STREET ART PAPALE PAPALE - SCERIFFI ANTIGRAFFITI IN AZIONE: A ROMA RIMOSSO IL MURALE DEL PAPA REALIZZATO DA MAUPAL - PROTESTA ANCHE MONSIGNOR CIANI: “UN ERRORE DISTRUGGERLO, CHE TRISTEZZA” - LA PULIZIA LAMPO, IN UNA CITTÀ DEVASTATA DALLE SCRITTE, INCURIOSISCE LA STAMPA STRANIERA: POSSIBILE TANTO ZELO PER UN'OPERA A BASSO IMPATTO E DAL CONTENUTO POSITIVO?
Maria Egizia Fiaschetti per il “Corriere della Sera”
Cancellato il mattino dopo. Il poster di Maupal che ritrae il Papa in versione street artist su un muro di Borgo Pio, a pochi metri dal Vaticano, diventa un «caso» internazionale. Se nelle vecchie sfide tra writer - buone ormai per qualche serie tv back in the days - a coprire i pezzi era il gruppo rivale, adesso la rimozione porta la firma dei «decorum cops», i vigili antidegrado. Più inflessibili dei colleghi newyorkesi ai tempi di Rudolph Giuliani, al punto da guadagnarsi titoli su The Guardian e The Atlantic .
La pulizia lampo, in una città devastata dalle scritte, incuriosisce la stampa straniera: possibile tanto zelo per un' opera a basso impatto (il manifesto si elimina più facilmente di una scritta con lo spray) e dal contenuto positivo? Sui social, nel frattempo, monta la protesta. E nel clero c' è chi si indigna: «Un errore distruggerlo - il commento di monsignor Amerigo Ciani - che tristezza».
L' autore, Mauro Pallotta, si difende: «L' immagine di Francesco sulla scala che gioca a tris con il simbolo della pace mi è sembrato un chiaro messaggio all' umanità, mentre la guardia svizzera rappresenta il proibizionismo sempre più diffuso nei confronti del giusto e del bene».
Non devono averla pensata così gli «sceriffi» antigraffiti, solerti nel ripulire l' intonaco. Qualcuno dal Comune l' ha contattata? «Nessuno» assicura l' artista romano, 42 anni, che nel 2014 realizza un disegno del Papa in versione Superman. «Era gennaio, il mio primo intervento in strada - racconta Pallotta - . Osservando l' opera nel dettaglio si scoprono indizi che rivelano l' immensa umiltà del Santo Padre: gli occhiali, la pancetta, la sciarpa della sua squadra del cuore... Non sono riuscito a scriverla, ma avrei voluto aggiungere la frase: "Io non sono un supereroe, ma il servo dei servi di Dio"». L' immagine diventa virale.
A ripostarla, su Twitter, è anche la sala stampa vaticana. Maupal lo interpreta come un like. Riproduce il soggetto su tavola e, il mese dopo, riesce ad avvicinare Francesco in piazza San Pietro. «Quando gli ho donato Super Pope sembrava molto divertito - ricorda - . Mi ha fatto una carezza, ma non sono riuscito a parlargli».
L' artista, che a sei anni si allenava ritraendo il viso del nonno ruga dopo ruga, sa di avere a che fare con un' icona pop: dalla copertina di Rolling Stones alla versione di Bergoglio in Vespa firmata Banksy (autentica?). «È una figura carismatica, per questo ha riavvicinato alla fede anche molti scettici e sfiduciati - sottolinea Pallotta - . Mi avrebbe affascinato anche se fosse stato un capo di Stato o un sindaco...».
Dopo gli studi all' Accademia di Belle Arti, Maupal si fa notare nel circuito delle gallerie per l' originale tecnica pittorica su lana d' acciaio. In dissolvenza un po' come la street art: «Lo specchio della nostra società, dove tutto è veloce ed estremo». Per quanto il suo preferito sia Michelangelo, che con i Papi (si pensi alla «tragedia della sepoltura» della tomba di Giulio II a San Pietro in Vincoli) aveva un rapporto non proprio idilliaco. Se si può azzardare un paragone con l' arte urbana, forse, è nella ricerca di libertà: dello spirito dalla materia o del gesto creativo che cerca di trovare spazio nella babele contemporanea.