UNA TOGA SOTTO STRESS – LA GIUDICE DI CATANIA, IOLANDA APOSTOLICO, SI È DIMESSA PERCHÉ NON SOPPORTAVA PIÙ LE PRESSIONI E LE POLEMICHE POLITICHE SCATENATE DALLA DESTRA, DOPO LA SUA DECISIONE DEL SETTEMBRE 2023 DI NON CONVALIDARE I TRATTENIMENTI DI QUATTRO MIGRANTI NEL CPR DI POZZALLO – CHI LA CONOSCE DICE CHE “SI SENTIVA SCHIACCIATA, AVEVA TIMORE DI RIDIVENTARE UN BERSAGLIO”. E CHE NON HA ALCUNA INTENZIONE DI SCENDERE IN POLITICA: “POTREBBE REALIZZARE UN VECCHIO SOGNO, UN FAZZOLETTO DI TERRA DA COLTIVARE”
Estratto dell’articolo di Conchita Sannino per “la Repubblica”
iolanda apostolico alla manifestazione contro salvini nel 2018 a catania
Nessuno “scivolo”. Nessun calcolo previdenziale. Solo la volontà di spogliarsi della toga per stoppare processi politici e livori social. E forse temeva nuovi attacchi. Non sopportava l’idea di essere impallinata per altro. Ha 60 anni, non ha maturato la pensione Iolanda Apostolico, la giudice di Catania che si è dimessa un anno dopo gli attacchi sferrati dal ministro Salvini.
Apostolico era diventata la giudice- nemica per aver deciso — era il 30 settembre 2023 — di non convalidare i trattenimenti di quattro migranti tunisini, nel Cpr di Pozzallo, ritenendo «incostituzionale e contrario alle norme Ue» il cosiddetto decreto Cutro. Un caso di interpretazione che poi ha fatto scuola.
La reazione del ministro leghista non s’era fatta attendere: pochi giorni dopo Salvini posta il frammento di un video che ritrae la giudice a un sit-in sul diritto d’asilo organizzato, nel 2018, cinque anni prima, da Caritas, vescovi e cittadinanza attiva.
«La sottoscritta chiede di poter rassegnare le proprie dimissioni volontarie a far data dal 15 dicembre», scrive lei al Csm, è il 3 ottobre scorso. Dopo i passaggi di rito, il plenum approva. [...]
Di certo, dicono alcuni fidati amici, «si sentiva schiacciata, non era più serena, aveva timore di ridiventare un bersaglio». Così, «in una persona sensibile che già molti anni fa aveva pensato a dimettersi, dopo stress e pressioni fisiologiche dell’ambito del penale» era bastata la paura che potesse ancora finire nel mirino a farle dire basta. Pare che la riservatissima giudice, attiva socialmente, che non ha mai amato la figura del magistrato-burocrate, potrebbe realizzare ora «un vecchio sogno, un fazzoletto di terra da coltivare».
iolanda apostolico alla manifestazione a catania contro matteo salvini - 25 AGOSTO 2018
Via, comunque, dall’effetto gogna. Che continua. Ieri il presidente dei senatori Fi, Maurizio Gasparri: «Finalmente Apostolico si è resa conto di non essere adatta a ricoprire un ruolo terzo e imparziale, lo apprezziamo. Ma, oltre a dimettersi, farebbe bene anche a chiedere scusa». Parole che non meritano commenti, scrivono in chat alcuni magistrati: «Se questo è un uomo delle istituzioni».
Dal Consiglio superiore della magistratura è invece un indipendente come il togato Roberto Fontana a fare un’analisi amara. «Il Csm ha perso un’occasione sul caso Apostolico. La proposta di pratica a tutela, che pure la collega Miele aveva depositato da diversi mesi, era stata rinviata sine die, c’era un disegno — spiega a Repubblica — Dall’altro lato, la politica che ha bersagliato una magistrata per un suo provvedimento non ha avuto mai il tempo di impugnarlo e magari di vincere, chissà perché».
maurizio gasparri alla partita del cuore
E dopo la solidarietà espressa nell’immediatezza dai colleghi di sinistra, Magistratura democratica, interviene anche la corrente delle toghe progressiste, Area. «Lasciamo in pace la collega Apostolico come ha chiesto lei implicitamente con il suo gesto» sottolinea il segretario Giovanni Zaccaro [...]
SECONDO VIDEO DI IOLANDA APOSTOLICO ALLA MANIFESTAZIONE CONTRO SALVINI DEL 2018 LA GIUDICE IOLANDA APOSTOLICO ALLA MANIFESTAZIONE CONTRO SALVINI DEL 2018