TORNA A CASA MESSI! - ANCELOTTI È IL NUOVO ‘RE DI SPAGNA’ – LAMPO DI BALE: IL REAL CARLO VINCE LA COPA DEL REY E CONTINUA A CULLARE IL SOGNO DEL TRIPLETE – IL BARCA AFFONDA: BYE BYE MARTINO

Da ‘La Gazzetta dello Sport'

Prima gioia per Carlo Ancelotti, che può continuare a cullare il sogno del triplete. Duro colpo, invece, per Gerardo Martino, che vede ridursi al lumicino le possibilità di restare sulla panchina blaugrana. Davanti ai 50 mila del Mestalla è infatti il Real a trionfare sollevando la 19° Copa del Rey in 111 anni di storia. Decisive le reti Di Maria e di Bale. Inutile il momentaneo pareggio di Bartra a venti minuti dal termine. I Blancos vendicano così le due sconfitte rimediate in campionato e replicano il successo di coppa ottenuto nel 2011. Successo meritato per la squadra di Ancelotti davanti a un Barcellona a cui continua a mancare il miglior Messi.

RIPARTENZE E CONTROPIEDE - Non solo un clásico, La terza sfida stagionale tra colossi era anche una sorta di crocevia per entrambi i tecnici. Per Ancelotti, che accarezzava il triplete, e soprattutto per Martino, aggrappato all'ultimo trofeo disponibile per aumentare le (poche) chances di riconferma in Catalogna. Avvio tutto a tinte merengue, con la squadra di Ancelotti subito aggressiva davanti a un Barça timido, quasi sorpreso dall'intensità che i Blancos imprimono al gioco.

La strategia studiata dal tecnico emiliano si rivela subito azzeccata. Dopo due squilli di Bale tra il 5' e il 7', il Real piazza la zampata con un micidiale contropiede finalizzato da Di Maria: tre tocchi e palla all'argentino (in sospetto fuorigioco), che al 15' fulmina Pinto con un sinistro sul secondo palo. I blaugrana accusano il colpo. Ci vorrebbe un cambio di ritmo, magari una giocata di Messi, ma l'argentino conferma il torpore delle ultime uscite. Nel frattempo il Real si chiude ermeticamente, gestisce il vantaggio con tranquillità pur cedendo il possesso palla (75% per i blaugrana nella prima frazione) e sfiora persino il raddoppio con fulminee ripartenze sull'asse Isco-Benzema, mentre Bale e Di Maria costringono la retroguardia blaugrana a recuperi affannosi.

FATTORE BALE - Il Barça rientra in campo con maggiore aggressività, ma il copione non cambia. Le migliori occasioni sono sempre targate Real, con Bale che sfiora per due volte il colpo del ko. A venti minuti dal termine il colpo di scena che può cambiare l'inerzia della sfida: gol annullato a Bale per fallo su Pinto e pareggio del Barça (nel frattempo rinforzato da Adriano e Pedro per Jordi Alba e Fabregas) con un colpo di testa di Bartra sul corner successivo. Il Real ha però la forza di riprendersi la partita con un lampo di "mister 100 milioni" a 5 minuti dallo scadere. Un gol che è un capolavoro di classe e di potenza: il gallese si invola per cinquanta metri sulla fascia sinistra e deposita in rete. Un gioiello incastonato in una prestazione finalmente monstre. A una manciata di secondi dal 90' Neymar manda sul palo il tentativo della disperazione e il popolo merengue può festeggiare il primo, meritato trofeo stagionale. Per il Barça e per Martino, invece, è notte fonda.

 

 

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