gazzetta dello sport lukaku

ZAZZARONI SCRIVE CHE LUKAKU È A 10 MILIONI DALLA JUVENTUS E LA "GAZZETTA", DOPO LO SCOOP DEL CORSPORT, SPRIZZA VELENO DA OGNI RIGA: CHIAMA L’ATTACCANTE BELGA "PINOCCHIO", GLI DA' DELL'AFFARISTA, NE RICORDA I GOL SBAGLIATI E SE LA PRENDE CON GIUNTOLI E ALLEGRI – “LUKAKU RISCHIA DI ESSERE UN CONTRATTO NON MONETIZZABILE IN FUTURO, UN ALTRO 'COLPO' ALLA DI MARIA, L’ENNESIMO USATO SICURO CHE CAMBIA TUTTO PER NON CAMBIARE NIENTE”

Estratto dell’articolo di Ivan Zazzaroni per il Corriere dello Sport

lukaku corsport sabato 15 luglio

Parto da Big Rom che, a 30 anni compiuti a maggio, ha scoperto di essere giovane e importante per l’Inter e vecchio e inutile per la Juve. A qualcuno non va proprio giù che il centravantone possa finire a Torino e lo fa continuamente sapere usando tutti i mezzi di cui dispone: a Lukaku è stato dato dell’ingrato, del traditore (seriale), del pentito (zero ripensamenti), ho letto addirittura che l’Inter non l’avrebbe riscattato quando la decisione di non proseguire il giocatore l’ha elaborata a marzo e presa a giugno.

 

(…) Trovo assurdo leggere che il tal calciatore è feccia senz’anima poiché, dopo aver professato amore eterno per i colori, fugge a gambe levate, di solito per qualche dollaro in più. In tutti i matrimoni, soprattutto in quelli più importanti di un’unione sportiva a termine, ci sono i momenti in cui tutto è rose e fiori e si vive sospesi in paradiso raccontando mirabilie dell’altro o dell’altra. Ma le cose cambiano, a volte, i rapporti si logorano e uno dei due prende altre strade. Non a caso la fedeltà assoluta, nel calcio come nella vita, è un valore coltivato da pochi. Secondo il mitico Pitigrilli, «la fedeltà non è altro che una serie di adulteri abortiti, di inganni mancati». Anche per questo quella di Totti alla Roma resta un unicum: legarsi per sempre al Milan, all’Inter o alla Juve è giusto un filo più semplice. O no? Torno a Lukaku.

lukaku corsport

 

Che oggi dista solo 10 milioni da Torino: il Chelsea, nella call di lunedì, è arrivato a 20 di integrazione per avere Vlahovic: Giuntoli ne chiede 50, ma a 30, 35 si lascia convincere. Tutta l’attenzione della Juve per il belga ha finito per rilanciare l’immagine di Dusan, che si è improvvisamente ritrovato indispensabile, almeno sulla carta. Ma se allenatori come Conte, Allegri e Mourinho preferiscono Lukaku a Dusan una ragione ci deve pur essere, o siamo tutti più competenti di loro?

 

lukaku corsport 9 luglio

Dice: hai citato tre che puntano sul calcio di ripartenza. Rispondo: andate a rivedere la Juve e l’Inter di Antonio, la Juve e il Milan di Allegri, il Real, l’Inter e il Chelsea di Mou e poi ne riparliamo. Quando la qualità del centrocampo non autorizza voli pindarici, la difesa e il contropiede con gli uomini giusti e un centravanti di peso in grado di allungare la squadra diventano la soluzione più indicata. Dzeko ci ha costruito una carriera. Allegri, poi, non ha più tanta voglia di investire sulle nuove generazioni: ha peraltro il dovere di portare a casa qualcosa di importante. E Lukaku è l’uomo giusto per una Juve che in mezzo ha qualche difettuccio.

