IL TA-VECCHIO CHE AVANZA - VIA LIBERA DELLA LEGA DILETTANTI PER CANDIDARE TAVECCHIO ALLA GUIDA DELLA FIGC - MALAGÒ LO INFILZA: “SERVE UNA CANDIDATURA CON CONSENSO PIÙ AMPIO” - AGNELLI SULLE BARRICATE
Da “repubblica.it”
Il Consiglio Direttivo della Lega Nazionale Dilettanti, riunitosi oggi a Roma, ha chiesto all’unanimità al presidente Carlo Tavecchio di proporre alle altre componenti federali la propria candidatura per la prossima presidenza della FIGC e riferire all’Assemblea di Lega, convocata per il prossimo 25 luglio, alla quale ne compete la formalizzazione.
“CLUB E NAZIONALI DEVONO RIALZARSI” – La decisione è arrivata al termine di un ampio dibattito nel quale l’intera LND, in un momento di difficoltà del calcio italiano, ha sottolineato la necessità di mettere a servizio dell’intero movimento calcistico la disponibilità del proprio presidente in occasione delle elezioni dell’11 agosto. “Nei prossimi giorni – ha riferito il presidente LND Tavecchio dopo la riunione del Consiglio Direttivo – prenderò contatti con tutte le componenti federali con l’auspicio della maggiore condivisone possibile sui programmi necessari per il raggiungimento dei risultati che milioni di appassionati giustamente si aspettano dalla grande tradizione calcistica italiana”. “I nostri club e le nostre nazionali dovranno tornare ad occupare le posizioni di vertice del calcio mondiale che a essi competono e per farlo dovremo lavorare tutti insieme, senza divisioni, forti del grande patrimonio tecnico del calcio italiano”.
“IL GIOCO DEL CALCIO AL CENTRO DEL PROGETTO” - “L’indicazione che ho ricevuto dalla Lega – ha proseguito Tavecchio – mi rende orgoglioso di rappresentare lo straordinario mondo del volontariato sportivo, capillarmente distribuito su tutto il territorio nazionale, rappresentativo dei nostri valori popolari e sociali più sani, fatto di persone operose e per bene, che amano il gioco del calcio e che sanno realizzare politica sportiva e attività didattiche ed educative sul territorio”. “Dobbiamo ripartire da lì – ha concluso il numero uno della LND – e rimettere il gioco del calcio al centro del progetto, come ha già fatto la Lega Dilettanti con la creazione di 20 Centri di Formazione Federale, uno per ogni regione, per la pratica sportiva di eccellenza”.
MALAGO’: “SERVE CANDIDATURA CON PIU’ AMPIO CONSENSO” – “Meglio una candidatura che abbia il più alto consenso possibile, in modo che venga condiviso con le persone che onestamente hanno voce in capitolo all’interno della federazione”. Questo è il pensiero del presidente del Coni, Giovanni Malagò, in merito alla corsa per il post-Abete in Federcalcio. Intervenuto a margine del convengo presso la Sala della Regina della Camera dei Deputati, dal titolo ‘L’impatto economico dello sport’, il numero uno del Comitato Olimpico afferma che “possono esserci anche cinque candidature, l’importante è che quella che vince abbia una maggioranza di consensi in modo che non si sveglino il giorno dopo e dicano ‘ve lo avevo detto, non era la persona giusta’”.
2. AGNELLI: TAVECCHIO NON È RUMMENIGGE O PLATINI
Da “Il Corriere dello Sport”
"Il gesto di Abete e Prandelli è stato corretto ma li smarca nel momento del bisogno. Prandelli già si è felicemente sposato con i turchi dove la pressione fiscale è minore. Farsi da parte non è il gesto di cui ha bisogno il calcio. Non ringrazio Abete per averci lasciati soli". Lo ha detto il presidente della Juve Andrea Agnelli.
STOCCATA A TAVECCHIO - "A livello internazionale abbiamo nell'ECA e nella Uefa Rummenigge e Platini. La gente schizza in piedi, riconosce autorevolezza immediata. Fatico a pensare che lo stesso trattamento possa essere riconosciuto a Tavecchio. Non serve un traghettatore ma un riformista che ci porti in un'altra dimensione". Lo dice il presidente Juve Andrea Agnelli.
L'ASSEMBLEA - "Noi avevamo già previsto un'assemblea per l'11 agosto che era un'assemblea tecnica e di servizio. Tramutarla in un'assemblea elettiva è un gesto irresponsabile. Su questo non sono d'accordo". Lo ha detto il presidente della Juve, Andrea Agnelli, in merito alle prossime elezioni Figc. "Le varie componenti - ha aggiunto Agnelli intervenendo al convegno 'L'impatto economico dello sport' svoltosi alla Camera dei Deputati - stavano riflettendo per capire quale fosse tra due anni la migliore impostazione per il calcio. Il grosso dibattito a questo punto non è su cosa c'è da fare, ma chi è la persona giusta".