mario sconcerti

IL CALCIO CHE VERRA’ VATICINATO DA MARIO SCONCERTI: "SE NON CI SARÀ UNA REVISIONE DEL FAIR PLAY FINANZIARIO, IL GRUPPO DI GRANDI CLUB SI METTERÀ IN PROPRIO E NEL GIRO DI POCHE STAGIONI (2024) ORGANIZZERÀ LA SUPERLEGA  - SARÀ L'ANNO DI KOUAMÈ, DI MANCINI, CHIESA ANDRÀ ALL'ESTERO, FORSE DA SARRI, CRESCERÀ CRISTANTE. BELOTTI TORNERÀ AI 20 GOL. LA ROMA È LA SOCIETÀ PIÙ MODERNA" - ECCO PERCHE’

Mario Sconcerti per “il Corriere della Sera”

 

cristiano ronaldo 11

È probabile che questo sarà l' anno di una ridiscussione del fair play finanziario. Lo ha in pratica annunciato Boban, vicepresidente della Fifa, nei giorni scorsi a Dubai, ne parla sottovoce tutto il calcio da molto tempo. C' è un problema evidente. Se la regola dice giustamente che non puoi spendere più di quanto guadagni, questo vuole anche dire che sarà molto difficile guadagnare di più senza poter spendere, nel senso di investire. Così in dieci anni il calcio si è cristallizzato.

 

I ricchi sono rimasti ricchi, gli altri non lo sono diventati. Il risultato è un' Europa dove vivono e vincono sempre le stesse squadre, sia in Champions che nei campionati. Fa eccezione in parte l' Inghilterra perché ha una ricchezza diffusa grazie a contratti televisivi tre-quattro volte superiori alla media ed è l' unico movimento davvero vendibile in tutto il mondo.

infantino

 

In sostanza il calcio nuovo cerca soldi nuovi e non vuole limiti d' investimento. L' idea è corretta, ma ha una buona risposta: spesso i soldi nel calcio non hanno portato investimenti ma sono diventati debiti. E il calcio è un mondo piccolo, gli errori entrano presto in circolo e coinvolgono tutto il sistema. L' uscita di scena di presidenti come Moratti, Berlusconi e Sensi ha per esempio scosso tutto il nostro calcio, lo ha cambiato profondamente. La prima risposta ai debiti è stata la svalutazione, cioè l' aumento del costo dei giocatori. I 50 milioni dal mercato oggi possono arrivare a qualunque società, ma quando chi ha venduto andrà a comprare dovrà farlo sempre per giocatori di seconda fascia perché altrimenti non reggerebbe l' ingaggio di un grande giocatore. Questo manterrà le differenze. In pratica centinaia di squadre fanno da vivaio perenne a una ventina. L' idea è anche buona, ma è troppo stretto il passaggio.

boban in lacrime

 

Alla fine, se non ci sarà una revisione del fair play, il gruppo di grandi società si metterà in proprio e nel giro di poche stagioni (2024) organizzerà una nuova Champions, una coppa degli eletti che cancellerà gli avversari classici ma poveri, lasciati a giocare il mercoledì nei campionati nazionali. Tutto questo non è futuro, esiste già, è già in potente discussione. E durante il 2019 l' argomento correrà. Veniamo ora al lato tecnico.

 

Il nuovo anno cercherà sempre più velocità. È la velocità che mette in evidenza le differenze tecniche, cioè di palleggio. Ma non si può essere sempre veloci. Questo sta portando le squadre migliori, dovunque, ad avere sistemi di gioco diversi, formazioni diverse, a seconda degli avversari. Qualcosa del genere c' è sempre stato, ora è diventato un metodo, viene applicato a interi reparti. È il Teorema Ancelotti, perfezionato in pochi mesi ribaltando le sue stesse convinzioni di una vita. Diverso quello di Allegri: l' avversario aiuta la variante, ma contano di più le esigenze della squadra, il rapporto con le riserve, il minutaggio singolo.

 

cristiano ronaldo 8

Cioè la Juve gioca in base a se stessa, non all' avversario. Le vere formazioni titolari, le vere idee di un tecnico, si potranno vedere solo nelle grandi partite. Diminuirà il possesso palla, non più funzionale a cercare il gol, ma buono per tenere la palla in sicurezza nella propria metà campo, prima di allungare secondo estro in verticale e velocità. Mi sembrano già finiti in Italia gli scambi tra portiere e difensori per ricominciare l' azione palla al piede. Ormai è un trucco capito.

Gli avversari attaccano subito i tre uomini che possono avere il pallone e trasformano una rimessa dal fondo in un' azione da gol.

ZANIOLO

Infine gli uomini. Sono una decina i veri cambiamenti singoli di una stagione. E non sempre reggono. Nainggolan è l' esempio di deriva più recente, ma anche Schick, Diawara, Howedes, Gagliardini, tanti altri. Ora c' è molta legna sul fuoco. La Roma affermerà altri due ragazzi del vivaio, Lorenzo e Luca Pellegrini, due nazionali inevitabili, a cui va aggiunto Zaniolo che non viene dal vivaio. La Roma è la società più moderna. È in autoproduzione costante e resta sempre in Champions. Non mi sembra ci sia riuscito nessuno. Sarà l' anno di Koumè, di Mancini, di Bastoni, Chiesa andrà all' estero, forse da Sarri, crescerà Cristante. Intanto il salto più grosso lo ha fatto Zapata dell' Atalanta fra gli attaccanti, Belotti tornerà ai 20 gol.

ceferin agnelli

Meret e Perin tra i portieri, Milenkovic e Skriniar tra i difensori, mentre Barella, Veretout, Sensi sono i centrocampisti che meglio interpreteranno il tempo. Piatek avrà 24 anni il primo luglio. Ha tutto, deve solo ricordarselo .

