bergomi e caressa

TORNIAMO A BERLINO! FABIO CARESSA E BEPPE BERGOMI COMMENTERANNO LE PARTITE DELL’ITALIA SU SKY: “IO QUEST'ANNO FACCIO 25 ANNI DI MATRIMONIO E 25 CON BEPPE. DORTMUND È LA CITTÀ DELLA MIA VITA: È LÌ CHE SONO ANDATO PER UNA TELECRONACA DOPO LA PRIMA USCITA CON MIA MOGLIE, ED È LÌ CHE ABBIAMO VINTO CONTRO LA GERMANIA AL MONDIALE DEL 2006: QUELL'"ANDIAMO A BERLINO" MI HA CAMBIATO LA VITA" – BERGOMI: “L'AVVENTURA È INIZIATA CON DUE INFORTUNI IN DIFESA CHE NON MI PIACCIONO, MA DOBBIAMO FIDARCI DI SPALLETTI…”

Manuela Croci per 7- Sette -www.corriere.it/sette - Estratti

 

 

beppe bergomi fabio caressa

«Dortmund è un po' la città della mia vita: è lì che sono andato per una telecronaca dopo la prima uscita con mia moglie, dovevo commentare Borussia-Bayern Monaco. Ed è lì che abbiamo vinto contro la Germania al Mondiale del 2006 staccando il biglietto per una finale che ancora mi emoziona: quell'"Andiamo a Berlino" mi ha un po' cambiato la vita».

 

Così Fabio Caressa, romano, 57 anni, sposato con Benedetta parodi da cui ha avuto tre figli. «Gli italiani che vivono in Germania ti fanno sentire il loro calore, ti mettono anche un po' di pressione. Io lì ho giocato proprio sul territorio tedesco il mio unico Europeo nel 1988, convocato da Azeglio Vicini», ricorda l'ex bandiera nerazzurra Beppe Bergomi. «C'è sempre una bella atmosfera.

 

Fabio ha ricordato la semifinale del 2006: noi vinciamo e i tifosi di casa vanno via con le loro bandiere senza creare nessuna polemica, mi piace lavorare lì. Dopo la partita tutti i tifosi sono». Si aggiunge Caressa: «Ricordi, Beppe, che al fischio finale abbiamo messo il nostro tricolore sul pullman regia, avevamo delle birre e abbiamo festeggiato. I colleghi tedeschi che avevano improvvisato una grigliata, dopo la sconfitta sono venuti a portarci qualcosa. Fu un happening incredibile».

 

beppe bergomi fabio caressa

(…)

Da quanti anni lavorate insieme?

C: «25. Io quest'anno faccio 25 anni di matrimonio e 25 con Beppe».

B: «C'è un'amicizia profonda. Abbiamo due caratteri diversi: lui è più espansivo, io un introverso milanese, e questo ci completa. Ci frequentiamo poco fuori dal lavoro».

 

C: «Come in un matrimonio ci lasciamo i nostri spazi e allo stesso tempo siamo molto legati. Beppe è l'unico che sa delle cose della mia vita proprio perché si è creato un rapporto profondo di amicizia. In più è vero che non ci vediamo sempre anche fuori, ma quando stiamo insieme - magari 40 giorni come adesso - diventiamo inseparabili».

 

Che Europeo sarà per l'Italia?

beppe bergomi fabio caressa

B: «L'avventura è iniziata con due infortuni in difesa che non mi piacciono, ma penso che dobbiamo fidarci di Luciano Spalletti: il suo modo di essere, le sue genialità, il suo modo di trovare soluzioni, valorizzare giocatori... Aspettiamo le prime partite per vedere le sensazioni che arrivano dal campo. Nell'ultimo Europeo avevo già dalla prima giornata delle sensazioni positive, vediamo. Tendenzialmente sono abbastanza fiducioso. Qui ne passano due a girone più le quattro migliori terze. Una volta superato questo, nello scontro diretto siamo difficili da battere perché tatticamente siamo più forti».

