giuseppe conte olivia paladino

LA SAGA DEI “PALADINOS” NON FINISCE MAI – IL SUOCERO DI GIUSEPPE CONTE, CESARE PALADINO, HA FATTO DELIBERARE LO SCIOGLIMENTO ANTICIPATO DELLA AGRICOLA MONASTERO SANTO STEFANO VECCHIO, PONENDOLA IN LIQUIDAZIONE VOLONTARIA. IL MOTIVO? NON VUOLE PAGARE JOHN ROLF SHAWN SHADOW, FIGLIO DI PRIMO LETTO DI EWA AULIN, CHE CHIEDEVA DI LIQUIDARGLI QUANTO DOVUTO. SPECIE ORA CHE IL PLAZA, COME DAGO-RIVELATO, È STATO VENDUTO A “FOUR SEASON” PER UN BEL GRUZZOLETTO - MA LE MODALITÀ DELLO SCIOGLIMENTO SI PRESTANO A UN LUNGO CONTENZIOSO, PERCHÉ...

Franco Bechis per “Verità & Affari”

 

giuseppe conte e olivia paladinomezzelani gmt021

La guerra dei Roses in casa di Giuseppe Conte rischia di incarognirsi ulteriormente. Il 2 agosto scorso infatti il padre della fidanzata del leader M5s, Cesare Paladino, ha fatto deliberare dalla holding del suo gruppo immobiliare (la Agricola Monastero Santo Stefano Vecchio srl) lo scioglimento anticipato della società ponendola in liquidazione volontaria e la nomina di se stesso come liquidatore.

 

OLIVIA E CESARE PALADINO

La scelta improvvisa è stata la risposta del resto della famiglia al lodo parziale vinto in collegio arbitrale dal figliastro di Cesare, nonché fratellastro di Olivia (fidanzata di Conte) e Cristiana, con cui si stabiliva il suo diritto di recesso dalla capogruppo per poi passare in seconda fase alla nomina di una commissione di periti per stabilire il quantum del divorzio.

SCIOGLIMENTO DELLA AGRICOLA MONASTERO SANTO STEFANO VECCHIO

 

A vincere quel lodo è stato il figlio di primo letto della moglie di Paladino (l'attrice Ewa Aulin), John Rolf Shawn Shadow, cresciuto in casa di Cesare dall'età di 5 anni, ma desideroso di sciogliere ora ogni rapporto con la famiglia chiedendo di liquidargli il dovuto secondo equità.

 

Pur cresciuto in casa tanti anni, John è sempre stato trattato da figliastro rispetto alle figlie naturali di Cesare, nate quando lui faceva già parte della famiglia. Così anche la holding del gruppo è stata divisa in tre seguendo questo principio di figlie e figliastro: ad Olivia e Cristiana il 47,5% della società, a John il 5%.

 

Il gruppo non ha navigato in buone acque negli ultimi anni, un po' per vecchi debiti che si facevano stringenti e per i mancati pagamenti al fisco che hanno causato anche un pesante provvedimento giudiziario un po' perché non dotato di linea manageriale all'altezza.

 

olivia paladino giuseppe conte ultima spiaggia capalbio FOTO ENZO RUSSO

Ma ha chiuso un piano concordato con i brandi creditori bancari e si è rimesso in navigazione più tranquilla utilizzando tutto quello che si poteva dei decreti e dpcm a firma del genero Conte.

 

Grazie a quelli ha man tenuto figlie e figliastro a spese della cassa integrazione in deroga pagata dallo Stato. Grazie a quelli ha tamponato guai con ristori e rivalutazioni dei beni aziendali. Grazie a quelli con un colpo di spugna Cesare ha visto cancellata la sua condanna penale dovuta al mancato (per anni) versamento al comune di Roma della tassa di soggiorno che lui riscuoteva in albergo.

 

Negli ultimi mesi Paladino senior ha scelto con la società che ne possiede le mura di rivalutare per 240 milioni di euro a costo zero (sempre grazie a un provvedimento di Conte che Mario Draghi non ha cancellato) il valore dell'Hotel Plaza di Roma, un cinque stelle nella centralissima via del Corso, dove lui stesso abita all'ultimo piano pagando un affitto irrisorio (12 mila euro l'anno). Ma soprattutto si sono fatte insistenti anche le indiscrezioni (la prima è venuta da Dagospia) su un'offerta consistente da parte di un gruppo internazionale per rilevare il Plaza consentendo un bel guadagno a chi ne è proprietario.

