gravina casini

CONTINUANO GLI SCAZZI TRA FIGC E LEGA SERIE A SULL'INDICE DI LIQUIDITÀ. E LA SPAGNA CI PERCULA - GRAVINA: "LA LEGA A VUOLE L'INDICE ALLO 0,7, IO HO PROPOSTO LO 0,5. NON SI PUO' PARLARE DI RIFORMA DI SISTEMA, SE POI NON TENIAMO UNA COERENZA..." - IL PRESIDENTE DELLA LIGA JAVIER TEBAS BOMBARDA IL CALCIO ITALIANO: "LA SERIE A HA POTUTO ACCOGLIERE RONALDO GRAZIE AGLI SGRAVI FISCALI. NON SOLO NON È CRESCIUTA, MA È CALATA. IL CASO ITALIANO DIMOSTRA CHE I GIOCATORI DA SOLI NON BASTANO, CI VOGLIONO…"

1. GRAVINA: «INDICE DI LIQUIDITÀ? LA SERIE A AVANZA SEMPRE LA STESSA PROPOSTA, È UMILIANTE…»

Da www.ilnapolista.it

 

gabriele gravina foto di bacco

“Sull’indice di liquidità ho ricevuto da loro in tempi non sospetti proposte oggettive che parlavano di indice a 0,7, le abbiamo discusse insieme poi io ho proposto in modo autonomo lo 0,5. Continuare ancora su una strada lo ritengo offensivo e umiliante per chi fa ancora la stessa proposta. Basta, guardiamo avanti nell’interesse del calcio italiano”.

 

Così il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, liquida la questione dell’indice di liquidità al termine della riunione del Consiglio federale. “Il dialogo con la Lega Serie A c’è”, dice. Ma di fatto la chiude così.

gravina

 

“Noi non abbiamo elementi su società che rischiano – ha detto ancora – Tutte quelle che sono illazioni, sono riferimenti a situazioni che nessuno conosce e che devono essere consegnate dalle società il 31 maggio alla Covisoc. Mi dispiace, capisco le difficoltà- ha aggiunto Gravina- ma non si può parlare di riforma di sistema se poi non teniamo una coerenza. Quando si parla di sistema bisogna ragionare di conseguenza, non ci sono fughe in avanti da parte mia: alcune norme sono indispensabili, io le propongo ma poi le delibera il Consiglio. Non entro nel merito dei singoli mal di pancia perché ognuno ha i suoi e in questo momento c’è una ritrovata armonia che non va guastata”.

 

2. TEBAS INFIERISCE SULLA SERIE A

Da www.ilnapolista.it

 

JAVIER TEBAS

La Serie A in Spagna è una specie di benchmark della malagestione. Ogni volta che un dirigente del calcio spagnolo deve rispondere dello sviluppo del pallone cita il campionato italiano come esempio in negativo. Ultimamente lo hanno fatto il presidente della Federcalcio Rubiales e Piqué, che con la sua società aveva venduto i diritti della Supercoppa spagnola in Arabia Saudita al quadruplo di quella italiana. Oggi è il turno del presidente della Liga Javier Tebas. Gli hanno chiesto se l’eventuale (ormai quasi certo) arrivo di Mbappè favorirebbe gli interessi della Liga?. Lui ha risposto così:

JAVIER TEBAS

 

“Mi sento di usare l’Italia come esempio per un messaggio: se l’arrivo di grandi giocatori non è accompagnato da un progetto, non serve a nulla. La Serie A ha tenuto un grande vantaggio fiscale grazie all’aiuto del governo con la riduzione delle imposte per chi veniva dall’estero e ha potuto accogliere giocatori come Cristiano Ronaldo. Non solo la Serie A non è cresciuta, al contrario, è calata. Il caso italiano dimostra che i giocatori da soli non bastano, ci vogliono decisioni gestionali adeguate che portino alla crescita del movimento. Possono venire Mbappé e Haaland tutti insieme, senza un modello preciso non serve a niente”.

JAVIER TEBAS

Ultimi Dagoreport

giorgia arianna meloni massimiliano romeo matteo salvini

RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA FACCIA HA RITIRATO DALLA CORSA PER LA SEGRETERIA DELLA LEGA IN LOMBARDIA IL SUO CANDIDATO LUCA TOCCALINI. E ORA IN LIZZA C’È SOLO MASSIMILIANO ROMEO, UNA VOLTA SUO FEDELISSIMO - UNA MOSSA SOSPINTA SOPRATTUTTO DALL’ASSOLUTO BISOGNO DI SALVINI DI AVERE PIÙ UNITI CHE MAI I CAPOCCIONI DELLA LEGA: PER IL 20 DICEMBRE È ATTESA LA SENTENZA PER IL PROCESSO OPEN ARMS - IL CAPITONE SPERA IN UNA SENTENZA DI CONDANNA: DIVENTARE "MARTIRE DELLA GIUSTIZIA" SUL TEMA DELLA MIGRAZIONE POTREBBE TRASFORMARSI IN UNA MEDAGLIA SUL PETTO PER RISALIRE NEL CUORE DEI LEGHISTI SEMPRE PIÙ DELUSI - DOPO LE SCONFITTE ALLE POLITICHE E ALLE REGIONALI, CON LA LEGGE SULL’AUTONOMIA FATTA A PEZZI, ORA LE SORELLE MELONI VOGLIONO SALIRE ANCHE SUI TRENI, DOVE SALVINI, COME MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, VUOL FARLA DA PADRONE. IL BORDELLO CONTINUA: FINO A QUANDO?

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...