agnelli dal pino

LA SUPERLEGA SPACCA IL CALCIO ITALIANO: 11 CLUB DI SERIE A DECISI A CHIEDERE I DANNI A JUVENTUS, INTER E MILAN  - LA LETTERA A DAL PINO IN CUI ROMA, TORINO, BOLOGNA, GENOA, SAMPDORIA, SASSUOLO, SPEZIA, BENEVENTO, CROTONE, PARMA E CAGLIARI ACCUSANO I TRE CLUB DI AVER SVILUPPATO IL PIANO DELLA SUPERLEGA "AGENDO DI NASCOSTO" E CAUSANDO "GRAVE DANNO" ALLA LEGA E AL SISTEMA DEL CALCIO ITALIANO. NAPOLI, LAZIO, FIORENTINA, ATALANTA E VERONA SI TIRANO FUORI

Monica Colombo per il “Corriere della Sera”

 

Andrea Agnelli

Fuori sarà anche primavera, ma sopra la Lega si scatenano tuoni e fulmini. L'abbassamento dei toni nell'assemblea di venerdì non sia fuorviante: l'effetto deflagrante della costituzione della Superlega e le mosse dei tre club scissionisti, Juventus, Inter e Milan, non sono state dimenticate dalla maggioranza dei presidenti. Così ieri undici società hanno preparato una lettera da inviare al presidente Paolo Dal Pino per chiedere la convocazione d'urgenza di una nuova assemblea. L'obiettivo è analizzare «i gravi fatti posti in essere» dalle tre società separatiste, «dai loro amministratori, e le relative conseguenze».

 

Si accusano i tre club di aver sviluppato il piano della Superlega «agendo di nascosto dalle altre associate e dai massimi organi istituzionali del nostro sport» causando «grave danno» alla Lega e al sistema del calcio italiano. Nella lettera, ispirata dalla Roma, e firmata anche da Benevento, Bologna, Cagliari, Crotone, Genoa, Parma, Sampdoria, Sassuolo, Spezia e Torino si ricorda che i ribelli non hanno ancora formalmente comunicato il ritiro dal progetto, «con l'evidenza di un possibile ed inaccettabile riavvio della sua creazione». Fino a ieri sera i presidenti stavano raccogliendo le firme, oggi la lettera sarà inviata a Dal Pino.

 

beppe marotta

 La prima finalità dei club che l'hanno siglata è votare la sollevazione dall'incarico da consigliere federale di Beppe Marotta, amministratore delegato dell'Inter, e dal ruolo di consigliere di Lega di Paolo Scaroni, presidente del Milan. L'argomento era stato solo sfiorato nella riunione di venerdì, introdotto da Massimo Ferrero ma non approfondito a causa dell'ostracismo di Aurelio De Laurentiis e Joe Barone. Non è un caso che l'asse dei sette club, capeggiati da Juventus e Inter, in prima linea negli ultimi mesi per indirizzare la partita dei fondi e sfiduciare Dal Pino, resista: Lazio, Napoli, Verona, Fiorentina e Atalanta non si sono aggiunti come co-firmatari della lettera e stesso comportamento ha avuto l'Udinese.

 

friedkin

Gli undici club sono peraltro gli stessi che con azioni individuali meditano di chiedere i danni ad Andrea Agnelli, considerato il principale colpevole della mancata chiusura dell'operazione con il consorzio dei fondi. Il clima è elettrico, Dal Pino venerdì ha confortato i tredici che lo sostengono ricordando loro di non essere disposto a lasciarsi intimidire.

 

Mai come in questo momento il ribaltamento degli equilibri in via Rosellini è un'ipotesi concreta. Intanto con cinque voti a favore e uno contrario (Giulini dei Cagliari), il Consiglio di Lega ha deliberato la data per il recupero di Lazio-Torino: si disputerà il 18 maggio, aspettando il verdetto del Collegio di Garanzia del Coni previsto il 13. La sfida, in calendario il 2 marzo, non si giocò dopo che l'Asl di Torino impedì ai granata, tra cui era scoppiato un focolaio, di partire per Roma. Il presidente Lotito nel ricorso ha chiesto il 3-0 a tavolino. Il Cagliari, invocando la regolarità del campionato, anche ieri ha spinto (invano) per il recupero al 29 aprile.

PAOLO DAL PINO agnelli marottaScaroni ANDREA AGNELLI E LA SUPER LEGA - MEME

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...