2023riello1011

IL SUPER-CLUB DEI TALENTI LONDINESI – ANTONIO RIELLO RACCONTA L’ESPERIMENTO ABITATIVO DELL’ISOKON: “FU IL PRIMO CASO DELLA STORIA, ALMENO A LONDRA, DI COHOUSING DI CARATTERE PRIVATO. OSPITI, IN QUANTO COLLABORATORI DELL'AZIENDA, FURONO WALTER GROPIUS, LÀSZLO MOHOLY-NAGY E MARCEL BREUER. IN ALTRI CASI SEMPLICI INQUILINI PAGANTI, COME LA POETESSA VALENTINE PENROSE,  I CONIUGI ROWNTREE, L'ARCHEOLOGO MAX MALLOWAN CON LA MOGLIE AGATHA CHRISTIE - DAL 2014 UNA GALLERIA NE RACCONTA IL GLORIOSO PASSATO, MA POCHI LONDINESI OGGI NE CONOSCONO L'ESISTENZA..."

Antonio Riello per Dagospia

 

don riello

La Gran Bretagna aveva creato, per prima in Europa, le premesse economiche, tecnologiche e industriali di quella che viene comunemente definita come "Modernità". Ma in termini di gusto e percezione estetica le Isole Britanniche rimasero a lungo una roccaforte conservatrice, fortemente legata ad abitudini/ tradizioni quasi medievali.

 

L'insularità evidentemente non è solo un fatto geografico ma anche una condizione psicologica, la diffidenza verso le novità del continente europeo è stata una costante della mentalità anglosassone.

 

All'inizio del XX Secolo le rivoluzionarie novità delle Avanguardie Storiche dell'Arte nate in Francia ma anche in Italia (Futurismo) in Germania (Kandinsky) e in Russia (Malevitc e gli altri) non trovano quindi una grande accoglienza sul suolo britannico. Così accade anche per la grande stagione del design industriale (Bauhaus). Sì, il movimento delle Arts and Crafts aveva avviato un rinnovamento estetico, ma rigorosamente nel solco di una ritrovata tradizione.

 

isokon restaurant by breuer

Bisogna aspettare l'ascesa al potere in Germania del Nazismo (1933)  perchè una nutrita  serie di intellettuali e creativi dal Centro Europa - perseguitati per la propria religione/razza o per il proprio credo politico - cerchi rifugio nel Regno Unito. Che comunque, per fortuna, tra le sue polverose tradizioni annoverava anche l'ospitalità, la democrazia e la tolleranza. Sostanzialmente le coordinate della Modernità nell'Arte e nell'Architettura in gran parte arrivano qui al seguito di questi espatriati.

 

Il pittoresco villaggio sulla collina di Hampstead, nel Nord di Londra, ha sempre ospitato eccentrici ed artisti (il poeta John Keats, lo scrittore George Orwell e l'architetto Erno Goldfinger abitarono qui; oggi è una zona delle tra le più ambite della capitale).

 

Dove inizia Hampstead (verso Sud, tecnicamente siamo ancora in Belsize) sorge un edificio, "Lawn Road Flats", che in effetti sembra un po' discordare dai tipici edifici di stampo vittoriano ed edoardiano che gli stanno intorno.

 

isokon gallery 01

Per la Londra di oggi ovviamente niente di inusuale ma nel 1934, quando fu costruito, era un edificio davvero rivoluzionario. L'architetto canadese Wells Coates (1895-1958) lo concepì come una struttura assolutamente razionalista, realizzato interamente in cemento armato e senza inutili fronzoli, con un grande terrazzo praticabile al posto del classico tetto a spioventi (chissà come avrà fatto allora ad avere i permessi edilizi....).

 

I committenti erano Ms Molly Cook Pritchard (1900-1985) e Mr Jack Pritchard (1899-1992). Una coppia straordinaria di intellettuali-imprenditori di grande generosità e con vedute decisamente progressiste. Finanziarono interamente la costruzione di questo edificio che fu il quartier generale dell'azienda di mobili in legno, ISOKON, che crearono assieme a Wells Coates. 

 

molly jack prichard

L'edificio era stato concepito per essere una struttura con 22 piccoli appartamenti, 4 appartamenti più grandi, una terrazza  e una serie di servizi in comune (una sala riunione, lavanderia, cucina con cuochi, garage, tutti gli arredi erano frutto del design integrato di ISOKON).

