PRANDELLI COLTELLI - L’EX CT DALLA TURCHIA APRE IL CASSETTO DEI VELENI AZZURRI: “BALOTELLI? NON E’ UN CAMPIONE. GIUSEPPE ROSSI? E’ QUELLO CHE MI HA DELUSO DI PIÙ. IO E LA MIA FAMIGLIA RICEVIAMO LETTERE DI MINACCE”

Massimo Cecchini per “Gazzetta

 

prandelli balotelli a casaprandelli balotelli a casa

Si vede che Cesare Prandelli non ha paura. "Iyi Gunler , "Tesekkurler" pronuncia quasi subito spericolatamente in turco, augurando "buona giornata" ed esibendosi in un gentile "grazie". Insomma, con questo coraggio subito sbandierato, nessuna meraviglia che l'ex allenatore della Nazionale azzurra non si tiri indietro.

 

E anche se nella conferenza stampa di presentazione da neo allenatore del Galatasaray preferisce non parlare di Balotelli e dei temi caldi legati alla traumatica esperienza mondiale, più tardi, parlando con la stampa italiana, si sfoga. E lancia fendenti mirati.

 

A Balotelli "uno che ha grandi colpi ma non è un campione" dice l'ex Ct. Che riserva il colpo più duro a Giuseppe Rossi, defnito "la persona che mi ha deluso di più dal punto di vista umano". Prandelli è amareggiato: "Io e la mia famiglia - spiega - riceviamo lettere di minacce".

prandelli in conferenza stampaprandelli in conferenza stampa

 

In precedenza aveva parlato esclusivamente della nuova avventura al Galatasaray. "Ho voglia di rincorrere la vittoria, cominciando dalla Supercoppa turca in programma il 16 agosto contro il Fenerbahce. E per la prossima stagione i traguardi sono chiari: vincere la quarta stella (quella dei 20 titoli, ndr) e andare avanti in Champions". Prandelli sembra avere eliminato le scorie del Mondiale.

 

"Col presidente Aysal ho trovato subito simbiosi, è carismatico. Mi piace parlare con lui perché mette la storia in primo piano, però dobbiamo pensare che c'è un progetto davanti con un obiettivo: creare una squadra che offra un calcio non solo bello ma anche redditizio. La mia è stata una scelta sportiva su un progetto vincente. Il centro sportivo è molto bello e ho trovato persone competenti e preparate. Ci sono i presupposti per fare bene.

 

L'idea di un progetto significa che tutti, a cominciare dai tifosi, devono pensare allo stesso modo e il leader deve diventare la squadra. Ci sono tanti buoni giocatori, però occorrerà lavorare tanto per raggiungere un obiettivo sportivo. Il presidente vuole raggiungere la quarta stella. Non avevo altre opportunità, pensavo solo al Mondiale, così quando ho ricevuto la prima telefonata non ero mentalmente pronto. Poi però ci siamo risentiti e mi è piaciuto che il presidente voleva subito raggiungere un risultato sportivo. Io volevo rimettermi subito in gioco, guardare avanti e così ho fatto la scelta giusta".

CESARE PRANDELLI E NOVELLA BENINI CESARE PRANDELLI E NOVELLA BENINI

 

CLAUSOLA SNEIJDER — Non sono mancati contatti con Mancini. "La prima cosa che mi ha detto Roberto Mancini è che si è trovato molto bene e ha trovato una società assai organizzata. Il tetto di stranieri (5 più 3, ndr)? Nessuno deve avere dei problemi con i regolamenti. Quando hai l'opportunità di iniziare la stagione, hai l'opportunità di lavorare meglio, ma anche Roberto ha fatto bene, è arrivato secondo in campionato e ha vinto una coppa.

 

Occorre cominciare subito a costruire una squadra vincente. Il modulo di riferimento sarà con 4 difensori, tre centrocampisti e poi davanti si vedrà. Ma senza regole la squadra non può vincere, quindi ci saranno per consentire a tutti di avere dei riferimenti. Quando si decide di fare una cosa, la si fa tutti insieme. Si deve pensare al Galatasaray, non alle singole persone. Sneijder? Ha personalità, corsa, resistenza. E' uno dei giocatori più importanti dell'Olanda e lo sarà anche del Galatasaray.

