1. TESTA A TESTA. QUATTRO SU QUATTRO. SOLO E SEMPRE JUVE E ROMA, SFIDA TITANICA 2. IL PIEDE DI PJANIC. PALLA CHE SVIENE LÀ DOVE NON ARRIVEREBBE NEMMENO L’UOMO RAGNO 3. IL NUOVO SI CHIAMA BELOTTI, FACCIA DA SCHIAFFI, DUE GOL AI MORTICINI DEL NAPOLI 4. RAFA BENITEZ INSISTE NEL SUO METODICO SUICIDIO. LA FAMIGLIA LO ASPETTA A LIVERPOOL. LA RAGGIUNGERÀ PRESTO, MOLTO PRESTO. SCOMMETTECI. LE NARICI DI DE LAURENTIIS FUMANO. SE NON È ANCORA ESPLOSO È PERCHÉ, BRACCINO CORTO, STA FACENDO DUE CONTI 5. PEGGIO DEL NAPOLI DI BENITEZ SOLO IL CAGLIARI DI ZEMAN, CHE RIMETTE AL MONDO IL TORINO DI VENTURA E URBANETTO CAIRO. IL BOEMO, DA MO’ CHE SE N’È ANDATO IN FUMO

Giancarlo Dotto per Dagospia

 

Quella bestia tentacolare a striscie bianche e nere manda a Parma uno dei suoi, De Ceglie, a storpiare la Roma, che ha però nel cilindro il piede mozartiano di Pjanic. Palla che sviene là dove non arriverebbe nemmeno l’uomo ragno.

PARMA-ROMA  PARMA-ROMA

 

Testa a testa. Quattro su quattro. Solo e sempre Juventus e Roma, l’odore forte della sfida titanica. Tra poco sapremo. Max Allegri, culo enorme come la Mole Antonelliana, si gode a Torino l’inerzia del tremendismo contiano, dopo essersi goduto a Milano l’inerzia del seminato ancelottiano. Rudi Garcia è come Gesù, sa parlare ai suoi,  li unge uno a uno. Questa volta ha “toccato” Ljajic e il redivivo ha risposto.

PJANIC PJANIC

 

Redivivi anche Vidal a Torino, Matri a Verona, Hernanes e Osvaldo a San Siro. Il nuovo si chiama Belotti, faccia da schiaffi, due gol ai morticini del Napoli. Il futuro è tutto suo. Zamparini sta già misurando l’ampiezza dell’assegno.

 

JUVE JUVE

Rafa Benitez insiste nel suo metodico suicidio. La famiglia lo aspetta a Liverpool. La raggiungerà presto. Scommetteci. Le narici di De Laurentiis fumano. Se non è ancora esploso è perché sta facendo due conti.

 

OSVALDO  29c4e2538f2651416d3c3362f59493d7OSVALDO 29c4e2538f2651416d3c3362f59493d7

Peggio del Napoli solo il Cagliari di Zeman, che rimette al mondo il Toro di Ventura e Cairo. Il boemo, da mo’ che se n’è andato in fumo. E, mentre il tarantolato Pippo (Inzaghi) scopre che può agitarsi quanto vuole ma a salvargli le isteriche chiappe sono i campioni, toh che notizia, si abbatte sul napoletano triste, alias Montella. Infortuni e pali, interminabile incubo. 

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