valentino rossi

ANCHE SE NON VOLA, VALE! ROSSI CONDANNATO A CORRERE - NONOSTANTE I 2 ANNI SENZA VITTORIE, RICAVI E APPEAL RESTANO IN CRESCITA, IL “DOTTORE” RESTA L' INFLUENCER PIÙ VELOCE DEL MONDO ED E’ UNA GALLINA DALLE UOVA D’ORO PER LA MOTOGP: IL SISTEMA NON RIESCE A EMANCIPARSI DA UNA FIGURA A CUI E' LEGATA A FILO DOPPIO...

Matteo Aglio per “la Stampa”

 

valentino rossi

Nel 2003 a Brno Valentino, in una delle sue famose gag, si travestì da carcerato e dichiarò di «essere condannato a vincere». In quei tempi, non salire sul gradino più alto del podio ogni domenica era una piccola sconfitta e si parlava di crisi dopo una manciata di Gp andati storti.

 

Sedici anni più tardi il Dottore non è ancora sceso dalla sua moto e, per certi aspetti, ora sembra condannato a correre: lo vuole lui per primo, ne ha bisogno il sistema MotoGp che non riesce ad emanciparsi da una figura a cui è legata a filo doppio. Rossi non fa il pilota ma è un pilota, significa che per lui respirare e sfrecciare a 300 km/h in equilibrio precario su due ruote sono concetti intercambiabili ed è il motivo per cui a 40 anni suonati non pensa ancora a smettere. È quello che piace ai tifosi che lo seguono a prescindere dai risultati in pista.

 

valentino rossi francesca sofia novello

L' influencer più veloce Valentino ha conquistato l' ultimo Mondiale 10 anni fa, la vittoria in gara manca da 2 e sta attraversando il suo momento peggiore in Yamaha (ad Assen per la terza volta consecutiva non ha visto la bandiera a scacchi e non gli capitava dal 2011, cioè dai tempi della Ducati).

 

Tutto questo non basta a renderlo meno amato. Nel mondo virtuale su Facebook lo seguono in più di 13 milioni, oltre 7 su Twitter e 5 e mezzo su Instagram, numeri che gli permettono di doppiare tutti i suoi avversari e fare di lui l' influencer più veloce del mondo. Anche nei circuiti, in cui il colore giallo è dominante, non solo in Italia. Rossi è stato il primo pilota a riunire tante persone sotto una stessa bandiera, e può essere considerato la controparte a due ruote della Ferrari in F1.

 

CESARE CREMONINI E VALENTINO ROSSI MASCHERATI

I numeri non mentono: in 15 dei 19 gran premi, il suo fan club collabora con i circuiti per realizzare tribune a lui dedicate e in un anno sono circa 71.200 i biglietti venduti per quei posti esclusivi. A settembre, a Misano, si raggiungerà il record di 18 mila persone, ma anche nel lontano Est non si scherza, con 10.800 posti (già tutti prenotati) in Malesia. Mettendo assieme questi tifosi, Valentino potrebbe organizzare un Gp solo per lui, senza contare gli altri appassionati sparsi nei circuiti.

 

valentino rossi

I dieci anni della VR46 Rossi non è solo una gallina dalle uova d' oro per gli organizzatori locali, ma anche un' azienda perfettamente strutturata. Nel 2009 fondò la VR46 per curare la sua immagine e il suo merchandising.

 

In una decina di anni la sua crescita non vuole arrestarsi. Nel 2013 il fatturato era vicino agli 8 milioni di euro, nel 2014 aveva già raggiunto i 12 milioni e in quattro anni è praticamente raddoppiato, toccando quota 21.300.000 nel 2018. Molti piloti sono passati da Tavullia negli ultimi anni per essere seguiti dagli uomini del Dottore, anche Juventus e Lamborghini anno realizzato progetti con la VR46. Valentino non vincerà più a ripetizione come in passato, ma nel cuore degli appassionati non ha rivali. Ai piani alti della MotoGp devono prepararsi per tempo al suo addio, o il contraccolpo sarà terribile.

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