alex schwazer donati

“ALEX STA FACENDO TEMPI BUONI, SE GLI FARANNO FARE LE OLIMPIADI SI PIAZZERA’ BENE” – COACH SANDRO DONATI PARLA DI ALEX SCHWAZER CHE SI STA ALLENANDO DAVANTI ALLE TELECAMERE DEL GRANDE FRATELLO: "E' STATO FATTO FUORI DALLE GARE IN MODO IGNOBILE, LUI SI È SVENATO PER DIFENDERSI E HA BISOGNO DI GUADAGNARE, SCHWAZER HA UNA TESTA FENOMENALE, È TENACE, PERÒ NON VA GRAVATO DI FALSE SPERANZE. VEDO INCERTA LA POSSIBILITÀ CHE...”

Laura Tedesco per corrieredeltrentino.corriere.it - Estratti

 

alex schwazer al grande fratello

«Perseguitato dal sistema, devastato dalla seconda squalifica per doping del tutto ingiusta, visto che Alex era assolutamente pulito». Scagionato dalla giustizia penale e da oltre un anno in attesa del via libera al rientro per i Giochi parigini del 2024, Alex Schwazer sta cullando il suo sogno olimpico allenandosi sotto le telecamere del Grande Fratello che lo monitorano 24 ore su 24.

 

«Giunto ormai alla soglia dei 40 anni, con i tempi che sta facendo in tv è in grado di ottenere un buon piazzamento. Nessuno — secondo il suo allenatore Sandro Donati, simbolo indiscusso dell’antidoping e dello sport pulito — lo risarcirà mai per averlo indebitamente tenuto fuori dai Giochi di Rio e Tokio, ma lui vorrebbe comunque uscire dalla scena sportiva sulle piste, non relegato all’angolo senza ragione e senza poter partecipare».

 

 

alex schwazer

Questo il parere del Maestro dello Sport: Donati, che è intervenuto a Verona al convegno «Giustizia sportiva e penale, a partire dal caso Alex Schwazer», parla da tecnico ma soprattutto da uomo e profondo conoscitore del marciatore di Vipiteno, a cui il conduttore Alfonso Signorini ha annunciato in diretta su Canale 5 che «tra pochi giorni, arriverà la sentenza che aspetti da diverso tempo». Ad Alex sono brillati gli occhi, «perché non sapere — ha reagito — non avere risposta, è certamente la cosa più terribile».

 

E mentre lui continua a marciare infaticabilmente sul tapis, gli altri concorrenti stanno ipotizzando uno sciopero della fame in segno di solidarietà. Per Donati, «i tempi di Alex al Grande Fratello sono buoni, sono già una bella premessa, ho solo timore che per lui, per il suo carattere riservato, stare in quell’ambiente sia troppo duro. Non poter divagare, non poter mai staccare...Sempre sotto i riflettori, ormai da due mesi, la mia paura è che per Alex alla lunga la tensione, lo stress si facciano sentire... Io lo conosco troppo bene, capisco però che ha bisogno di guadagnare un po’ di soldi perché lo hanno dissanguato nei tribunali, avvocati, perizie...Si è svenato per difendersi».

SANDRO DONATI E SCHWAZER

 

(...) «Ma proprio per questo, per l’indubbia qualità dei suoi risultati, temo che — paventa Donati — possa aumentare ancora l’ostilità (della Wada, Agenzia mondiale antidoping, ndr) nei suoi confronti. Lui ha una testa fenomenale, è un ragazzo tenace, però vedo incerta la possibilità che lo facciano partecipare alle Olimpiadi del 2024».

 

 

SANDRO DONATI ALLENATORE DI SCHWAZER

Per Donati, la seconda squalifica del campione è stato «un atto ignominioso, Alex comunque ha collaborato e ha pieno diritto a partecipare alle gare di Parigi invece stanno facendo di tutto per tenerlo ancora indebitamente fuori dalle competizioni. Hanno uno strapotere, se la cantano e se la suonano...». E se «per miracolo» potesse partecipare? «Con il cuore dico che, visti i tempi che sta facendo in tv, Alex si piazzerebbe bene, ma — auspica Donati — non va gravato di responsabilità, e neppure di false speranze». Non ancora, almeno...

alex schwazeralex schwazer pechino 2008 foto mezzelani gmt 04alex schwazer 8alex schwazer pechino 2008 foto mezzelani gmt 09schwazeralex schwazer 12alex schwazeralex schwazer

Ultimi Dagoreport

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, MATTEO SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…