SUPERLEGA, MAXI GUERRA - IL PIZZINO DI MARIO SCONCERTI AD ANDREA AGNELLI GRAN FAUTORE NELLA SUPERLEGA EUROPEA: "RIBALTARE IL CALCIO E LE SUE TRADIZIONI PER UN PURO SCOPO PERSONALE DANNEGGIANDO DECINE E DECINE DI GRANDI PIAZZE NEL CONTINENTE, AVERE MILIONI DI PERSONE CONTRO IN OGNI PARTE D'EUROPA, NON È UN'OPERAZIONE DI MARKETING CONSIGLIABILE. NON SOLO PER LA JUVE, SOPRATTUTTO PER FCA. È LEI CHE VENDE. IL CALCIO È SENTIMENTO, COLPITO ALLE SPALLE DIVENTA RANCORE. FACILITA LA VENDITA DI PRODOTTI FIAT? NO. SAREBBE INTERESSANTE CONOSCERE IL PARERE DI JOHN ELKANN, SULLE CUI SPALLE..."
UN'IDEA ROZZA CHE VA CONTRO IL GRADIMENTO DEI TIFOSI
Mario Sconcerti per il "Corriere della Sera"
La Superlega ha fatto diventare Andrea Agnelli uno dei personaggi meno popolari del calcio europeo. Appena venerdì scorso ha ricevuto le lettere di 17 associazioni internazionali di tifosi che lo invitavano a non andare avanti. L' Equipe lo ha messo da tempo al centro di una campagna anche troppo cattiva.
FLORENTINO PEREZ ANDREA AGNELLI 1
Agnelli ha il diritto di fare quello che vuole per cercare di incassare sempre più soldi e portare più avanti la sua azienda, ma deve fare attenzione a qualche particolare che per adesso nel calcio è rimasto silenzioso. Il tifoso, che ormai è vera, vasta, classe media, è un cliente dei club e un consumatore di prodotti sul mercato.
Florentino Perez, Singer, Zhang, non hanno prodotti da vendere su questi mercati. Perez è un costruttore, Singer un finanziere, Zhang ha un mercato lontano.
La Juve no, rappresenta una multinazionale che vende auto in Europa e in Italia. Risponde al gradimento della propria clientela. Ribaltare il calcio e le sue tradizioni per un puro scopo personale danneggiando decine e decine di grandi piazze nel continente, avere milioni di persone contro in ogni parte d' Europa, non è un' operazione di marketing consigliabile.
Non solo per la Juve, soprattutto per Fca. È lei che vende. Il calcio è sentimento, colpito alle spalle diventa rancore. È un affare?
Facilita la vendita di prodotti Fiat?
Assolutamente no. Sarebbe interessante conoscere il parere di John Elkann, sulle cui spalle cadrebbero le conseguenze industriali.
andrea agnelli lapo john elkann
Per il resto il disegno è rozzo ma convincente: gestire in pochi la ricchezza di molti. Non una grande idea, non una novità almeno, è stata tentata molte volte in passato da regimi autarchici perché prepotente, quindi forte, avida. Che nell' euforia dimentica un altro particolare: quale sarebbe il piazzamento della Juve in questo super campionato? La storia dice tra il 6° e il 9° posto. Cioè il prodromo della noia.
Auguri. Per il resto la giornata è del Milan che adesso è ormai dentro la Champions.
L' Inter ha avuto quello che ha cercato, dentro una partita strana perché lenta, quindi con improvvisazioni individuali più facili anche per il Napoli.