 

Chi ci sorprenderà tra gli Azzurri?

vialli caressa bergomi

«Sono convinto che Chiesa farà un grande Europeo. Quest'anno ha avuto qualche difficoltà nel corso della stagione. Lui, Scamacca e Dimarco sono la chiave di quello che riusciremo a fare. Ma ho fiducia, Spalletti ha la capacità di creare sempre qualcosa di nuovo».

 

Albania, Croazia, Spagna sono le nostre avversarie nel girone: chi ci darà più filo da torcere?

C: «Tutte e tre. E credo sia fondamentale la prima partita perché l'Albania giocherà abbastanza chiusa e tenderà a difendersi».

B: «L'Albania ha tanti ragazzi italiani che giocano nel nostro campionato e ci conoscono. La Spagna la conosciamo e tendenzialmente ci fa soffrire sotto l'aspetto del palleggio, dovremo essre bravi a difendere bene per poi fargli male. I croati sono un'incognita, hanno nomi forti».

 

bergomi caressa

Oltre agli Azzurri in Germania ci saranno anche altri italiani impegnati nell'Europeo: l'arbitro Orsato, che dirà addio al calcio, e Montella ct della Turchia su tutti. Cosa ci aspettiamo da loro?

C: «Spero che non facciano bene così facciamo bene noi (ride). Spero che Orsato non arbitri la finale, perché questo significa che su quel campo magari ci siamo noi. Ovviamente auguriamo fortuna a tutti».

 

La Nazionale che ci stupirà di più?

B: «Tornando sugli italiani, la Turchia di Montella potrebbe stupirci positivamente. L'Inghilterra a me piace tanto, la Germania gioca in casa quindi ha motivazioni forti, la Francia se non si arrovella su sé stessa a livello di gruppo darà filo da torcere».

C: «Concordo: soprattutto la Turchia ha fatto anche un bel percorso nelle amichevoli».

 

Come si prepara una partita?

BERGOMI E CARESSA

C: «Inizio studiando tutto quello che è stato scritto su tutti i giocatori in campo da quando hanno iniziato a giocare. Prima c'erano i fogli di giornale, gli archivi, ora con Internet devi stare più attento alle fonti. La preparazione mi occupa una quarantina di ore. Se sono squadre che ho commentato da poco, magari un po' meno. Ma vado a cercare tutte le formazioni, come hanno reso in campo, la parte tattica la lascio a Beppe».

 

B: «Anche su questo ci confrontiamo qualche giorno prima. La conoscenza di tutti i giocatori, le presenze,... è fondamentale».

bergomi caressa selfie foto mezzelani gmt090caressa bergomi costacurta del piero sky calcio clubcaressa bergomiBERGOMI CARESSA 3CARESSA BERGOMI -2CARESSA BERGOMI - 1CARESSA BERGOMIper abatantuono bergomi guarda caressa come i vecchi guardano i cantieribergomi caressa

Ultimi Dagoreport

turicchi, giorgetti, sala

FLASH! - IL DILEMMA DI GIORGETTI: IL CAPO DELLE PARTECIPATE DEL TESORO E SUO FEDELISSIMO, MARCELLO SALA, NON HA INTENZIONE DI TRASLOCARE ALLA PRESIDENZA DI NEXI PER FARE POSTO AD ANTONINO TURICCHI, CHE VANTA PERO’ UN ‘’CREDITO’’ NEI CONFRONTI DEL MINISTRO DEL MEF PER AVER CONDOTTO IN PORTO LE TRATTATIVE ITA-LUFTANSA. MA ALLA PRESIDENZA DI ITA, INVECE DI TURICCHI, MELONI & C. HANNO IMPOSTO SANDRO PAPPALARDO, UN PILOTA PENSIONATO LEGATO AL CLAN SICULO DI MUSUMECI – ORA GIORGETTI SPERA CHE VENGA APPLICATA LA LEGGE CHE VIETA AI PENSIONATI DI STATO DI RICOPRIRE INCARICHI RETRIBUITI)…