 

 

LUKAKU

Da ilnapolista.it

GAZZETTA DELLO SPORT SU LUKAKU

Lukaku alla Juventus manda in bestia la Gazzetta dello Sport che evidentemente non ha superato la figuraccia rimediata. Mentre ogni giorno scriveva del ritorno di Lukaku all’Inter, il Corriere dello Sport informava della trattativa tra il belga e la Juventus. È andata esattamente così e alla Gazza non l’hanno presa bene. Né hanno dimenticato. Oggi offrono una dimostrazione plastica del loro umore. Ormai l’arrivo di Lukaku in bianconero è vicino: Giuntoli porta a Torino il belga e ottiene anche 30-35 milioni in cambio della cessione di Vlahovic al Chelsea.

 

La Gazzetta dedica tre titoli all’affare, anzi quattro considerando la prima pagina:

GAZZETTA DELLO SPORT SU LUKAKU 1

 

 

“Allegri vende il futuro”

“Juve che fai?”

“L’affarista belga sempre in cerca del contratto più favorevole”

“Juve se prendi Rom perdi l’occasione di cambiare anima”.

 

Il tutto condito da attacchi sia al giocatore (ora diventato un brocco) sia alla politica della Juventus.

 

Ecco il blob della rabbia della Gazza:

Ma non doveva arrivare Giuntoli con la bacchetta magica per rivoluzionare lo sconclusionato e spendaccione mercato juventino degli anni recenti? Invece siamo ancora al dilemma Vlahovic-Lukaku. Siamo messi bene insomma.

 

romelu lukaku inter manchester city 2

Il problema è questo: se Lukaku è considerato più utile alla causa è perché la Juve, al di là degli ultimi discorsi su intensità e pressing, ha in testa di non allontanarsi molto dalle ultime due noiosissime stagioni. E non riusciamo a capire il perché. Lei, Giuntoli? È come se la Juve fosse immune all’aria nuova che sta rinfrescando il nostro calcio (ci sono tre finaliste di coppa, pur sconfitte, a ricordarlo).

 

Lukaku — se non arriva in prestito — rischia di essere un contratto non monetizzabile in futuro, un altro “colpo” alla Di Maria, l’ennesimo usato sicuro che cambia tutto per non cambiare niente. Sarebbe bello se arrivassero altri segnali di rinnovamento.

 

 

Big Rom ormai ha 30 anni, l’età in cui di solito si cerca la stabilità. Lui invece no, continua a cambiare e a dribblare anche gli affetti, a costo di fare scelte impopolari che forse fa fatica a giustificare anche a se stesso. «Non credo che si farà», ha detto qualche giorno fa visibilmente imbarazzato a un tifoso che gli chiedeva se sarebbe andato alla Juve.

romelu lukaku inter manchester city 1

 

Se il naso di Romelu crescerà come quello di Pinocchio lo scopriremo solo nelle prossime settimane, nel frattempo però restano i numeri e i fatti: non è facile trovare un attaccante più girovago di Lukaku, incapace di piantare radici anche dopo aver giurato amore eterno. Il suo curriculum racconta di sei squadre cambiate nel corso della carriera: dall’Anderlecht al Chelsea fino West Bromwich, poi Everton, Manchester United e Inter. In totale he fatto 9 trasferimenti.

 

spesso ha tradito negli appuntamenti più importanti. Per esempio contro la Croazia nel Mondiale in Qatar, quando sbagliò due gol che costarono l’eliminazione. Anche nella finale di Champions giocata con l’Inter ha fatto cilecca davanti alla porta.

 

L’ultima annata poi è stata tribolata a causa degli infortuni: Big Rom ha chiuso la stagione con 1988 minuti giocati complessivamente in maglia nerazzurra, più 14 gol e 7 assist. Meno di Paulo Dybala, che in bianconero non è stato confermato perché troppo spesso infortunato (2502’ complessivi per la Joya, conditi da 18 reti e 8 assist).

romelu lukaku chelsea bayern 2

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...