OLIVIA PALADINO E GIUSEPPE CONTE

 

Ed è proprio quel miele in arrivo che Paladino senior non ha alcuna intenzione di dividere con il figliastro, di cui non si aspettava il recesso. Lo scioglimento della capogruppo ha quel solo scopo, anche se non è particolarmente elegante (la mossa è simile a quella dei ragazzini che si portano via il pallone quando vedono che la squadra sta perdendo la partita) e soprattutto si presta a un lungo contenzioso legale.

 

John Shadow infatti non è stato avvisato nemmeno come socio di minoranza della convocazione dell'assemblea che scioglieva la società e il motivo- verbalizzato- è proprio quello del suo esercitato diritto di recesso contro cui a questo punto è praticamente impossibile ricorrere. Ma è in un'altra lettera di durezza inusitata che traspare il vero motivo di quello scioglimento.

 

JOHN SHADOW EWA AULIN

E' indirizzata alle 17,15 del 2 agosto ai membri del collegio arbitrale che deve dirimere la contesta fra Paladino senior e il figliastro dall'avvocato maestro di Conte, il professore Guido Alpa. Che comunica ai giudici che essendo sciolta la società il recesso di John Shadow diventa inefficace. E aggiunge: “Vi invitiamo pertanto – e per ragioni di difesa delle parti da noi rappresentate ci corre l'obbligo di diffidarvi in tale senso- a desistere dal compimento di ulteriori atti inutilmente gravatori delle ragioni dei nostri assistiti e, così, innanzitutto dall'esperimento della contestata C.T.U., con avvertimento che in difetto i nostri assistiti si riservano di tutelare le proprie ragioni in tutte le sedi, nessuna esclusa”.

 

giuseppe conte olivia paladino in spiaggia

Quindi il figliastro per forza di cose anche con la liquidazione della capogruppo, avrà rimborsata la sua parte di capitale. Ma il valore della partecipazione (che appunto sconta anche la proprietà e la gestione del Plaza) invece che essere stabilito da terzi nel lodo previsto, sarà deciso dallo stesso Paladino.

 

Un atto di guerra familiare vera e propria, a cui non mancheranno le risposte immediate da parte dei legali di John Shadow, Angelo di Silvio e Luigi Todaro, secondo cui a norma del 2437 del codice civile la risposta del suocero di Conte sarebbe stata gravemente tardiva rispetto alla comunicazione ufficiale del recesso e quindi nulla.

 

Articoli correlati

FLASH - IL \'PLAZA HOTEL\' DI CESARE PALADINO, \'SUOCERO\' DI CONTE, E\' STATO VENDUTO ALLA FOUR SEASONS

 

 

 

 

 

 

GIUSEPPE CONTE E OLIVIA PALADINO ALLO STADIO OLIMPICOSCIOGLIMENTO DELLA AGRICOLA MONASTERO SANTO STEFANO VECCHIO olivia paladino e giuseppe conte 10ewa aulin fiorina la vacca olivia paladino e giuseppe conte al cinema americagiuseppe conte e olivia paladino arrivano a ceglie messapicacesare olivia paladinogiuseppe conte olivia paladino a cena 4ewa aulin fiorina la vacca 3ewa aulin fiorina la vacca 2cesare paladinoolivia paladino e giuseppe conte 11giuseppe conte olivia paladino olivia e cesare paladinogiuseppe conte al mare con la fidanzata olivia paladinogiuseppe conte olivia paladino GIUSEPPE CONTE OLIVIA PALADINO

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE ARRIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin moskva mar nero

DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE UN ACCORDO CHE PERMETTA SIA A PUTIN CHE A ZELENSKY DI NON PERDERE LA FACCIA – SI PARTE DALLA CESSIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA: SAREBBE UNO SMACCO TROPPO GRANDE PER ZELENSKY, CHE HA SEMPRE DIFESO L’INTEGRITÀ TERRITORIALE UCRAINA. TRA LE IPOTESI IN CAMPO C'E' QUELLA DI ORGANIZZARE UN NUOVO REFERENDUM POPOLARE NELLE ZONE OCCUPATE PER "LEGITTIMARE" LO SCIPPO DI SOVRANITA' - MA SAREBBE UNA VITTORIA TOTALE DI PUTIN, CHE OTTERREBBE TUTTO QUEL CHE CHIEDE SENZA CONCEDERE NIENTE…