cr7 ichazo 7

STRAPOTERE JUVE: VINCE ANCHE IL DERBY, DECISIVO CR7 SU RIGORE – LA SPALLATA DEL PORTOGHESE AL PORTIERE DEL TORO ICHAZO DOPO IL PENALTY, BALOTELLI: "SE L’AVESSI FATTO IO, CIAOOO" – MAZZARRI: "SU BELOTTI ERA RIGORE NETTO" – CAIRO: "CE N’ERANO DUE PER NOI. ABBIAMO PRESO UN GOLLONZO" – ALLEGRI: "QUANDO C’E’ UN PO’ DI FANGO, BISOGNA SAPERSI SPORCARE LE MANI" - VIDEO

 

Mario Pagliara per gazzetta.it

 

cr7 ichazo 5

Mette la firma sul primo derby del suo regno bianconero, e non è una rete qualunque: il rigore di Cristiano Ronaldo che decide il derby della Mole (qui il tabellino della gara) è il gol numero 5000 della Juve in Serie A. Nella notte del Grande Torino non si arresta la marcia di questa Juventus: quindicesima vittoria e sedicesimo risultato utile su sedici partite del campionato, bianconeri tornati così momentaneamente a più undici sul Napoli in classifica. Al Toro restano i rimpianti per aver interpretato con la giusta mentalità questa stracittadina, ma poi sprecando tutto con un orribile retropassaggio di Zaza, che grida ancora vendetta, dal quale è nato il fallo da rigore.

 

IL PROTAGONISTA MANCATO — Quando il derby sta per iniziare, svanisce subito l’illusione di poter vedere tra i protagonisti Iago Falque: nell’undici c’è Zaza accanto a Belotti, lo spagnolo (in dubbio per tutta la settimana) si è dovuto arrendere al risentimento muscolare alla coscia destra riapparso domenica sera a San Siro dopo l’infortunio di Udine ad inizio campionato. I test del mattino hanno dato esito negativo, e Iago non trova posto nemmeno in panchina.

 

CR7 ICHAZO 7

Il Toro è, per il resto, quello atteso alla vigilia: 3-5-2, centrocampo molto compatto, con Baselli e Meité praticamente bloccati, la propulsione di Aina preferita sulla destra all’esperienza di De Silvestri (per lui seconda esclusione consecutiva). La Juve disegnata da Massimiliano Allegri è quella annunciata alla vigilia, distesa con un 4-3-3 molto dinamico, con Ronaldo (partito sulla sinistra) e Dybala (in avvio sulla destra) a scambiarsi spesso le fasce. Tra i pali c’è Perin, De Sciglio e Alex Sandro prendono posto sugli esterni, a centrocampo Pjanic protetto da Matuidi e dal ritorno di Emre Can.

 

RONALDO AVVIO AL MASSIMO — Il primo atto di questo derby della Mole si gioca costantemente sul filo dell’equilibrio: la Juve si fa preferire nel palleggio in avvio, il Toro esce a testa alta nella seconda parte del primo tempo. Juve forse meno autoritaria del solito, il Toro svolge alla perfezione lo spartito consegnatogli da Mazzarri: bello tosto e preciso, attento e pronto a far male nelle ripartenze. E’ la prima stracittadina di Cristiano Ronaldo, e viene quasi naturale che sia sua la prima occasione della serata, quando dopo undici minuti ci prova dal limite la palla muore sui tabelloni.

 

balotelli cr7

Proprio l’undicesimo è il primo momento che segna un prima e un dopo di questa partita: sugli sviluppi di un calcio d’angolo Sirigu subisce la carica di Emre Can e prende un colpo al fianco sinistro. Il portiere granata stringe i denti, fa in tempo a firmare un miracolo su Ronaldo al quarto d’ora a mano aperta, ma pochi minuti deve arrendersi al dolore. Esce tra gli applausi, mentre Ichazo raccoglie la prima presenza in campionato di questa stagione.

 

IL CORAGGIO DEL TORO — La buona partenza dei bianconeri sbatte contro il muro granata, e dopo i primi venti venticinque minuti la trappola tattica costruita da Mazzarri (con Izzo e Baselli a inseguire ovunque Ronaldo, Djidji a uomo su Dybala, e un centrocampo attentissimo votato al sacrificio) inizia a funzionare. Il Toro prende coraggio, si alza e ha le sue occasioni: quella migliore la confeziona Belotti (al 32’) impegnando Perin di testa, poi Zaza non è rapido quanto basta per colpire sulla ribattuta sottoporta. Zaza ha però voglia e, tre minuti dopo, produce un assolo che se non porta pericoli seri a Perin ha però il merito di infondere entusiasmo ai granata. Nel finale, Ichazo è attento sul colpo di tacco di Chiellini.

