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VIDEO-CAFONAL - TRANQUILLI: ANCHE NELL’ERA RENZIANA, I PARLAMENTARI BACIANO LA PANTOFOLA DEI VESCOVI - ALLA MESSA DI NATALE ECCO LUCA LOTTI, MATTEO RICHETTI E PERSINO L’EX RIFONDAROLO GENNY MIGLIORE, CONVERTITO AL RENZISMO – A BAGNASCO MARIA: “NON SIATE POPULISTI”

Video di Veronica Del Soldà per Dagospia

 

I parlamentari riuniti a messa dal cardinal Bagnasco

 

 

Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia

 

Domenico Agasso Jr per http://vaticaninsider.lastampa.it/

 

stretta di mano boldrini alfanostretta di mano boldrini alfano

«L'incarnazione del Figlio di Dio ci insegna a stare in mezzo alla gente non per fare dei populismi inutili e dannosi, ma per conoscere la vita». Lo ha detto ai parlamentari il presidente della Conferenza episcopale italiana   (Cei) e arcivescovo di Genova, il cardinale Angelo Bagnasco, nel corso della Messa per deputati e senatori celebrata a Roma nella chiesa di Santa Maria sopra Minerva in vista del Natale. E «conoscere non solo per registrare - è l'invito rivolto a deputati e senatori - ma per discernere la verità, il bene, il meglio, e così costruire e far crescere la giustizia che è lo scopo della politica».

sacconi mauriziosacconi maurizio

 

«Nel cuore di ciascuno di voi – rappresentanti del nostro Popolo – ci sono sicuramente le vostre famiglie e i vostri cari; ma, in forza del vostro compito istituzionale, ci deve essere anche il Paese - ha esortato il Porporato - per il bene del quale siete chiamati a servire con competenza, onestà, disciplina e sacrificio».

 

Servire la Nazione «è motivo di onore, e l’onore del Paese, il bene della gente, e anche l’onore del vostro nome, deve essere criterio di ogni vostro pensiero, sentimento e scelta».

È il consenso «di Dio che noi uomini – di qualunque responsabilità pubblica siamo rivestiti – dobbiamo prima di tutto cercare, il suo giudizio, sapendo che ogni altro consenso pur legittimo non può mai diventare il nostro fine».

 

rotondi gianfrancorotondi gianfranco

«La lunga genealogia di Gesù - ha detto il Presidente Cei - che il Vangelo di Matteo riporta, può sembrare fredda e irrilevante, come una sequenza lontana. Ma lo scopo dell’evangelista è chiaro: far toccare, attraverso la concretezza dei nomi, la sconvolgente concretezza dell’incarnazione del Figlio di Dio. Cristo non è un’idea alta e nobile, un ideale astratto, un mito sapiente, ma è una persona, la carne del Dio vivente. Dio si è fatto veramente come noi per farci come Lui, per salvarci dal male del mondo – il male morale, il peccato – che sta all’origine dei mali del mondo. Per questo ha assunto l’umanità, si è inserito nella genealogia degli uomini, è entrato nella storia». Ecco quindi «il messaggio vivo e palpitante: Dio è vicino, come noi, condivide la vicenda umana».

 

rosy bindirosy bindi

Il mistero «dell’incarnazione del Figlio di Dio è paradigma della nostra vita personale e sociale; ma anche della politica», ha sottolineato Bagnasco. «Sì, perché incarnazione vuol dire relazione - ha spiegato - Uscire dal perimetro angusto del nostro io individuale, oltrepassare i confini mortificanti di ideologie vecchie e nuove, conoscere la realtà concreta della gente, gli assilli quotidiani della moltitudine, le sue incertezze protratte, le speranze e le aspettative legittime… risponde alla logica dell’incarnazione, dello stare dentro al dinamismo ferreo delle generazioni che incalzano».

 

Per il Cardinale Arcivescovo di Genova «incarnazione vuol dire stare tra gli altri e con gli altri nella responsabilità, operando con serietà e sacrificio affinché la società non sia una massa di individui ma – ben di più – una comunità di vita e di destino. È in forza dell’incarnazione di Cristo che, anche quando il mondo si sente estraneo al cristianesimo, il cristianesimo non si sente mai estraneo al mondo».

 

roccella quagliariello caliendo lettaroccella quagliariello caliendo letta

Mai è inutile «nel servizio alto della politica, rimettere a fuoco il suo fondamento nobile; fondamento che la ispira, la sostiene e la preserva da intromissioni e snaturamenti»; si può «formulare questa radice con delle domande: perché è bello e giusto stare insieme? Perché vale la fatica lavorare insieme, per quale scopo, per andare dove? Chi vogliamo essere? Qual è il volto del nostro Popolo? Comprendiamo che emerge, ancora una volta, l’importanza della storia evocata dalla genealogia del Vangelo.

 

richetti matteorichetti matteo

Il ripiegamento all’indietro impedisce il cammino e l’enfasi del nuovo smarrisce il buon senso»; «l’incarnazione del Figlio di Dio - ha messo in evidenza - ci insegna a stare in mezzo alla gente non per fare dei populismi inutili e dannosi, ma per conoscere la vita: non basta vivere la propria vita per conoscere la vita, è necessario stare in mezzo alla vita che nasce dalla nostra storia e dal nostro oggi. Conoscere non solo per registrare ma per discernere la verità, il bene, il meglio, e così costruire e far crescere la giustizia, che è lo scopo della politica».

quagliariello roccella letta caliendoquagliariello roccella letta caliendo

 

In conclusione, Bagnasco ha invitato a riflettere sui «tanti giovani, agli anziani e ai poveri che sono folla. Con forte determinazione pensiamo al lavoro per tutti, sapendo che tutti hanno desiderio di lavorare con rinnovata consapevolezza, con dedizione, con onestà e crescente competenza».

pierferdinando casinipierferdinando casini

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