MAPEI FA RIMA CON SGHEI – SQUINZI METTE MANO AL PORTAFOGLIO E RICAPITALIZZA PER 15 MILIONI IL SASSUOLO CALCIO, CHE IERI HA DATO UN DISPIACERE ALL’AMICO BERLUSCONI
Andrea Montanari per “Milano Finanza”
Prima ha pagato, poi ha esultato. Giorgio Squinzi, alias mr Mapei e presidente di Confindustria, nonché patron del Sassuolo Calcio, recentemente ha garantito al club emiliano i mezzi necessari alla permanenza nel calcio che conta. Poi ieri, a San Siro, si è goduto la vittoria, fondamentale per la corsa alla salvezza, sul Milan, ovvero la squadra, dell'amico Silvio Berlusconi, per la quale tifa l'imprenditore a capo del gruppo chimico.
È successo infatti che il Sassuolo Calcio ha dovuto recentemente ridefinire la situazione dei conti alla fine del giugno 2014, e dal ricalcolo è emerso che il club emiliano necessitava di nuovi capitali. Perché dopo la piccola perdita patita a fine 2013 (158 mila euro a fronte di ricavi per 31,68 milioni), nel primo semestre dello scorso anno il rosso del club è balzato a 12,6 milioni, a causa probabilmente degli investimenti effettuati nel calciomercato di riparazione di inizio 2014. Acquisti che sono serviti a raggiungere l'agognata salvezza della squadra allenata da Eusebio Di Francesco, ma che hanno lasciato evidenti segni sul bilancio. Così il rosso cumulato a fine giugno 2014, ovvero 12,7 milioni, ha obbligato il Sassuolo Calcio a correre ai ripari e a ripianare interamente le perdite. Operazione effettuata facendo ricorso alle riserve iscritte a bilancio, perché tra le altre cose il patrimonio netto era diventato negativo per 9,5 milioni.
Ovviamente, patron Squinzi non si è tirato indietro ed è intervenuto garantendo le risorse necessarie. Il gruppo Mapei, azionista del Sassuolo Calcio, dopo la rinuncia del piccolo socio Sergio Sassi, ha coperto «con propri versamenti le perdite residue pari al patrimonio netto negativo dopo l'azzeramento delle riserve e del capitale sociale», si legge in un documento del club calcistico consultato da MF-Milano Finanza e poi «per ricostituire il capitale» per 5 milioni.
Ovviamente per Squinzi si tratta di un esborso legato alla passione dell'industriale bergamasco per il calcio, come dimostra il fatto che il Sassuolo è l'unica squadra di serie A, assieme alla Juventus e all'Udinese, proprietaria dello stadio, in questo caso quello di Reggio Emilia, rilevato dal fallimento per 3,8 milioni: impianto che a tutto il 2013 ancora non figurava tra gli attivi di bilancio del club perché la piena proprietà è stata trasferita solo nel febbraio di un anno fa.
Con questi capitali e le conferme di giocatori fondamentali come i bomber Simone Zaza, colui che ieri ha regalato la prestigiosa vittoria in casa del Milan, e Domenico Berardi, Squinzi può dormire sonni tranquilli. Sempre che la stessa Juve non acceleri e faccia suoi i gioielli allenati da Di Francesco. (riproduzione riservata)