ZIZOU, PENSACI TU - ZIDANE E’ L'OGGETTO DEL DESIDERIO DI ANDREA AGNELLI PER LA PANCHINA DELLA JUVENTUS - NON E’ BASTATA LA CENA TRA IL PRESIDENTE E ALLEGRI PER DIRADARE LE NUBI SUL FUTURO DELL’ALLENATORE - “LA STAMPA”, HOUSE ORGAN DEGLI AGNELLI, SUSSURRA: “ZIDANE E’ L’IDENTIKIT PERFETTO PERCHÉ AMATO DAI TIFOSI E PERCHÉ VINCENTE IN QUELLA CHAMPIONS CHE A TORINO È DIVENTATA OSSESSIONE…”
Antonio Barillà per “la Stampa”
Zinedine Zidane a Torino. Un blitz che non sorprende, considerato il legame del tecnico con la città, ma che in questi giorni roventi di indiscrezioni sulla Juventus assume un significato particolare. Zizou figura infatti tra i principali candidati alla successione di Massimiliano Allegri, e né la cena tra l' allenatore e il presidente Andrea Agnelli, né la coltre di concentrazione che ammanta la squadra in vista dell' Atletico Madrid bastano ad arginare i gossip, le congetture e i sogni dei tifosi.
A scuotere la quiete del sabato è una fotografia postata da Nicola Amoruso su Instagram: lui, Ciro Ferrara, Mark Iuliano e Zidane in campo allo Z5 di Mappano, il centro sportivo di calcio a 5 di proprietà del francese, inaugurato il primo giugno 2016 sul modello di quelli già aperti ad Aix-en-Provence, Marsiglia e Madrid.
L'immagine, in realtà, è vecchia, lo confermano in blocco le leggende immortalate, ma le «indagini» portano alla luce il blitz e alimentano le voci. Difficile immaginare un contatto con i vertici bianconeri alla vigilia della partita più importante dell' anno, rimane forte, però, la suggestione di un possibile ritorno. Perché, al di là dell' esito di martedì, delle parole di Allegri, della distensione giurata a dispetto della presunta rottura, è facile immaginare che il ciclo si chiuda alla fine di questa stagione.
LA CHIAMATA DI PEREZ
Max piace a diversi club, in Italia e all' estero, ma il fatto che sia sotto contratto e immerso in una stagione intensissima non ha ancora trasformato le idee in sondaggi, mentre Zizou, libero dopo l'addio al Real, è apertamente conteso dai top club d' Europa. Al di là della Juventus, è nel mirino del Chelsea che non esclude la separazione da Maurizio Sarri. C' è chi sostiene che ci sia stato già un incontro con Marina Granovskaia, la più stretta collaboratrice di Roman Abramovich, così particolareggiato da planare sulle strategie di mercato: il successivo blocco, decretato dalla Fifa, rischia però di far scivolare i Blues nella gerarchia delle preferenze del tecnico.
Anche lo sceicco Nasser Al-Khelaifi sta pensando a lui per imprimere finalmente una svolta al Psg: un' idea già abbozzata, acuita dalla delusione per un' altra Champions interrotta, che potrebbe suggerire, a breve, un'offerta concreta. Più di tutti, però, a esporsi è stato il vecchio presidente, Florentino Perez, che ha digitato il numero di cellulare di Zidane già all' indomani della clamorosa lezione dell' Ajax che ha sbattuto fuori dall' Europa la squadra di Santiago Solari. Il francese era andato via a giugno, dopo otto mesi il rimpianto è diventato appello accorato e richiesta d' aiuto, lui ha risposto di non voler riprendere la squadra in corsa, ma di essere disposto a riflettere sull' opportunità di tornare in panchina nella prossima stagione.
Il Real Madrid è la più pericolosa concorrente della Juventus, pronta a planare sul suo antico fuoriclasse se davvero Allegri andrà via: identikit perfetto perché amato dai tifosi e perché vincente in quella Champions che a Torino è diventata ossessione. Zizou ne ha vinte tre, fissando un record condiviso con Bob Paisley e Carlo Ancelotti, lui però le ha inanellate consecutivamente: un' escalation cominciata il 4 gennaio 2016, quando sostituì Rafa Benitez alla guida dei Blancos.
Casting rimandato Tra le alternative, la Juventus valuta un' altra operazione nostalgia, legata ad Antonio Conte, l' uomo dei primi tre scudetti dell' era Agnelli, senza dimenticare il sogno Pep Guardiola: appare proibito, ma anche Ronaldo sembrava tale. Il casting, in realtà, non è iniziato, la Juventus non vuole distrazioni, figurarsi in un momento così delicato e affascinante alla vigilia della partita che può valere una stagione: l' Atletico Madrid ha vinto 2-0 all' andata, ma l' ultima parola non è detta. Il blitz di Zidane, però, ha cambiato lo scenario, colorando sogni e fomentando dibattiti, magari rinfocolando la tentazione alla Continassa. E pazienza se Zizou a Torino ogni tanto capita, il tempo di due calci a Mappano e di due rigatoni nel ristorante preferito, lo stesso di quando incantava in campo.