commentando il suo anomalo Natale, sorpreso dal clamore che ha innescato, pronto a ribattere ai messaggi di molti amici che ironizzano e si aspettato una benedizione o, addirittura una prossima beatificazione: «Sì, sì, la presa in giro è inevitabile per chi mi conosce come pilota o commentatore dei Gp, ma per me, in un momento così difficile per chi ha a cuore il prossimo, si è trattato di una esperienza preziosa e sentita».

CLAUDIA PERONI TOCCATA DA GERHARD BERGER E JEAN ALESICLAUDIA PERONI TOCCATA DA GERHARD BERGER E JEAN ALESICLAUDIA PERONI TOCCATA DA GERHARD BERGER E JEAN ALESIJEAN ALESI

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