“TEBAS, LA VERITA’ E’ UN’ALTRA…” - 'SKY' REPLICA AL NUMERO 1 DELLA LIGA CHE ERA STATO CANDIDATO DA CAIRO A DIVENTARE AD DELLA LEGA A: “NON SI PERMETTA DI ACCUSARCI DI AVERE POSIZIONI DI PRIVILEGIO. ABBIAMO INVESTITO PIU’ DI 7 MILIARDI NEL CALCIO ITALIANO. LA SERIEA VALE COME LA LIGA NONOSTANTE NEL CAMPIONATO SPAGNOLO GIOCHINO MESSI E RONALDO - E’ CURIOSO CHE TEBAS USI LE STESSE PAROLE DI 'MEDIAPRO'..."
Javier Tebas «non si permetta di accusare Sky di avere posizioni di privilegio. È soltanto compito della Lega decidere come vendere i suoi diritti e noi faremo come sempre la nostra parte se ci verrà consentito. Abbiamo valorizzato il marchio Serie A come nessuno e speso più di chiunque altro, versando negli ultimi 15 anni nelle casse dei club italiani più di 7 miliardi di euro».
Così Sky replica al presidente della Liga, che in un’intervista ieri alla Gazzetta dello Sport ha puntato il dito contro l’emittente satellitare, protagonista del ricorso al Tribunale di Milano con cui è stato sospeso il bando per i diritti tv della spagnola Mediapro.
Sky ricorda che Tebas «è fresco di rinnovo di contratto con stipendio quadruplicato dopo essere stato candidato dall’editore e presidente Urbano Cairo a diventare ad della Lega Serie A». E sottolinea che il manager spagnolo «non dice che a Sky e agli altri broadcaster non è stata data finora l’opportunità di concorrere per l’intera posta dei diritti Serie A, come è stato concesso a Mediapro, o nemmeno per un’esclusiva parziale come accade in tutti i campionati europei, Liga inclusa - ha notato Sky in un editoriale trasmesso durante Sky Calcio Show -. Ed è curioso anche che Tebas usi le stesse identiche parole proprio di Mediapro, sarà questione di comunanza linguistica o di comune sentire dato che i rapporti sono strettissimi e il presidente della Liga tifa per i catalani anche in Italia».
«Negli ultimi 15 anni - sottolinea il direttore di Sky Sport, Federico Ferri - ha versato nelle casse dei club oltre 7 miliardi di euro e ha anche investito, stagione dopo stagione, per far crescere la bellezza del prodotto. In qualità editoriale, passione, tecnologia, innovazione e spettacolarità dell’immagine. E se il nostro è ancora uno dei campionati più importanti al mondo, lo deve certamente agli investimenti delle proprietà dei club, ma anche agli abbonati che hanno sostenuto il calcio e ai professionisti che lo hanno prodotto, mostrato, promosso e venduto: Sky ha valorizzato il marchio “serie A” come nessuno, ha esaltato il bello di questo sport. Curioso che Tebas non tenga conto di tutto questo. Dov’era in questi anni? Perché dice cose così poco precise e poco verificate su Sky e sul calcio italiano, nonostante dichiari di averne studiato il modello? E dato che il modello spagnolo certamente lo conosce, verrebbe da chiedergli come mai oggi i valori della Liga e della Serie A sono vicini per quel che riguarda i diritti domestici. Questo, nonostante ci giochino i due calciatori più forti e popolari nel mondo, Messi e Ronaldo».
«È soltanto compito della Lega - la conclusione - decidere come vendere i suoi diritti. E noi faremo come sempre la nostra parte, se ci verrà consentito. Da sempre Sky si è attenuta alle regole imposte da legislatore e Autorità, l’azienda fa e farà quanto possibile perché anche gli altri soggetti operino con lo stesso rispetto».
2.TEBAS, LA VERITA' E' UN'ALTRA
Federico Ferri per sport.sky.it
Nella lunga intervista pubblicata sabato dalla Gazzetta dello Sport, Javier Tebas dedica un’intera colonna a Sky, come un editoriale. Merita una risposta il presidente della Liga, ancora fresco di rinnovo di contratto con stipendio quadruplicato dopo essere stato candidato dall’editore e presidente Urbano Cairo a diventare amministratore delegato della Lega Serie A. Ma soprattutto la meritano i nostri abbonati, che poi sono quelli a cui teniamo di più e per i quali lavoriamo ogni giorno.
Per offrire ai clienti il meglio, sempre, Sky ha speso per il calcio italiano più di chiunque altro. Negli ultimi 15 anni ha versato nelle casse dei club oltre 7 miliardi di euro e ha anche investito, stagione dopo stagione, per far crescere la bellezza del prodotto. In qualità editoriale, passione, tecnologia, innovazione e spettacolarità dell’immagine. E se il nostro è ancora uno dei campionati più importanti al mondo, lo deve certamente agli investimenti delle proprietà dei club, ma anche agli abbonati che hanno sostenuto il calcio e ai professionisti che lo hanno prodotto, mostrato, promosso e venduto: Sky ha valorizzato il marchio “serie A” come nessuno, ha esaltato il bello di questo sport.
Curioso che Tebas non tenga conto di tutto questo. Dov’era in questi anni? Perché dice cose così poco precise e poco verificate su Sky e sul calcio italiano, nonostante dichiari di averne studiato il modello? E dato che il modello spagnolo certamente lo conosce, verrebbe da chiedergli come mai oggi i valori della Liga e della Serie A sono vicini per quel che riguarda i diritti domestici. Questo, nonostante ci giochino i due calciatori più forti e popolari nel mondo, Messi e Ronaldo.
Non dice che a Sky e agli altri broadcaster non è stata data finora l’opportunità di concorrere, di fatto, per l’intera posta dei diritti Serie A, come è stato concesso a Mediapro, o nemmeno per un’esclusiva parziale, come accade in tutti i campionati europei, Liga inclusa.
E’ curioso anche che Tebas usi le stesse identiche parole proprio di Mediapro, sarà questione di comunanza linguistica, o di comune sentire, dato che i rapporti sono strettissimi e il presidente della Liga tifa per i catalani anche in Italia. Lasci lavorare chi da anni si impegna per il calcio italiano. La federazione, la Lega, le squadre e le televisioni. E non si permetta di accusare Sky di avere posizioni di privilegio: se questa azienda è ancora qui oggi ad investire e ad innovare lo deve solo alle sue capacità ed alla forza di battersi nel settore pay tv più competitivo d’Europa.
E’ soltanto compito della Lega decidere come vendere i suoi diritti. E noi faremo come sempre la nostra parte, se ci verrà consentito. Da sempre Sky si è attenuta alle regole imposte da legislatore e Autorità, l'azienda fa e farà quanto possibile perché anche gli altri soggetti operino con lo stesso rispetto.
Sky, il calcio, lo ama davvero. E siamo orgogliosi di averlo sostenuto anche quando squadre come il Napoli e il Genoa sono andate in serie C, o il Parma in serie D. Lo continueremo a fare nell’interesse dei nostri abbonati, i veri pilastri di quel calcio che vogliamo, ancora, contribuire a far diventare sempre più grande.