NAINGGOLAN ERA PIENO DI DEBITI: PER COSA? - L'EX CALCIATORE DI CAGLIARI, ROMA E INTER È INDAGATO IN BELGIO PER AVER PRESO PARTE A UN'ORGANIZZAZIONE DI NARCOTRAFFICO - IL "NINJA" AVREBBE AVUTO UN DEBITO CON DEI MALVIVENTI E AVREBBE RESTITUITO I SOLDI ATTRAVERSO UN CONTO BANCARIO NON MEGLIO SPECIFICATO - LA SORELLA, RIANA, PUBBLICA UNA FOTO DEL FRATELLO IN VERSIONE SCARFACE - L'EX PATRON DEL CAGLIARI, MASSIMO CELLINO: "È POCO RESISTENTE ALLE TENTAZIONI. NON È MAI STATO ABILE A SCEGLIERE LE FREQUENTAZIONI..."
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PARLA L\'AVVOCATO DI RADJA NAINGGOLAN, ARRESTATO IN BELGIO CON L\'ACCUSA DI TRAFFICO INTERNAZIONALE DI
RADJA NAINGGOLAN, COINVOLTO IN UN'INDAGINE DELLA PROCURA FEDERALE DEL BELGIO SU UN PRESUNTO TRAFFICO
1. NAINGGOLAN È INDAGATO PER ASSOCIAZIONE CRIMINALE
Estratto dell'articolo di Salvatore Riggio per www.corriere.it
[…] Radja Nainggolan, […] che in Italia ha indossato le maglie di Piacenza, Cagliari, Roma, Inter e Spal, ha trascorso la notte in cella è formalmente indagato per partecipazione ad un'organizzazione criminale dedita al traffico internazionale di droga (in particolare di cocaina).
Tuttavia, fanno sapere i i suoi avvocati Mounir e Omar Souidi, è stato «rilasciato con condizioni», cioè sottoposto a libertà vigilata, dopo essere stato ascoltato dal giudice istruttore. Non sarebbe stato interrogato sul traffico di droga, ma solo sulle somme di denaro che avrebbe dato ad alcuni conoscenti. Tuttavia, non si tratterebbe di riciclaggio di denaro.
L'INDAGINE
Arrestato lunedì 27 gennaio, l’accusa è molto pesante: l’indagine riguarda il passaggio di sostanze stupefacenti dal Sudamerica al porto di Anversa, il secondo più grande d’Europa, dove tra il 2018 e il 2024 è raddoppiata la quantità di cocaina sequestrata.
IL RETROSCENA
In queste ultime ore la stampa belga ha rivelato un retroscena piuttosto preoccupante. Qualche tempo fa Radja avrebbe avuto bisogno di soldi per un debito con dei malviventi. Questo è quanto circola negli ambienti criminali, ma il giocatore avrebbe restituito tutto (non è stata quantificata la somma) attraverso un conto bancario non meglio specificato: nulla infatti è trapelato a riguardo, né a chi sia intestato. […]
IL BLITZ
Nella giornata di ieri sono state effettuate 30 perquisizioni tra Anversa, dove risiede il calciatore, e la periferia di Bruxelles. Nel blitz degli investigatori sono finite in manette altre 15 persone. Inoltre, come ha fatto sapere la Procura della capitale belga, sono stati sequestrati 2,7 chili di cocaina, due giubbotti antiproiettile e moltissime armi. Oltre a un centinaio di monete d’oro per un valore complessivo di 116 mila euro, diversi oggetti di lusso e 14 veicoli (compresa la potente Smart Brabus grigia con targa personalizzata RN 444). Ritrovati anche 370mila euro in contanti, gioielli e orologi di lusso. […]
IL LEGALE SOUIDI: «NON È UN CRIMINALE»
Il suo legale, Omar Souidi, ha fatto sapere che il suo assistito è estraneo alla faccenda, che «è un calciatore e non un criminale. È stato interrogato dalla polizia, ha risposto alle domande, ha collaborato e negato formalmente il suo coinvolgimento nel traffico di droga. Non è ancora stato incriminato. Solo perché il mio cliente deve rispondere ad alcune domande su un crimine, non significa che abbia nulla a che fare con esso».
IL POST DELLA SORELLA RIANA SU SCARFACE
Nelle ultime ore, sulla vicenda, è arrivato anche il commento ironico di Riana, sorella gemella di Radja. La donna ha postato una foto nella quale il centrocampista ha le sembianze di Tony Montana, lo storico Scarface interpretato da Al Pacino. […]
2. CELLINO: «NAINGGOLAN? PER LUI DAREI UN BRACCIO, SONO CONVINTO DELLA SUA INNOCENZA»
Estratto dell'articolo di Monica Colombo per www.corriere.it
«Quando mi è apparsa la notifica sul cellulare di una notizia riguardante l’accusa mossa a Radja, traffico di stupefacenti, ho pensato di primo acchito a un titolo acchiappa click. Mi sono chiesto se fosse uno scherzo. Darei un braccio, convinto della sua integrità. Come quando mi avevano riferito che un altro mio ex, Sandro Tonali, era coinvolto nello scandalo delle scommesse». Massimo Cellino, ora proprietario del Brescia, è stato il presidente del Cagliari con la cui maglia Nainggolan ha esordito in Serie A nel 2010 e si è imposto al grande pubblico.
Perché fatica a credere all’inchiesta sul giocatore?
«Ha grande valore morale. È un ragazzo con un’intelligenza fuori dal comune purtroppo non sfruttata appieno. Parla 7-8 lingue, ma è stato costretto a crescere troppo in fretta. Abbandonato dal papà, ha dovuto gestire il trauma dell’eutanasia per la mamma colpita da un male incurabile. Si è occupato della sorella e quando era a Cagliari era il primo a regalare 10 euro ai magazzinieri».
[…] Non lo ha mai messo in guardia?
«Certo, lui poteva bere una bottiglia di whisky ma poi essere in grado di vincere da solo le partite. Anche quando si era trasferito a Roma lo ammonivo a stare attento alle persone che incontrava».
[…] Il legame con la Sardegna è speciale: è stato il porto sicuro di Radja dove tornare, fra un’esperienza e l’altra. Anche questo ha contribuito a rafforzare il vostro rapporto?
«Ha sposato una ragazza di Serramanna che poi ha avuto problemi di salute, con cui ha avuto due bambine. Per me è stato come un figlio. Come per Maradona, quando al genio si mischia la follia si producono azioni sconsiderate. Comunque, non mi ha mai dato l’idea che fosse incline a delinquere, caso mai solo di essere debole davanti ai vizi».
Quello del fumo è noto.
«Pensi che ha iniziato a fumare le sigarette quando giocava da noi».
Non le sembra di essere troppo indulgente di fronte ad accuse tanto gravi?
«È un ragazzo fragile, poco resistente alle tentazioni. Non è mai stato abile a scegliere le frequentazioni, anzi ha scientificamente puntato sulle peggiori».
Si è sentito solo?
«Probabile, la sua fortuna nel corso della carriera è stata la vicinanza di un agente storico come Alessandro Beltrami. Per tanto tempo è stata la sua guida». […]
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