donald trump

DAGOREPORT - LA DIPLOMAZIA MUSCOLARE DI TRUMP È PIENA DI "EFFETTI COLLATERALI" - L'INCEDERE DA BULLDOZER DEL TYCOON HA PROVOCATO UNA SERIE DI CONSEGUENZE INATTESE: HA RIAVVICINATO IL REGNO UNITO ALL'UE, HA RILANCIATO L'IMMAGINE DI TRUDEAU E ZELENSKY, HA RIACCESO IL SENTIMENT ANTI-RUSSO NEGLI USA - LA MOSSA DA VOLPONE DI ERDOGAN E IL TRACOLLO NEI SONDAGGI DI NETANYAHU (SE SALTA "BIBI", SALTA ANCHE IL PIANO DI TRUMP PER IL MEDIO ORIENTE) - I POTENTATI ECONOMICI A STELLE E STRISCE SI MUOVONO: ATTIVATO UN "CANALE" CON LE CONTROPARTI BRITANNICHE PER PREVENIRE ALTRI CHOC TRUMPIANI...

giorgia arianna meloni maria grazia manuela cacciamani gennaro coppola cinecitta francesco rocca

DAGOREPORT - MENTRE LE MULTINAZIONALI STRANIERE CHE VENIVANO A GIRARE IN ITALIA OGGI PREFERISCONO LA SPAGNA, GLI STUDIOS DI CINECITTÀ SONO VUOTI - SONDARE I PRODUTTORI PER FAVORIRE UNA MAGGIORE OCCUPAZIONE DEGLI STUDIOS È UN’IMPRESA NON FACILE SOPRATTUTTO SE A PALAZZO CHIGI VIENE L’IDEA DI NOMINARE AL VERTICE DI CINECITTÀ SPA, CARDINE DEL SISTEMA AUDIOVISIVO ITALIANO, MANUELA CACCIAMANI, LEGATA ALLE SORELLE MELONI, IN PARTICOLARE ARIANNA, MA DOTATA DI UN CURRICULUM DI PRODUTTRICE DI FILM “FANTASMA” E DOCUMENTARI “IGNOTI” – FORSE PER IL GOVERNO MELONI È STATA PIÙ DECISIVA LA FEDE POLITICA CHE IL POSSESSO DI COMPETENZE. INFATTI, CHI RITROVIAMO NELLA SEGRETERIA DI FRANCESCO ROCCA ALLA REGIONE LAZIO? LA SORELLA DI MANUELA, MARIA GRAZIA CACCIAMANI, CHE FU CANDIDATA AL SENATO NEL 2018 NELLE LISTE DI FRATELLI D’ITALIA - QUANDO DIVENTA AD DI CINECITTÀ, CACCIAMANI HA LASCIATO LA GESTIONE DELLE SUE SOCIETÀ NELLE MANI DI GENNARO COPPOLA, IL SUO COMPAGNO E SOCIO D'AFFARI. QUINDI LEI È AL COMANDO DI UNA SOCIETÀ PUBBLICA CHE RICEVE 25 MILIONI L'ANNO, LUI AL TIMONE DELL’AZIENDA DI FAMIGLIA CHE OPERA NELLO STESSO SETTORE…

consiglio europeo giorgia meloni viktor orban ucraina zelensky ursula von der leyen

LE DECISIONI ALL’UNANIMITÀ IN EUROPA SONO FINITE: IERI AL CONSIGLIO EUROPEO IL PRIMO PASSO PER IL SUPERAMENTO DEL VETO, CON L’ISOLAMENTO DEL PUTINIANO VIKTOR ORBAN SUL PIANO IN CINQUE PUNTI PER L’UCRAINA – GIORGIA MELONI NON POTEVA SFILARSI ED È RIUSCITA A RIGIRARE LA FRITTATA CON MATTEO SALVINI: NON ERA UN DESIDERIO DI TRUMP CHE I PAESI EUROPEI AUMENTASSERO FINALMENTE LE SPESE PER LA DIFESA? DI CHE TI LAMENTI? - ANCHE LA POLEMICA DEL LEGHISTA E DI CONTE SUI “SOLDI DEGLI ASILI CHE FINISCONO IN ARMAMENTI” È STATA AGILMENTE NEUTRALIZZATA DALLA SORA GIORGIA, CHE HA FATTO “VERBALIZZARE” LA CONTRARIETÀ DELL’ITALIA ALL’UTILIZZO DEI FONDI DI COESIONE…