ventura buffon italia mondiali

QUI FINISCE L’AV-VENTURA – IL CT NON SI DIMETTE E VUOLE PURE LA BUONUSCITA! INIZIA IL TIRA E MOLLA CON LA FIGC PRONTA A IMPUGNARE IL CONTRATTO E FAR SCATTARE LA CLAUSOLA DI RESCISSIONE – PER IL FUTURO C'E' ANCELOTTI MA NON E’ ESCLUSO IL CONTE BIS

Ugo Trani per il Messaggero

buffon ventura

 

 

Adesso il flop è ufficiale: l'Italia non va in Russia. Niente mondiale. Non è la prima volta, è successo già in altre due edizioni. Nel 1930 in Uruguay, ma per scelta: troppo costoso il viaggio; e nel 1958 in Svezia, dopo il ko di Belfast contro l'Irlanda del Nord. Questa, però, è l'esclusione più dolorosa perché colpisce un movimento già in crisi sia in campo che fuori. E lascia strascichi che potrebbero coinvolgere, oltre alla sfera tecnica, anche quella dirigenziale. Non è detto che a pagare sia solo Ventura. Lo stesso Tavecchio ora non è più sicuro di restare. Fine corsa per il ct, ma in bilico pure il presidente. Che, attraverso una fonte federale, fa sapere: «Mi prendo quarantott'ore di riflessione». Pure troppe. 

 

VENTURA E LA PROMESSA DI QUALIFICAZIONE AL MONDIALE

ADDIO SCONTATO «Chiedo scusa agli italiani, per il risultato. Perché il mio impegno c'è sempre stato». Ventura non è più il ct della Nazionale già da ieri. L'abbraccio ai giocatori in lacrime è il suo ultimo gesto in pubblico il gruppo. «Ma non mi sono dimesso perché non ho ancora parlato con nessuno». Cioè con Tavecchio. «Dovremo fare un'infinità di valutazioni, ci confronteremo con la Federcalcio». Il tira e molla è iniziato dopo la partita. La Figc avrebbe voluto che rassegnasse subito le dimissioni. Ora sarà la Federcalcio a impugnare il contratto e a far scattare la clausola di rescissione inserita quando, lo scorso agosto, gli è stato prolungato il contratto fino all'Europeo del 2020 (il ct rinuncerebbe solo ai 3 milioni del rinnovo). Lavoreranno subito i legali, ma serviranno i tempi tecnici. Ventura, comunque, parla al passato. «Il responsabile, quando non centra l'obiettivo è sempre l'allenatore.

 

GIAN PIERO VENTURA

Sono dispiaciuto, volevamo andare al mondiale, io e i giocatori. Ma sono orgoglioso di aver guidato la Nazionale e questi grandi campioni. Non è vero che si è rotto qualcosa a Madrid: la conferma si è avuta con la prestazione di San Siro. La colpa è di essere fuori senza aver fatto gol». Così, senza pensare allo stage del 5 dicembre, bisognerà a questo punto trovare il successore: la prima partita ufficiale sarà in Nation League nel settembre del 2018. Le amichevoli, in casa contro l'Argentina il prossimo 23 marzo e in trasferta contro l'Inghilterra il 27 dello stesso mese, passano invece in secondo piano.

 

TOP COACH L'identikit del nuovo ct è già chiaro: in panchina andrà un big. Libero c'è Ancelotti che, nelle scorse settimane, è stato esplicito: «E' ancora presto». Chi tornerebbe, invece, è Conte, vincolato al Chelsea e disposto a salutare Abramovich a fine stagione. È la prima scelta. Di Tavecchio e del suo vicario Sibilia. L'ingaggio sarà di 4 milioni, per Conte o per gli altri tecnici di alto profilo, coinvolgendo gli sponsor. In corsa restano pure Allegri e Mancini che rispettivamente dovrebbero però lasciare la Juve e lo Zenit. Se si sceglierà chi è sotto contratto, il traghettatore potrebbe essere Di Biagio, oggi all'Under 21. 