 

Il primo caso della Storia, almeno a Londra, di CoHousing di carattere privato (ovvero una struttura dove certi servizi sono condivisi tra gli abitanti che hanno poi ciascuno il proprio spazio). Il famoso Barbican, nella City, arriverà solo molti anni dopo, negli anni 60. Si tratta di un idea che, con il notevole aumentare della popolazione sopra i 70 anni, in varie forme, si fa sempre più strada ovunque: per ovvie ragioni pratiche di economia, di compagnia e di sicurezza. Il modello base, con qualche aggiustamento, modernizzazione e laicizzazione, rimane comunque sempre quello classico del convento.

 

isokon gallery 02

Gli abitanti di Lawn Road Flats comunque facevano parte di un esperimento abitativo di notevole eccezione. In alcuni casi ospiti di ISOKON, in quanto collaboratori dell'azienda, come nel caso dei formidabili Walter Gropius, Làszlo Moholy-Nagy e di Marcel Breuer (che disegnò una superba Long Chair in compensato piegato per l'azienda). In altri casi erano semplici inquilini paganti, come lo storico dell'Arte Adrian Stokes, la poetessa Valentine Penrose,  i coniugi architetti Rowntree, l'architetto Jacques Groag, il pittore Hugh Slater, l'egittologo Stephen Glanville, e l'archeologo Max Mallowan con la moglie Agatha Christie (sì la celebre scrittrice).

 

Anche il vicinato era piuttosto ragguardevole, a poche centinaia di metri - in Parkhill Road - sorgono i Mall Studios che al tempo ospitavano, per brevi o lunghi soggiorni, personaggi del calibro di Naum Gabo, Herbert Read, Fred Uhlman, Piet Mondrian, Henry Moore, Barbara Hepworth e Ben Nicholson. Insomma un concentrato pazzesco di creatività.

 

isokon gallery 18

Un vero e proprio super-club di talenti.  Non era particolarmente costoso abitare ai Lawn Road Flats, ma per entrare vi era una sorta di informale selezione: venivano privilegiati gli intellettuali e in particolare quelli rifugiati dalla furia della guerra e delle persecuzioni. Vi trovarono casa, tra tanti altri, anche Arnold Deutsch, Simon Kremer, Jurgen e Brigitte Kuczynskito; erano tutti agenti del NKVD - poi KGB - dell'Unione Sovietica  (la cosa divenne nota solo anni dopo) e Deutsch in particolare fu il reclutatore del famoso gruppo di spie di Cambridge (Kim Philby, Anthony Blunt, Guy Burgess). Non mancavano nella vita culturale dell'edificio quindi variazioni geo-politiche di rilievo.

 

AGATHA CHRISTIE

Su suggerimento di Marcel Breuer la cucina comune ad un certo punto (1937) divenne l'Isobar Restaurant gestito da Philip Harben, un genio della ristorazione e un antesignano della Nigella Lawson come chef televisivo (negli anni '50). I suoi menù creativi, che dovevano misurarsi con le difficoltà del razionamento alimentare, sono fantastici. "Gastronomia Autarchica" assolutamente attualissima.

 

Tutte le cose, anche le più belle, purtroppo hanno una fine. Infatti alla metà degli anni '60 i Pritchard trasferirono il centro dei loro interessi fuori Londra, nel Suffolk, e piano piano l'edificio si svuotò. Fu venduto nel 1969 e poi, abbandonato, iniziò ad andare in rovina. La municipalità di Camden voleva abbatterlo e solo una petizione internazionale di architetti che volevano includerlo nella "Listed Grade I" (Monumenti di Interesse Nazionale) lo salvò dalla totale distruzione.

 

isokon restaurant menu

Oggi è stato completamente restaurato, gli appartamenti sono abitati (da inquilini intellettualmente meno blasonati)  e al piano terreno - dove erano i garage - dal 2014 c'è la ISOKON Gallery che ne racconta, grazie a una ricca e ben fatta documentazione gestita da volontari, il glorioso passato. Curiosamente pochi londinesi oggi conoscono l'esistenza di questo edificio, ma un pellegrinaggio è decisamente d'obbligo (anche per chi non abbia un particolare interesse per le vicende dell'Architettura Modernista).

