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STIAMO ALLEGRI - SCONCERTI: “LA JUVE È UNA SQUADRA CHE SOFFRE AVVERSARI COME IL LIONE MA RESTA UN PESSIMO AVVERSARIO PER TUTTI: PER I BIANCONERI E’ PIÙ FACILE GIOCARE CONTRO IL BARCELLONA O IL REAL, PERCHÉ SONO GLI ALTRI A FARE LA PARTITA”
Mario Sconcerti per il Corriere della Sera
Se il Lione è come la Juve, cosa c' è da aspettarsi in Europa dalla Juve?
Direi di giudicare per gradi. Punto primo, il Lione è un buon avversario.
Avesse anche un centravanti puro sarebbe un' ottima squadra. Punto secondo, la Juve in Europa non è più forte di nessuno. Ma non è nemmeno perdente. Punto terzo: il gol di Higuain subito ha condannato la Juve al gioco più facile, gestire la partita.
Questo è il punto forse più reale, la Juve non è abituata a questo tipo di avversari, popoli di mezza distanza, buoni ma non grandi, avversari contro cui è difficile distinguere quando gestire e quando forzare la partita. La Juve non ha una squadra per occupare la partita.
Ha gli uomini per segnare ma non per preparare il gol a questi livelli. Sono convinto abbia una gara più facile contro il Barcellona o il Real, perché sono gli altri a farla. È contro il Lione che resti a metà strada, perché non sei ancora una grande squadra europea e non hai le possibilità per dettare una superiorità. Questa non è una premessa ideale per la stagione, ma contiene qualche seduzione. La Juve di ieri era quasi in emergenza autogestita.
Dani Alves ed Evra terzini, scommesse coperte da Sturaro e Khedira. Due centravanti a venti metri uno dall' altro per non sovrapporsi, inserendo subito il dubbio che non siano una soluzione spontanea. Pjanic e la sua differenza che non arrivano e forse non ci sarà mai in quel ruolo. Il punto vero, profondo è che la Juve non porta in Europa una differenza di qualità, una superiorità netta. Il Barcellona è più forte, il City, il Real, il Bayern anche.
Ma sanno tutti come giocano e cosa faranno ogni volta. La Juve porta a un concorso il suo fisico quasi mascolino e lo cambia col trucco. Il Lione, per esempio, non potrebbe farlo. La Juve è come il contadino che cerca moglie, l' impresa dentro un campo seminato.
Non vuol dire vincere. Vuol dire pareggiare con il Lione ed essere un pessimo avversario per tutti.