SPROFONDO ROSSONERO – ALTRO TONFO DEL MILAN CHE DOPO IL KO CON LA LAZIO VIENE AFFONDATO ANCHE DALLA SAMPDORIA – BONUCCI E ZAPATA SBANDANO, DISASTRO KESSIE, SUSO E BONAVENTURA FANTASMI, MONTELLA DURISSIMO: "BOCCIATURA PER TUTTI. ERAVAMO SCARICHI. HO SBAGLIATO IO A NON CAPIRLO…” – E DOMENICA A SAN SIRO ARRIVA LA ROMA - VIDEO
Da gazzetta.it
Non può certamente essere soddisfatto Vincenzo Montella. Il Milan, dopo il pesante k.o. contro la Lazio e la vittoria sulla Spal, cade nuovamente in trasferta. Vince la Sampdoria, decisivi il guizzo del Zapata blucerchiato e il sinistro dell'ex Inter Alvarez: "Male sia dal punto di vista tecnico che agonistico, è un po' una bocciatura per tutti", spiega il tecnico rossonero nel post-match ai microfoni di PremiumSport. "cambiare marcia" — "Nel primo tempo hanno fatto meglio loro, non siamo riusciti a far gioco e non avevamo lucidità mentale per riuscirci. Ritengo che la partita di oggi sia un po' una bocciatura per tutti. Ne abbiamo perse due su sei in campionato, dobbiamo cambiare marcia", ha proseguito l'allenatore campano.
"Dovremo analizzare la prestazione, non abbiamo fatto bene sotto tutti i punti di vista. Mentalmente eravamo scarichi. Ho sbagliato io a non capirlo, ma dobbiamo lavorare e capire perché siamo scesi in campo in questo modo. Musacchio out? Zapata assomigliava al dirimpettaio della Sampdoria".
ZAPATA E KESSIE FUORI FASE
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Il Milan ci è ricascato. E il tonfo, questa volta, fa ancora più rumore. Seconda sconfitta su tre trasferte di campionato per la squadra di Montella che, quando il livello si alza, si scioglie come neve al sole. Dopo la debacle dell'Olimpico contro la Lazio i rossoneri di Montella incappano in un'altra trasferta da incubo.
Il 2-0 inflitto dalla Sampdoria a Marassi non rende fino in fondo l'idea del totale dominio blucerchiato e dell'assoluta inconsistenza della banda Montella. Nessun tiro nello specchio come non accadeva da agosto 2015 contro la Fiorentina, e soltanto tre palloni giocati in area avversaria nei primi 45 minuti, record negativo per i rossoneri nelle ultime due stagioni di Serie A. Se non è crisi, poco ci manca.
Otto gol subiti in sei partite, affidandoci ancora alla fredda statistica, non possono essere un caso. E difatti anche oggi il terzetto di centrali non ha retto l'urto dell'attacco avversario, arginando a fatica le folate offensive e cadendo rovinosamente nei momenti topici della gara. L'intervento a vuoto di Bonucci con successivo assist di Zapata per l'omonimo della Samp in occasione dell'1-0 è specchio fedele del momento. In particolare il colombiano, preferito per la seconda gara consecutiva a Musacchio, è stato in assoluto il meno affidabile del pacchetto, preso sempre d'infilata dal connazionale con il numero 91 sulle spalle.
Dal paradiso all'inferno: Frank Kessie è così, prendere o lasciare, Contro l'Udinese aveva trascinato come un trattore il centrocampo rossonero, asfaltando in serie gli avvesari con dinamismo e fisicità . Quello visto oggi a Genova è il suo parente più lontano: impreciso negli appoggi, sconclusionato tatticamente, mai davvero presente nell'opera di filtro davanti alla difesa. Se vengono a mancare anche i suoi muscoli, il Milan sembra destinato ad avere sempre la peggio nel braccio di ferro in mezzo al campo.
La sensazione ora appare una certezza: senza due punte vere al centro dell'attacco il Milan davanti non sa fare male. Kalinic si muove, gioca con la squadra e rincorre i difensori, ma sembra un punto isolato. Suso, che dovrebbe appoggiarlo ed assisterlo nel ruolo di seconda punta, appare in evidente calo di condizione e poco a suo agio nella posizione. Lo spagnolo arretra alla ricerca del pallone ma poi non ha il passo per risalire in fretta il campo. Bonaventura, alle sue spalle, è troppo risucchiato dai limiti di copertura imposti nel ruolo di mezz'ala per distillare fantasia ed estro in fase di costruzione.