 

 

ISOKON Gallery

Lawn Road, Londra NW3 2XD

WALTER GROPIUS

hampstead altra vistaisokon barphilip harben cookery encyclopaediahampstead londonhampsteadlaszlo moholy nagyisokon gallery 19jack prichardisokon dining chair 01 copiaisokon gallery 22isokon gallery 10isokon gallery 09isokon gallery 05wells coates architectisokon gallery 12isokon gallery 03marcel breuerisokon gallery 07isokon gallery 13isokon gallery 17isokon gallery 15

Ultimi Dagoreport

bergoglio papa francesco salma

DAGOREPORT - QUANDO È MORTO DAVVERO PAPA FRANCESCO? ALL’ALBA DI LUNEDÌ, COME DA VERSIONE UFFICIALE, O NEL POMERIGGIO DI DOMENICA? - NELLA FOTO DELLA SALMA, SI NOTA SUL VOLTO UNA MACCHIA SCURA CHE POTREBBE ESSERE UNA RACCOLTA DI SANGUE IPOSTATICA, COME ACCADE NELLE PERSONE MORTE GIÀ DA ALCUNE ORE - I VERTICI DELLA CHIESA POTREBBERO AVER DECISO DI “POSTICIPARE” LA DATA DELLA MORTE DEL SANTO PADRE, PER EVITARE DI CONNOTARE LA PASQUA, CHE CELEBRA IL PASSAGGIO DA MORTE A VITA DI GESÙ, CON UN EVENTO LUTTUOSO - UN PICCOLO SLITTAMENTO TEMPORALE CHE NULLA TOGLIE ALLA FORZA DEL MAGISTERO DI FRANCESCO, TERMINATO COME LUI VOLEVA: RIABBRACCIANDO NEL GIORNO DELLA RESURREZIONE PASQUALE IL SUO GREGGE IN PIAZZA SAN PIETRO. A QUEL PUNTO, LA MISSIONE DEL “PASTORE VENUTO DALLA FINE DEL MONDO” ERA GIUNTA AL TERMINE...

andrea orcel castagna fazzolari meloni milleri caltagirone giuseppe giovanbattista giorgia giancarlo giorgetti

DAGOREPORT – MA ‘STI “GENI” ALLA FIAMMA DI PALAZZO CHIGI PENSANO DAVVERO DI GOVERNARE IL PAESE DEI CAMPANELLI? E COME SI FA A NON SCRIVERE CHE DIETRO L’APPLICAZIONE DEL GOLDEN POWER ALL’UNICREDIT, C’È SOLO L’ESPLICITA VOLONTÀ DEL GOVERNO DEI MELONI MARCI DI MANGANELLARE ANDREA ORCEL, IL BANCHIERE CHE HA OSATO METTERSI DI TRAVERSO AL LORO PIANO “A NOI LE GENERALI!”? - UNA PROVA DELL’ATTO ‘’DOLOSO’’? IL GOLDEN POWER, UNO STRUMENTO CHE NASCE PER PROTEGGERE GLI INTERESSI NAZIONALI DALLE MIRE ESTERE, È STATO APPLICATO ALL’OPERAZIONE ITALIANISSIMA UNICREDIT-BPM, EVITANDO DI UTILIZZARLO ALLE ALTRE OPERAZIONI BANCARIE IN CORSO: MPS-MEDIOBANCA, BPM-ANIMA E BPER-SONDRIO - ORA UNICREDIT PUÒ ANCHE AVERE TUTTE LE RAGIONI DEL MONDO. MA NON SERVE A UN CAZZO AVERE RAGIONE QUANDO IL TUO CEO ORCEL STA SEDUTO DALLA PARTE SBAGLIATA DEL POTERE…

jd vance papa francesco bergoglio

PAPA FRANCESCO NON VOLEVA INCONTRARE JD VANCE E HA MANDATO AVANTI PAROLIN – BERGOGLIO HA CAMBIATO IDEA SOLO DOPO L’INCONTRO DEL NUMERO DUE DI TRUMP CON IL SEGRETARIO DI STATO: VANCE SI È MOSTRATO RICETTIVO DI FRONTE AL LUNGO ELENCO DI DOSSIER SU CUI LA CHIESA È AGLI ANTIPODI DELL’AMMINISTRAZIONE AMERICANA, E HA PROMESSO DI COINVOLGERE IL TYCOON. A QUEL PUNTO IL PONTEFICE SI È CONVINTO E HA ACCONSENTITO AL BREVE FACCIA A FACCIA – SUI SOCIAL SI SPRECANO POST E MEME SULLA COINCIDENZA TRA LA VISITA E LA MORTE DEL PAPA: “È SOPRAVVISSUTO A UNA POLMONITE BILATERALE, MA NON È RIUSCITO A SOPRAVVIVERE AL FETORE DELL’AUTORITARISMO TEOCRATICO” – I MEME

