ceferin reichart

VOLANO GLI STRACCI TRA SUPERLEGA E UEFA – L'AD DELLA SOCIETA’ CHE RAPPRESENTA REAL, BARCELLONA E JUVE BERND REICHART RICEVUTO A NYON MA NON RIESCE NEANCHE A PRESENTARE I PIANI DI RIFORMA DELLE COPPE EUROPEE (TANTO CHE PARLA DI "IMBOSCATA"). RESISTE IL MURO DI CEFERIN: “OPPOSIZIONE SCHIACCIANTE ALLA SUPERLEGA” - ORA SI ASPETTA LA CORTE UE CHE DOVRÀ STABILIRE SE LA UEFA AGISCA IN REGIME DI MONOPOLIO NELL'ORGANIZZAZIONE DELLE COPPE EUROPEE -VIDEO

 

Matteo Pinci per “la Repubblica”

 

Aleksander Ceferin

È finita a urla sguaiate stampate su carta intestata. Prima, però, qualcosa è successo. A distanza di 19 mesi dallo strappo, la Uefa ha riaperto le proprie porte alla Superlega: una riunione di 2 ore e mezzo, con tutti i soggetti interessati coinvolti. A chiedere di essere ricevuto era Bernd Reichart, l'amministratore delegato di A22 sport manager, la società privata con sede a Madrid fondata proprio per supportare la creazione della Superlega.

 

Convitati di pietra della riunione invece Juventus, Real e Barcellona, unici club "separatisti" rimasti. Poteva essere l'occasione per iniziare a cercare temi comuni, punti su cui studiare evoluzioni condivise. È finita a porte in faccia. Ma è come una rissa dopo che la palla è finita in tribuna: nulla aggiunge al risultato.

 

Bernd Reichart

Unico elemento che potrà fornire nuovi argomenti al dialogo è il pronunciamento della Corte di Giustizia europea, che dovrà stabilire se la Uefa agisca in regime di monopolio nell'organizzazione delle coppe europee. Il 15 dicembre l'avvocato generale della Corte, il greco Athanasios Rantos, consegnerà la relazione sulla fase dibattimentale.

 

Un parere che confermasse questa lettura potrebbe legittimare la creazione di una competizione "privata" come la Superlega. Sarebbe l'occasione per rilanciare il progetto: il verdetto è atteso entro la primavera. Certo, come che vada, nessuno potrebbe impedire a Nyon di escludere dal proprio torneo chi ne organizzasse uno tutto suo.

 

«L'opposizione all'autoproclamata Super League rimane schiacciante oggi come lo è stata dall'aprile 2021», ha scritto infatti la Uefa, che per ricevere i "nemici", ha chiamato a raccolta 22 operatori: c'erano l'ad della Serie A De Siervo con Percassi dell'Atalanta e Friedkin della Roma. C'era Al Khelaifi, plenipotenziario del Psg e presidente dell'Eca che rappresenta tutti i club europei. C'era Oliver Kahn del Bayern e Van der Saar dell'Ajax, e ancora i rappresentanti di Ligue 1 francese, Liga spagnola, Bundesliga tedesca e Premier League. Assenti invece i club inglesi: chissà se davvero a causa della riunione programmata degli azionisti della Premier League.

agnelli ceferin perez 4

 

Vale la pena ricordare che sono stati i club inglesi a far franare il progetto nato nottetempo ad aprile 2021 e tramontato in 48 ore.

 

Quello strappo di 19 mesi fa resta una ferita aperta, soprattutto per chi rappresenta la Uefa: il presidente Aleksander Ceferin lo aveva vissuto come un tradimento personale. E ieri ha reagito muscolarmente alla riunione fiume: «Il Regno Unito ha avuto tanti Primi Ministri negli ultimi due mesi quanti sono i sostenitori dei loro piani. Affermano di non rappresentare i tre club rimanenti. Si rifiutano di definire il loro presunto nuovo approccio.

bernd reichart

 

Dicono di voler il dialogo. Ma quando gli viene presentata la possibilità, non hanno nulla da dire». In realtà, più di un club che ufficialmente si mostra in opposizione ha chiamato Reichart cercando la mediazione, un confronto privato coi "separatisti".

 

Reichart si era presentato a Nyon con alcune proposte di riforma delle coppe europee. Ma non è nemmeno arrivato a proporle. Molti si sono chiesti quale fosse la strategia. E se non fosse più che altro una ricerca di esposizione mediatica: ha pubblicizzato lui l'incontro via social, con un video messaggio prima e uno dopo. La domanda irrisolta è: cosa avrebbe voluto chiedere la Superlega? Forse, bisognerà attendere la Corte europea.

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