 

BUFFON PRANDELLI MONDIALI 2014BUFFON PRANDELLI MONDIALI 2014

Amo i giocatori tecnici e con carattere, che sono magari leader silenziosi come Pirlo. Mi auguro di trovare tanti giocatori con queste caratteristiche. Dopo tre giorni di analisi abbiamo le idee chiare, vogliamo avere 25-26 giocatori (sui 35 attuali, ndr) che sposino le nostre idee".

 

Peccato però che sul fronte Sneijder il presidente sia realista: "Nel suo contratto ha una clausola che gli consente di liberarsi per 20 milioni senza trattare per il Galatasaray". Non manca la domanda su Balotelli, a cui Prandelli replica: "Non rispondo per rispetto della società. Non parlo dei singoli". I titoli di coda sono per il presidente Unal Aysal: "Con l'arrivo di Prandelli stiamo iniziando un nuovo futuro. Abbiamo cento anni di storia e qui è la finestra sull'Europa. Abbiamo parlato con l'allenatore e la formazione che allestiremo non sarà solo per vincere la prossima stagione, la quarta stella, ma per programmare l'avvenire. Cesare sarà il nostro tecnico per molti anni".

 

2 - PRANDELLI: "NON SONO SCAPPATO, MA HO RICEVUTO MINACCE"

Benedetto Ferrara per “Repubblica.it

mario e fanny in spiaggia in floridamario e fanny in spiaggia in florida

 

E alla fine Prandelli ha parlato. Dopo la presentazione alla stampa e la firma del contratto in diretta con il presidente del Galatasaray (un accordo biennale da due milioni a stagione, la metà di quanto percepiva il predecessore Mancini), l'ex ct ha accettato di raccontare la sua versione dei fatti sul fallimento della nazionale azzurra. "Io non sono scappato, nessuno di noi è scappato", ha detto il tecnico, che non parlava dal 24 giugno. Mi sono chiuso nel silenzio perché era la cosa più logica. Ho avuto a che fare con minacce e giudizi cui ho preferito non rispindere. Chi dice certe cose evidentemente è una persona cattiva dentro" .

Minacce e critiche feroci, due cose comunque diverse. "Ho ricevuto delle lettere di minaccia, dei messaggi. Sono cose che in ogni caso ti fanno pensare e chiudere un po' in te stesso. Leggere articoli o vedere trasmissioni tv in cui vengo paragonato a personaggi che non voglio nominare - ha detto l'ex ct riferendosi a Schettino - è di un cinismo assoluto. E può essere pericoloso. A due giorni dal ritorno in Italia ho ricevuto la telefonata del Galatasaray. Lì per lì non mi sentivo pronto per nessuna scelta, poi loro hanno insistito e la loro voglia di vincere mi ha convinto.Era l'unico modo per uscire da un momento non facile. In questo momento non so nemmeno se avrei accettato una proposta dall'Italia". 

Sull'esperienza brasiliana e sugli errori fatti Prandelli ha una sua teoria: "E' chiaro che ho fallito un progetto, ed è per questo che mi sono dimesso. Cosa avrei dovuto fare? Aspettare ancora un po' e poi chiedere una buonauscita, come fanno tanti? Le parole di Buffon non mi hanno sorpreso, lui non si riferiva a un giocatore in particolare, ma a una generazione che deve imparare a dare tutto per la maglia della nazionale".

Nessun rimpianto sulle convocazioni: "Cassano l'ho convocato per quello che aveva dimostrato durante la stagione e non sono pentito. Giuseppe Rossi? Preferirei non parlarne. Le sue parole mi fanno ancora male. Lui sapeva benissimo, fin dal primo giorno, che non avrebbe fatto parte dei 23. Per me lui è stato una grande delusione. Da quel momento è cambiato l'atteggiamento nei nostri confronti".

Infine Balotelli: "Quello che ho letto sullo spogliatoio nell'intervallo con l'Uruguay è vero in parte. Mario era nervoso ma non ha avuto nessuna reazione particolare. Prima di salutarlo con lui sono stato chiaro e gli ho detto: 'La nazionale avrà ancora bisogno di te, ma tu devi incominciare a vivere nella realtà e non nel tuo mondo virtuale se vuoi diventare quello che sogni, cioè un campione. Ma un campione sa affrontare ogni situazione. Tu in questo momento sei un giocatore che ha i colpi. Ma un campione è un'altra cosa'". 

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