volandri binaghi

VOLANDRI, CAPITAN TITANIC. MA LA FEDERTENNIS PENSA SOLO AGLI INCASSI? L’ITALIA DI DAVIS AFFONDA 3-0 CONTRO IL NON IRRESISTIBILE CANADA. UNA FIGURACCIA STORICA: SONEGO E MUSETTI PERDONO CON IL NUMERO 200 DEL MONDO E IL NUMERO 158. KO ANCHE IL DOPPIO. UN DISASTRO FIRMATO VOLANDRI CHE QUALCHE GIORNO FA HA DATO VITA A UN INQUALIFICABILE SFOGO CONTRO FOGNINI. COSA PENSA LA FEDERTENNIS DEL PROGETTO TECNICO DEL CT?

Da ilnapolista.it

 

filippo volandri

Qualche dubbio, più di qualche dubbio, lo avevamo. Un capitano che risponde in quel modo a Fabio Fognini, è un capitano quantomeno insicuro. Per non dire altro. Anzi lo diciamo: inadeguato.

 

L’Italia di Volandri ha perso malamente 3-0 a Bologna contro il Canada che ha giocato con due riserve: uno numero 200 del mondo (Galarneau) e l’altro numero 158 (Diallo). Eppure Galarneau ha battuto Sonego in due set e Diallo Musetti anch’egli in due set. Poi i canadesi hanno vinto anche il doppio al tie-break del terzo set. Per Volandri e l’Italia di Coppa Davis è stata una debacle. Non pensiamo che si aprirà un dibattito, o meglio il dibattito non condurrà a nulla. L’Italia deve provare a battere Svezia e Cile per continuare a sperare. Ma la figuraccia è ormai agli atti.

 

Di Volandri – e del suo inqualificabile sfogo verso Fognini – qualche giorno fa scrivemmo questo.

 

volandri

Lo scontro Volandri-Fognini è triste per molti motivi. Uno è che ci riporta alle miserie del tennis nostrano quando invece stiamo vivendo una nuova età dell’oro e abbiamo una squadra fortissima anche se ha subito numerosi scossoni proprio in dirittura dei gironi di Coppa Davis. Ci aspettavamo Berrettini e Sinner in singolare e invece ci ritroviamo con due forfait e la grana Fognini. Per fortuna la squadra è ugualmente solida: abbiamo tre ottimi tennisti per i due singolari: Sonego, Musetti, Arnaldi. Più il doppio che diventa il nostro punto debole: con tutto il rispetto, Bolelli-Vavassori non è Bolelli-Fognini. Ammesso che giochi Vavassori.

 

volandri

 

Un altro motivo di tristezza è reso dal paragone tra i litigi della Davis che fu e quella di oggi. Mentre sui giornali ancora continuano a polemizzare Pietrangeli e Panatta, ci ritroviamo a dover leggere di Fognini e Volandri. Passi per lo sfogo di Fognini che evidentemente non sapeva dell’esclusione, e comunque è sempre Fognini. Ma la risposta del capitano non giocatore è quanto di più deprimente si possa leggere. E poi secondo noi il valore delle polemiche dipendono anche dal valore dei protagonisti.

 

angelo binaghi foto mezzelani gmt3079

Fognini è stato nei top ten, ha vinto nove tornei tra cui Montecarlo, è uno che a tennis – quando voleva e quando riusciva a battere i suoi fantasmi – giocava in modo sublime. Nella sua carriera ha battuto Nadal al quinto partendo da due set sotto. Volandri ebbe un giorno la fortuna di imbattersi a Roma in Roger Federer desideroso di fare la valigie e lasciare la capitale. Disputò un ottimo Roland Garros, battendo Ljubicic e raggiungendo i quarti. Poi, più o meno nulla. Un onesto terraiolo, peraltro numero 25 del mondo (ottimo risultato), già ampiamente dimenticato da chiunque pratichi o abbia mai praticato lo sport con corde e racchetta.

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