pantani le iene

CHI HA UCCISO MARCO PANTANI? STASERA A “LE IENE” RIVELAZIONI SUL CASO DELLA MORTE DEL PIRATA DOPO CHE LA PROCURA DI RIMINI HA DECISO DI CONTINUARE LE INDAGINI SULLA FINE DEL CICLISTA. NON SI È MAI SMESSO DI DISCUTERE SE SI SIA TRATTATO DI UN SUICIDIO, COME HANNO SEMPRE SOSTENUTO LE AUTORITÀ GIUDIZIARIE, O DI UN OMICIDIO, COME INVECE HA SEMPRE PENSATO LA FAMIGLIA. LE DICHIARAZIONI DI FABIO MIRADOSSA, LO SPACCIATORE CHE RIFORNIVA PANTANI DI COCAINA E CHE A LE IENE AVEVA DICHIARATO CON FERMEZZA: “MARCO È STATO UCCISO”

DA LE IENE

 

Tra i servizi della puntata:

 

pantani 19

 Luigi Pelazza si occupa di una presunta truffa ai danni di un signore di 83 anni che vive a Gioia del Colle, in provincia di Bari. L’uomo, gran lavoratore da quando aveva appena 11 anni, racconta di aver depositato in una banca la cifra di circa 700 milioni di vecchie lire, soldi guadagnati e risparmiati in 70 anni di lavoro, ma che, dopo anni e senza mai aver effettuato operazioni bancarie, con il fine di ritirarli e fare una sorpresa ai suoi familiari, ha visto scomparire.

 

 

L’uomo spiega che l’impiegato a cui affidava i suoi soldi era sempre lo stesso signore e che quest’ultimo gli rilasciava, ogni volta, delle ricevute per gli avvenuti depositi e delle cedole in cui poteva leggere gli interessi maturati. Nel 2016 l’amara sorpresa: il conto è stato chiuso con una firma che a suo dire non sarebbe la sua e dei risparmi di una vita non c’è più traccia.

 

 

 

pantani tifosi

Alla luce del processo iniziato martedì, Giulio Golia torna a parlare del peschereccio “Nuova Iside”, scomparso a largo di San Vito Lo Capo (PA), tra il 12 e il 13 maggio del 2020 con a bordo tre marinai, Giuseppe, Matteo e Vito Lo Iacono, i cui corpi senza vita sono successivamente riemersi dall’acqua. Secondo la tesi accusatoria il “Nuova Iside” sarebbe affondato a seguito di una collisione avvenuta in acque internazionali con la petroliera “Vulcanello”, che si sarebbe trovata sulla sua stessa rotta nel momento del passaggio.

pantani

 

Oggi il processo vede imputati, con l’accusa di avere causato il naufragio, il comandante Gioacchino Costagliola, il terzo sottoufficiale di coperta Giuseppe Caratozzolo e il timoniere Mihai Jorascu, deceduto da poco mentre era agli arresti domiciliari in Romania. Per familiari e amici delle tre vittime, già raggiunti da Golia durante i primi servizi sul caso, non c’è mai stato alcun dubbio: i tre sarebbero stati colpiti dalla nave che li avrebbe mandati a fondo in pochissimi istanti, senza dargli il tempo di attivare i soccorsi.

 

A rendere plausibile questa loro ipotesi, i successivi ritrovamenti di parti del peschereccio tra i quali un parabordo e il palangaro completamente intatti, mentre l’ancora galleggiante con entrambe le estremità tranciate. Le telecamere della trasmissione riprendono alcuni momenti della prima udienza dove i familiari dei tre marinai deceduti dichiarano: “Siamo pronti ad affrontare tutto”. Anche Aldo Ruffino, uno dei legali della famiglia Lo Iacono, afferma all’inviato: “L’aspetto fondamentale è fare piena luce su cosa accadde quella notte, sulle omissioni e sulle negligenze che portarono ad una tragedia che sicuramente poteva essere evitabile.”.

 

PANTANI MAMMA TONINA

 

 

Pochi giorni fa la Procura di Rimini ha deciso di continuare le indagini su Marco Pantani. Da quando il campione è morto 17 anni fa nella sua stanza d’hotel al residence Le Rose, non si è mai smesso di discutere se si sia trattato di un suicidio, come hanno sempre sostenuto le autorità giudiziarie, o di un omicidio, come invece ha sempre pensato la famiglia. Alessandro De Giuseppe torna ad occuparsene mostrando una testimonianza inedita, raccolta in questi anni in cui ha cercato di far luce sulla scomparsa dell’atleta, e analizzando quelle che ancora oggi appaiono come incongruenze. L’inviato, che per primo raccolse le dichiarazioni di Fabio Miradossa, lo spacciatore che riforniva Pantani di cocaina e che a Le Iene aveva dichiarato con fermezza: “Marco (Pantani ndr.) è stato ucciso”, fa il punto della situazione.

MARCO PANTANI

 

 

 

Filippo Roma affronta un caso di malasanità attraverso la storia di Luigia Di Giorgio, resa invalida al 100% a livello motorio e cerebrale da un grave errore medico, quando aveva solo qualche mese di vita.

Speciale Marco Pantani Fabio Miradossa

 

 

 

Protagonista dell’intervista sarà il cantante Sangiovanni, vincitore della sua categoria nel talent “Amici” di Maria De Filippi, che si racconta tra nuovi progetti discografici e vita privata.

marco pantani Speciale Marco Pantani PantaniSpeciale Marco Pantani Tonina con MiradossaMANUELA RONCHI E MARCO PANTANIpantani madonna di campiglio 4

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE ARRIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin moskva mar nero

DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE UN ACCORDO CHE PERMETTA SIA A PUTIN CHE A ZELENSKY DI NON PERDERE LA FACCIA – SI PARTE DALLA CESSIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA: SAREBBE UNO SMACCO TROPPO GRANDE PER ZELENSKY, CHE HA SEMPRE DIFESO L’INTEGRITÀ TERRITORIALE UCRAINA. TRA LE IPOTESI IN CAMPO C'E' QUELLA DI ORGANIZZARE UN NUOVO REFERENDUM POPOLARE NELLE ZONE OCCUPATE PER "LEGITTIMARE" LO SCIPPO DI SOVRANITA' - MA SAREBBE UNA VITTORIA TOTALE DI PUTIN, CHE OTTERREBBE TUTTO QUEL CHE CHIEDE SENZA CONCEDERE NIENTE…