SARRI ARMATI – SCONCERTI: L’ESULTANZA DEL TECNICO CONTRO L’ATALANTA NON E’ USUALE: IL NAPOLI TEMEVA LA PARTITA DI BERGAMO: AVERLA SUPERATA E’ STATA UN SEGNALE DI FORZA – LE POLEMICHE DI SARRI - SPALLETTI E DI FRANCESCO SALUTANO IL CAMPIONATO E ORA SI PREOCCUPANO DEL POSTO IN CHAMPIONS NAINGGOLAN ESTERNO ALL' INIZIO ERA UNA SCELTA LEZIOSA. GERSON UN' IDEA QUASI DISPERATA - VIDEO
Mario Sconcerti per il Corriere della Sera
Si fa fatica ogni tanto a stare dietro alle diversità di Sarri. L' ultima polemica, gentile, è sugli anticipi del Napoli rispetto alle partite della Juve. Darebbero molta pressione a chi li subisce, fanno giocare al buio. È vero, ma è lo stesso buio della Juve che gioca oggi sapendo di dover per forza vincere perché il Napoli ha vinto. Rustico e sincero fino alla piccola volgarità quotidiana, Sarri temeva in realtà molto la partita di Bergamo. Perché la sua bestia nera Gasperini coglie gli attimi a tradimento e perché non si fidava del ritorno dei suoi dalle vacanze.
Il successo alla fine gli ha dato un entusiasmo che non è frequente nel suo teatro. Sono queste partite di grande rischio non ufficiale a frenare le grandi squadre incomplete. Il Napoli ha questo problema ed è strana la fatica che fa per completarsi. I soldi ci sono, le idee pure, ma qualcosa non porta a Napoli. È un problema di tanti giovani campioni, vogliono giocare, ma in quanto giovani non hanno un posto fisso, solo contratti a termine. Sarri non dà il posto a nessuno, per arrivarci si può solo mettersi nelle sue mani lente. Ma è un principio di altre generazioni, di altre maestrie artigiane.
Oggi Giotto non andrebbe a lavorare da Cimabue, vorrebbe pubblicare i suoi blu da solo su Instagram e cercare un mercante personale. Forse un po' fuori da questo tempo, il Napoli continua nella sua differenza. Intanto Inter e Roma si annullano e danno spazio alla Lazio, a mio avviso la terza squadra completa del campionato, non la migliore, ma la più adatta a tutto. Inter e Roma sono apparse vogliose e incompiute, l' Inter lunga e sbagliata nel primo tempo, occasionale. La Roma sotto nel secondo per piccoli eccessi atletici dei milanesi.
È un risultato corretto, forse non giusto, ognuno lo può tirare dalla sua parte, ma corrispondente alla classifica. Entrambe le squadre salutano il campionato e cominciano a temere per la Champions. L' Inter ha un Rafinha di riserva, la Roma, sembra, solo molti doveri. Non ho capito come siano state preparate le partite. Nainggolan esterno all' inizio era una scelta leziosa. Gerson un' idea quasi disperata. L' Inter è quella di sempre, un po' scontata se corre piano, quasi improvvisa quando ha molto bisogno. Nessuna delle due ha una grossa verità da mostrare. Sale il Milan, sale Kessie, che è una parte del futuro promesso. Non è un risultato banale. Oggi tocca alla risposta della Juve. Naturalmente sotto pressione.