ZANIOLO 2

Ultimi Dagoreport

elly schlein almasri giuseppe conte giorgia meloni

DAGOREPORT - BENVENUTI AL GRANDE RITORNO DELLA SINISTRA DI TAFAZZI! NON CI VOLEVA L’ACUME DI CHURCHILL PER NON FINIRE NELLA TRAPPOLA PER TOPI TESA ALL'OPPOSIZIONE DALLA DUCETTA, CHE HA PRESO AL BALZO L’ATTO GIUDIZIARIO RICEVUTO DA LO VOI PER IL CASO ALMASRI (CHE FINIRÀ NELLA FUFFA DELLA RAGION DI STATO) PER METTERE SU UNA INDIAVOLATA SCENEGGIATA DA ‘’MARTIRE DELLA MAGISTRATURA’’ CHE LE IMPEDISCE DI GOVERNARE LA SUA "NAZIONE" - TUTTE POLEMICHE CHE NON GIOVANO ALL’OPPOSIZIONE, CHE NON PORTANO VOTI, DATO CHE ALL’OPINIONE PUBBLICA DEL TRAFFICANTE LIBICO, INTERESSA BEN POCO. DELLA MAGISTRATURA, LASCIAMO PERDERE - I PROBLEMI REALI DELLA “GGGENTE” SONO BEN ALTRI: LA SANITÀ, LA SCUOLA PER I FIGLI, LA SICUREZZA, I SALARI SEMPRE PIÙ MISERI, ALTRO CHE DIRITTI GAY E ALMASRI. ANCHE PERCHE’ IL VERO SFIDANTE DEL GOVERNO NON È L’OPPOSIZIONE MA LA MAGISTRATURA, CONTRARIA ALLA RIFORMA DI PALAZZO CHIGI. DUE POTERI, POLITICO E GIUDIZIARIO, IN LOTTA: ANCHE PER SERGIO MATTARELLA, QUESTA VOLTA, SARÀ DURA...

donald trump zelensky putin

DAGOREPORT - UCRAINA, LA TRATTATIVA SEGRETA TRA PUTIN E TRUMP È GIA' INIZIATA (KIEV E UE NON SONO STATI NEANCHE COINVOLTI) - “MAD VLAD” GODE E ELOGIA IN MANIERA SMACCATA IL TYCOON A CUI DELL'UCRAINA FREGA SOLO PER LE RISORSE DEL SOTTOSUOLO – IL PIANO DI TRUMP: CHIUDERE L’ACCORDO PER IL CESSATE IL FUOCO E POI PROCEDERE CON I DAZI PER L'EUROPA. MA NON SARA' FACILE - PER LA PACE, PUTIN PONE COME CONDIZIONE LA RIMOZIONE DI ZELENSKY, CONSIDERATO UN PRESIDENTE ILLEGITTIMO (IL SUO MANDATO, SCADUTO NEL 2024, E' STATO PROROGATO GRAZIE ALLA LEGGE MARZIALE) - MA LA CASA BIANCA NON PUO' FORZARE GLI UCRAINI A SFANCULARLO: L’EX COMICO È ANCORA MOLTO POPOLARE IN PATRIA (52% DI CONSENSI), E L'UNICO CANDIDATO ALTERNATIVO È IL GENERALE ZALUZHNY, IDOLO DELLA RESISTENZA ALL'INVASIONE RUSSA...

donnet, caltagirone, milleri, orcel

DAGOREPORT - COSA POTREBBE SUCCEDERE DOPO LA MOSSA DI ANDREA ORCEL CHE SI È MESSO IN TASCA IL 4,1% DI GENERALI? ALL’INIZIO IL CEO DI UNICREDIT SI POSIZIONERÀ IN MEZZO AL CAMPO NEL RUOLO DI ARBITRO. DOPODICHÉ DECIDERÀ DA CHE PARTE STARE TRA I DUE DUELLANTI: CON IL CEO DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, OPPURE CON IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI? DIPENDERÀ DA CHI POTRÀ DARE PIÙ VANTAGGI A ORCEL - UNICREDIT HA IN BALLO DUE CAMPAGNE DI CONQUISTA: COMMERBANK E BANCO BPM. SE LA PRIMA HA FATTO INCAZZARE IL GOVERNO TEDESCO, LA SECONDA HA FATTO GIRARE LE PALLE A PALAZZO CHIGI CHE SUPPORTA CALTA-MILLERI PER UN TERZO POLO BANCARIO FORMATO DA BPM-MPS. E LA RISPOSTA DEL GOVERNO, PER OSTACOLARE L’OPERAZIONE, È STATA L'AVVIO DELLA PROCEDURA DI GOLDEN POWER - CHI FARÀ FELICE ORCEL: DONNET O CALTA?