marco belviso roberto vannacci

VANNACCI NON HA ANCORA FATTO IL PARTITO MA GIÀ PARTE CON LE ESPULSIONI – IL GIORNALISTA MARCO BELVISO, REFERENTE PER IL NORDEST DELL’ASSOCIAZIONE “IL MONDO AL CONTRARIO”, È STATO CACCIATO - LA SUA COLPA? AVER RILASCIATO UN’INTERVISTA AL QUOTIDIANO “IL TEMPO”, DOVE SOSTENEVA CHE SECONDO LUI VANNACCI DOVREBBE SPOSTARE A DESTRA LA LINEA DELLA LEGA…

MARCO BELVISO

Estratto dell’articolo di Francesco Moscatelli per www.lastampa.it

 

Il partito non esiste ancora, ma fra i vannacciani sono già cominciate rese dei conti ed espulsioni.

 

La prima testimonianza arriva dal Veneto e riguarda uno dei quadri dell’associazione “Il Mondo al Contrario”, la prima e anche la più strutturata fra le varie sigle che un po’ in tutta Italia seguono il generale eletto come eurodeputato indipendente nelle liste della Lega.

 

IL DOCUMENTO DI ESPULSIONE RECAPITATO A MARCO BELVISO

Marco Belviso, giornalista e referente per il Nord Est oltre che fondatore in prima persona del movimento Gli amici del Nord Est per Vannacci, ha infatti pubblicato sui social un documento di espulsione spiegando che domenica pomeriggio tre esponenti di primo piano del Mondo al Contrario (il presidente Fabio Filomeni, il segretario Bruno Spatara e il tesoriere Gianluca Priolo) si sono presentati a casa sua a Mestre chiedendogli di sottoscriverlo.

 

Tecnicamente una seduta straordinaria del Consiglio di gestione del movimento che il 23 novembre a Grosseto comincerà la sua trasformazione da soggetto culturale a soggetto politico. La colpa di Belviso? Aver rilasciato un’intervista al quotidiano Il Tempo dove sosteneva che secondo lui Vannacci dovrebbe, prima ancora che fondare un suo partito, spostare a destra la linea della Lega in opposizione ai governatori Luca Zaia e Massimiliano Fedriga.

 

Il documento di epurazione cita l’articolo 3.4 sui diritti e doveri degli iscritti che vieta di parlare pubblicamente di cose diverse dai contenuti del libro del generale e le raccomandazioni più volte espresse da Filomeni sulla necessità di astenersi da commenti politici e in particolare modo sul Carroccio.

 

ROBERTO VANNACCI - FOTO LAPRESSE

«Sono circa le 17 di domenica pomeriggio quando ricevo un messaggio whatsapp di una persona che reputo un amico e mi comunica che sta per arrivare dalla Toscana a casa mia; suona il citofono, apro la porta ma assieme a lui si presentano altre due persone che vedo personalmente per la prima volta- scrive Belviso su Facebook-. Toni duri, mi dicono di restare in piedi e mi intimano di interrompere la mia professione di giornalista; poi estraggono un foglio che vogliono che firmi immediatamente.

 

MARCO BELVISO CON ROBERTO VANNACCI

I loro toni si fanno più minacciosi, la loro voce si alza, partono delle minacce neanche tanto velate. Suona nuovamente il citofono, così i tre scendono velocemente e salgono a bordo di una vettura nera con un quarto uomo al posto di guida, restato in attesa, con il motore acceso».

 

Il documento di espulsione, che Belviso non ha firmato, sembra comunque non ammettere repliche o ulteriori chiarimenti. […]

 

FABIO FILOMENI - FOTO LAPRESSE

Il presidente Filomeni, contattato da La Stampa, lo conferma ulteriormente: «La lettera del Comitato di Gestione consegnata al sig. Belviso e dallo stesso resa pubblica è già eloquente sulle motivazioni della sua espulsione dal Comitato del quale ad oggi non ne fa più parte e non può parlare a nome dello stesso. Se questo signore persiste nell'esprimersi in termini lesivi dell'onorabilità del Comitato o dei suoi appartenenti ci vedremo costretti a rivolgerci nelle sedi opportune».

Marco Belviso roberto vannacci

Marco Belviso DIEGO FUSARO MARCO BELVISO

Ultimi Dagoreport

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

FLASH – COSA FARÀ LA CAMALEONTE MELONI QUANDO DONALD TRUMP, PER L’IMPOSIZIONE DEI DAZI, DECIDERÀ DI TRATTARE CON I SINGOLI PAESI E NON DIRETTAMENTE CON BRUXELLES? LA DUCETTA, AIUTATA DAL SUO AMICO ELON MUSK, GESTIRÀ GLI AFFARI FACCIA A FACCIA CON IL TYCOON, FACENDO INCAZZARE URSULA VON DER LEYEN E MACRON, O STARÀ DALLA PARTE DELL’UNIONE EUROPEA? STESSO DISCORSO PER L’UBIQUO ORBAN, CHE OGGI FA IL PIFFERAIO DI PUTIN E L’AMICO DI TRUMP: COSA FARÀ IL “VIKTATOR” UNGHERESE QUANDO LE DECISIONI AMERICANE CONFLIGGERANNO CON QUELLE DI MOSCA?