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CI SONO FOTO CHE SPIEGANO TUTTO: TARDELLI, CABRINI E I RAGAZZI DEL 1982 CHE PORTANO LA BARA DI PAOLO ROSSI A SPALLA. CAZZULLO: “DA QUELL’IMMAGINE STRAZIANTE SI È CAPITO PERCHÉ QUELL'ITALIA VINSE IL MONDIALE. QUELLA ERA UNA VERA SQUADRA E UN GRUPPO DI AMICI. UNITI DIETRO DUE FRIULANI SILENZIOSI: BEARZOT E ZOFF - SI È PARLATO MOLTO PIÙ DI MARADONA PERCHÉ DIEGO È STATO UN UOMO DIVISIVO, AMATO E ODIATO. ODIARE PAOLO ROSSI ERA IMPOSSIBILE, FORSE PERSINO PER IL TASSISTA BRASILIANO CHE LO LASCIÒ A PIEDI…" - VIDEO
Aldo Cazzullo per il Corriere della Sera
Oggi abbiamo finalmente capito perché l' Italia vinse il Mondiale del 1982. L' immagine straziante di Marco Tardelli e Antonio Cabrini, invecchiati e addolorati, che portano la bara di Paolo Rossi; il racconto di calciatori che non erano mai stati suoi compagni in un club, e ai quali lui aveva tolto il posto in Nazionale, come Ciccio Graziani e Sandro Altobelli; le parole di campioni venuti dopo, da Paolo Maldini - «era il mio eroe» - a Roberto Baggio: «Rossi ha regalato il Mondiale agli italiani, cosa che non è riuscita a me».
Tutti dicono in sostanza la stessa cosa: quella del 1982 era una vera squadra; ed era un gruppo di amici. (Chiunque abbia visto come si comportava qualche convocato al ritiro brasiliano del 2014, avrebbe potuto facilmente dedurne che l' Italia non avrebbe vinto i Mondiali). La rivalità fa parte dello sport. In uno sport di squadra come il calcio, la rivalità di solito divide, soprattutto quando non c' è un leader riconosciuto; ma a volte può unire.
L' Italia del 1982 si unì dietro due friulani silenziosi, Enzo Bearzot e Dino Zoff. Aveva, come da tradizione, una difesa formidabile; ma poi serviva qualcuno che la mettesse dentro. Non a caso, ieri campioni meravigliosi come Fulvio Collovati e Beppe Bergomi l' hanno ripetuto: «Paolo Rossi ci ha fatto vincere il Mondiale».
Si è parlato molto più di Maradona, è vero. Perché Maradona, calciatore immenso, è stato un uomo divisivo, amato e odiato, benedetto e maledetto. Odiare Paolo Rossi era impossibile, forse persino per il tassista brasiliano che lo lasciò a piedi.
Ogni italiano si è sentito chiamare con il suo nome - paolorossi - almeno una volta nella vita, in molti Paesi e per molti estati. Per questo, se è vero che a ogni funerale ognuno piange anche la propria morte, al funerale di Paolo Rossi non solo i ragazzi dell' 82, ma pure noi abbiamo perso qualcuno e qualcosa: una persona cara, e una parte di noi stessi.
FUNERALE PAOLO ROSSI
PAOLO ROSSI FEDERICA CAPPELLETTI
FUNERALI PAOLO ROSSI
PAOLO ROSSI
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PAOLO ROSSI
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