 

L’EPISODIO — Il primo quarto d’ora della ripresa è il miglior momento granata per impeto e aggressività: prima Izzo con un colpo di testa (al 7’) dà l’illusione del gol, poi trenta secondi dopo Chiellini riesce a toccare quanto serve una potenziale occasione di Belotti. Due minuti dopo, il Toro si lamenta con l’arbitro Guida per le maniere forti utilizzate in area da Sandro su Zaza: Mazzarri chiede il rigore dalla panchina, per il direttore di gara non c’è nulla.

 

La Juve però non si scompone, reagisce con Dybala (al 13’, murato da Nkoulou), e passati i primi 15’ inizia ad occupare la metà campo granata. La gara scorre sui binari dell’equilibrio e quando si ha l’impressione che possa essere risolta solo da un episodio, eccolo che arriva e sorride alla Juventus. Al 23’ Zaza combina un pasticcio imperdonabile: il suo retropassaggio all’interno dell’area per Ichazo è troppo corto, il portiere granata esce alla disperata atterrando Manduzkic. Dal dischetto Ronaldo è implacabile (anche se Ichazo intuisce). Il Toro incassa accusa il colpo, tre minuti dopo viene salvato dal guardalinee che pesca Manduzkic in posizione di fuorigioco dopo che aveva battuto Ichazo. Mazzarri si gioca le carte Parigini e Berenguer, ma il derby è ormai andato.

mazzarri 9

 

3. MAZZARRI

Da gazzetta.it

 

Sconfitta di misura per il Torino nel derby della Mole contro la Juventus. Ha deciso un rigore di Cristiano Ronaldo nel secondo tempo, causato da un intervento falloso del portiere granata Ichazo su Mandzukic. “Non posso che fare i complimenti ai miei ragazzi, che mi danno grandi soddisfazioni - ha dichiarato mister Mazzarri a fine gara -. È stata fatta un’ottima partita contro una corazzata, ma questo è uno dei casi in cui il match si decide per un episodio e siamo stati sfortunati. Nel secondo tempo avevamo creato i presupposti per pareggiare, ma purtroppo a noi l’episodio non è arrivato”.

 

MEGLIO IL PARI — Per l’allenatore granata l’1-1 sarebbe stato il risultato più giusto: “Abbiamo giocato alla pari contro una Juve che nel derby non ha sicuramente sottovalutato l’avversario proprio per l’importanza intrinseca della gara, quindi fare così bene contro di loro al top non era di certo facile. Il pari sarebbe stato più corretto”. Il Torino, inoltre, ha dovuto sacrificare un cambio nel primo tempo: “Abbiamo perso per infortunio Sirigu, che è un grande portiere. Ichazo è stato molto bravo, ma abbiamo dovuto bruciare un cambio”

URBANO CAIRO

 

RIGORI — Alcuni episodi hanno fatto discutere, nella fattispecie un intervento su Zaza e uno in contrasto aereo con Belotti protagonista. “Potevano esserci uno o due rigori, ma ho promesso di non parlarne più - ha proseguito Mazzarri, che però poi osserva le immagini e aggiunge: “Belotti è stato spinto mentre stava colpendo a rete, e se avesse potuto prendere in pieno la palla probabilmente avrebbe segnato. Per me era netto. Si dice che ci lamentiamo, però sinceramente se in riunione si era detto che la Var si sarebbe usata in tutti i casi importanti, qui forse era uno di quelli, dato che poi tutti i nostri avevano protestato...”

 

CAIRO — Polemico anche il presidente del Torino Urbano Cairo. "Un rigore non dato su Zaza? Si, ce n’era anche uno su Belotti", ha dichiarato il numero granata che poi ha aggiunto: "Ho visto una squadra compatta, certo, ma quando perdi non è che ci sia la voglia di fare tanti discorsi. Il gol loro? Un "gollonzo"… Difficile commentare questa partita, oltre a dire che abbiamo fatto una buona gara non si può dire molto altro".

 

3.BALOTELLI

Da www.corrieredellosport.it

 

Juventus-Torino, minuto 70 di una partita scorbutica e col risultato ancora in bilico, Cristiano Ronaldo calcia dagli undici metri, Ichazo intercetta ma non riesce a deviare in angolo, la palla entra ed il portoghese si lascia andare ad un'esultanza probabilmente esagerata. L'ex Real Madrid cerca il contatto col portiere uruguayano, mentre libera in corpo tutta l'adrenalina prodotta per il gol. Lo "scontro" non del tutto fortuito fra i due non è passato inosservato ai telespettatori e, tra questi, c'è un certo Mario Balotelli, uno che di critiche per comportamenti extra-calcistici ne sa più di qualcosa. E, difatti, il riferimento autoreferenziale è immediato: «Se l'avessi fatto io ciaaaaoooo!», il commento del centravanti del Nizza pubblicato per mezzo di una "story" Instagram.

allegri 1

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...