cattelan druet

“NON SONO DI MAURIZIO CATTELAN. QUELLE OPERE LE HO FATTE IO, EPPURE NESSUNO MI CITA” – UNO SCULTORE FRANCESE, DANIEL DRUET, CHIEDE 5 MILIONI A CATTELAN PERCHÉ NON VIENE MAI CITATO NEI CATALOGHI E NELLE MOSTRE ANCHE SE È STATO LUI A FABBRICARE NOVE STATUE ALLA BASE DELLE OPERE PIÙ CELEBRI DI CATTELAN: DA GIOVANNI PAOLO II COLPITO DAL METEORITE A HITLER BAMBINO IN GINOCCHIO E CON LE MANI GIUNTE, FINO AI RITRATTI DELLO STESSO CATTELAN – “QUESTO PROCESSO DEMOLIRÀ UN MITO”

Stefano Montefiori per il “Corriere della Sera”

 

cattelan

Chi è l'autore dell'opera? Colui che la concepisce o colui che la realizza? Da quando nel 1914 Marcel Duchamp appose la sua firma su un portabottiglie comprato ai grandi magazzini trasformandolo in opera d'arte, si sarebbe tentati di rispondere senza esitazione che l'autore è chi ha l'idea, non l'esecutore materiale. Ma non è sempre così semplice.

 

Il prossimo 13 maggio la terza camera del tribunale di Parigi, specializzata nella proprietà intellettuale, esaminerà la causa intentata dallo scultore francese Daniel Druet alla star italiana dell'arte contemporanea Maurizio Cattelan, al suo gallerista parigino Emmanuel Perrotin e alla Monnaie de Paris, che nel 2016 ospitò la mostra di Cattelan «Not Afraid of Love».

 

cattelan papa giovanni paolo II

Secondo Le Monde , che ha raccontato per primo la storia, Druet chiede cinque milioni di euro perché non viene mai citato nei cataloghi e nelle mostre anche se è stato lui - a lungo scultore del museo delle cere di Parigi - a fabbricare nove statue alla base delle opere più celebri di Cattelan: da Giovanni Paolo II colpito dal meteorite a Hitler bambino in ginocchio e con le mani giunte, fino ai ritratti dello stesso Cattelan, come quello in cui l'artista italiano è appeso a un portacappotti.

 

cattelan hitler

A 80 anni, il valente scultore classico Daniel Druet potrebbe provocare un terremoto nel mondo dell'arte contemporanea, dove il valore non risiede certo nella perfezione tecnica e nell'estetica ma nel concetto che l'artista vuole comunicare. Druet lamenta di essere considerato da Cattelan come un semplice fornitore, quando invece lo sguardo delle statue, così vivo grazie alla sua maestria, è a suo dire un ingrediente essenziale.

cattelan

 

La collaborazione comincia alla fine degli anni Novanta, quando Cattelan riesce a scoprire chi è lo scultore degli straordinari ritratti di cera del muso Grévin di Parigi. Commissiona allora a Druet una serie di statue iper-realiste.

 

«Inviava un fax di dieci righe - ha raccontato Druet a Le Monde -, oppure collaboratori che parlavano due parole di francese mi davano qualche istruzione. Tutto vago, dovevo cavarmela da solo».

 

CATTELAN

Druet è molto stimato nel mondo nelle Belle arti, la sua formazione accademica e il suo virtuosismo sono di alto livello. Per lui hanno posato François Mitterrand all'Eliseo o il Papa in Vaticano. Nell'atelier di Saint Ouen, indossando la stessa blusa ottocentesca di Auguste Rodin, Druet crea statue che sembrano prendere vita e sulle quali appone la sua firma. Cattelan però non lo cita mai e Druet resta uno sconosciuto nell'arte contemporanea.

 

DANIEL DRUET

Da Cattelan ha ricevuto in media 33 mila euro a statua, ma quella di Hitler in ginocchio per esempio è stata venduta all'asta da Christie' s per 17 milioni di dollari. «Senza Maurizio le opere non esisterebbero, senza Druet esisterebbero eccome e sarebbero uguali», dice Eric Andrieu, l'avvocato difensore di Cattelan. Lo scultore Druet non è d'accordo, e ha fiducia nei giudici: «Questo processo demolirà un mito: l'epoca dell'artista che neanche sfiora le sue opere ma viene acclamato da tutti è finita».

maurizio cattelan 02lo scultore daniel druet e francois mitterrandyou maurizio cattelan 7

Ultimi Dagoreport

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…