jd vance roma giorgia meloni

DAGOREPORT – LA VISITA DEL SUPER CAFONE VANCE A ROMA HA VISTO UN SISTEMA DI SICUREZZA CHE IN CITTÀ NON VENIVA ATTUATO DAI TEMPI DEL RAPIMENTO MORO. MOLTO PIÙ STRINGENTE DI QUANTO È ACCADUTO PER LE VISITE DI BUSH, OBAMA O BIDEN. CON EPISODI AL LIMITE DELLA LEGGE (O OLTRE), COME QUELLO DEGLI ABITANTI DI VIA DELLE TRE MADONNE (ATTACCATA A VILLA TAVERNA, DOVE HA SOGGIORNATO IL BUZZURRO), DOVE VIVONO DA CALTAGIRONE AD ALFANO FINO AD ABETE, LETTERALMENTE “SEQUESTRATI” PER QUATTRO GIORNI – MA PERCHÉ TUTTO QUESTO? FORSE LA SORA “GEORGIA” VOLEVA FAR VEDERE AGLI AMICI AMERICANI QUANTO È TOSTA? AH, SAPERLO...

giovanbattista fazzolari giorgia meloni donald trump emmanuel macron pedro sanz merz tusk ursula von der leyen

SE LA DIPLOMAZIA DEGLI STATI UNITI, DALL’UCRAINA ALL’IRAN, TRUMP L’HA AFFIDATA NELLE MANI DI UN AMICO IMMOBILIARISTA, STEVE WITKOFF, DALL’ALTRA PARTE DELL’OCEANO, MELONI AVEVA GIÀ ANTICIPATO IL CALIGOLA DAZISTA CON LA NOMINA DI FAZZOLARI: L’EX DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA DELLA REGIONE LAZIO (2018) CHE GESTISCE A PALAZZO CHIGI SUPERPOTERI MA SEMPRE LONTANO DALLA VANITÀ MEDIATICA. FINO A IERI: RINGALLUZZITO DAL FATTO CHE LA “GABBIANELLA” DI COLLE OPPIO SIA RITORNATA DA WASHINGTON SENZA GLI OCCHI NERI (COME ZELENSKY) E UN DITO AL CULO (COME NETANYAHU), L’EMINENZA NERA DELLA FIAMMA È ARRIVATO A PRENDERE IL POSTO DEL MINISTRO DEGLI ESTERI, L’IMBELLE ANTONIO TAJANI: “IL VERTICE UE-USA POTREBBE TENERSI A ROMA, A MAGGIO, CHE DOVREBBE ESSERE ALLARGATO ANCHE AGLI ALTRI 27 LEADER DEGLI STATI UE’’ – PURTROPPO, UN VERTICE A ROMA CONVINCE DAVVERO POCO FRANCIA, GERMANIA, POLONIA E SPAGNA. PER DI PIÙ L’IDEA CHE SIA LA MELONI, OSSIA LA PIÙ TRUMPIANA DEI LEADER EUROPEI, A GESTIRE L’EVENTO NON LI PERSUADE AFFATTO…

patrizia scurti giorgia meloni giuseppe napoli emilio scalfarotto giovanbattista fazzolari

QUANDO C’È LA FIAMMA, LA COMPETENZA NON SERVE NÉ APPARECCHIA. ET VOILÀ!, CHI SBUCA CONSIGLIERE NEL CDA DI FINCANTIERI? EMILIO SCALFAROTTO! L’EX “GABBIANO” DI COLLE OPPIO VOLATO NEL 2018 A FIUMICINO COME ASSESSORE ALLA GIOVENTÙ, NON VI DIRÀ NULLA. MA DAL 2022 SCALFAROTTO HA FATTO IL BOTTO, DIVENTANDO CAPO SEGRETERIA DI FAZZOLARI. “È L’UNICO DI CUI SI FIDA” NELLA GESTIONE DI DOSSIER E NOMINE IL DOMINUS DI PALAZZO CHIGI CHE RISOLVE (“ME LA VEDO IO!”) PROBLEMI E INSIDIE DELLA DUCETTA - IL POTERE ALLA FIAMMA SI TIENE TUTTO IN FAMIGLIA: OLTRE A SCALFAROTTO, LAVORA PER FAZZO COME SEGRETARIA PARTICOLARE, LA NIPOTE DI PATRIZIA SCURTI, MENTRE IL MARITO DELLA POTENTISSIMA SEGRETARIA-OMBRA, GIUSEPPE NAPOLI, È UN AGENTE AISI CHE PRESIEDE ALLA SCORTA DELLA PREMIER…