 

ventura

VUOTO DI POTERE Tavecchio, intanto, va avanti come se niente fosse. Non si vuole dimettere ma, entro fine novembre, dovrebbe essere convocato il Consiglio Federale straordinario. Malagò si è già espresso, ricordando che Abete lasciò la presidenza dopo la fallimentare spedizione del 2014 in Brasile. Il presidente del Coni, insomma, è per il nuovo governo. I Dilettanti potrebbero far vacillare Tavecchio: il loro presidente Sibilia, fedelissimo di Malagò potrebbe dare la spallata decisiva, unendosi all'opposizione e indebolendo la governance. Si dimetterebbero 13 consiglieri su 21. Ora sono 17, perché il consiglio è attualmente incompleto, mancando i rappresentanti delle leghe di A e B, entrambe commissariate.

 

BILANCIO IN ROSSO L'eliminazione va a incidere pesantemente pure sui conti della Federcalcio: il buco per la mancata partecipazione al mondiale è di circa 100 milioni. La Fifa, solo per la presenza in Russia, avrebbe versato alla Figc circa 10 milioni. E, arrivando sino ai quarti, i premi sarebbero saliti quasi a 30. In più, guardando al prossimo quadriennio che porta ai mondiali del 2022 in Qatar, sono in ballo i 70 milioni garantiti da sponsor (43) e diritti tv (25).

tavecchio venturaventuraventura

 

GIAN PIERO VENTURA

 

Ultimi Dagoreport

fedez chiara ferragni game over matrimonio x

“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL RAPPER, FABRIZIO CORONA, BUTTA BENZINA SUL FUOCO: “RACCONTERÒ LA MOGLIETTINA PERFETTA CHE SEI, QUANTE STRONZATE RACCONTI DA 15 ANNI, I TUOI AFFARI SPORCHI E L'AMORE CHE PERÒ HAI VISSUTO TRADENDOLO COSTANTEMENTE" - L’IRRESISTIBILE SCENEGGIATA, RICCA DI MIRATISSIMI COLPI ALL'INGUINE MESSA IN SCENA DALL’EX DUO FERRAGNEZ, CONFERMA LA PIÙ CLASSICA CONVINZIONE FILOSOFICA-EUCLIDEA: L'IDIOZIA È LA PIÙ GRAZIOSA DISTANZA FRA DUE PERSONE (SALVO POI SCOPRIRE CHE, AL LORO CONFRONTO, I COSIDDETTI MEDIA TRASH SCANDALISTICI SONO INNOCENTI COME TUBI) - AMORALE DELLA FAVA: IL LORO MATRIMONIO CELEBRATO NEL 2018 IN UNA LOCATION DI LUSSO DI NOTO, TRASFORMATO IN LUNA PARK VERSIONE FLOWER POWER, CON RUOTE PANORAMICHE E CONSOLLE DI DEEJAY, ERA UNA PROMESSA DI FUTURO: PAGLIACCIATA ERA, PAGLIACCIATA È STATA - VIDEO

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps

DAGOREPORT - NEL GRAN RISIKO BANCARIO, L’UNICA COSA CERTA È CHE MONTE DEI PASCHI DI SIENA È ORA NELLE MANI DI DUE IMPRENDITORI PRIVATI: MILLERI E CALTAGIRONE. ALTRO CHE BANCA LEGHISTA COME CIANCIA SALVINI - ALTRA CERTEZZA: L’OPS SU MEDIOBANCA SARÀ COMPLETATA DOPO L’ASSALTO A GENERALI - SE L’IMMOBILIARISTA CALTARICCONE SOGNA LA CONQUISTA DELLA SECONDA COMPAGNIA EUROPEA CHE GESTISCE 32 MILIARDI DI EURO DI BENI IMMOBILI, ALCUNI EREDI DEL VECCHIO ACCUSANO MILLERI DI ESSERE SUBALTERNO AL DECISIONISMO DI CALTA - SULLA PIAZZA DI MILANO SI VOCIFERA ANCHE DI UNA POSSIBILE DISCESA IN CAMPO DI UN CAVALIERE BIANCO CHE LANCI UN’OPA SU MEDIOBANCA PIÙ RICCA DELL’OPS DI CALTA-MILLERI-LOVAGLIO...

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...