"DOPO QUATTRO MESI INIZIA A DIMINUIRE LA RISPOSTA ANTICORPALE DELLA TERZA DOSE" - WALTER RICCIARDI: "LA RISPOSTA CELLULARE INVECE POTREBBE DURARE PIÙ A LUNGO. SI VEDRÀ. MA È PROBABILE CHE IN AUTUNNO LA QUARTA DOSE SARÀ UTILE A TUTTI - LA PANDEMIA HA CREATO SITUAZIONI DI EMERGENZA PSICOLOGICA: HA DANNEGGIATO LE PERSONE FRAGILI E CREATO NUOVI MALESSERI. C'È UNA PANDEMIA PSICOLOGICA, UNA 'COVID FATIGUE', CHE COINVOLGE MOLTI. NEL TEMPO CI ACCORGEREMO DI QUANTO QUESTI ANNI ABBIANO PESATO…"
Francesco Rigatelli per "la Stampa"
«Lo stato di emergenza può cessare, ma con l'accortezza di mantenere i pilastri che reggono la nostra libertà attuale». Walter Ricciardi, professore ordinario di Igiene all'Università Cattolica di Roma e consulente del ministro della Salute Speranza, fa il punto della situazione sulla pandemia.
Qual è la road map di cui ha parlato Draghi?
«I dettagli sono allo studio, ma ora è possibile un allentamento delle regole, pur mantenendo in piedi le strutture per la vaccinazione, la rivaccinazione, il Green Pass e le mascherine per i luoghi chiusi».
Fine dello stato di emergenza dunque?
«È una decisione politica, ma bisogna distinguere tra l'emergenza dal punto di vista legislativo, che consente decisioni rapide, e quella sanitaria che continua non solo in Italia, ma nei Paesi dell'Est e a Hong Kong per esempio. Certe strutture e pratiche straordinarie possono finire, non l'organizzazione per la vaccinazione di massa».
La pandemia sta finendo o è solo una pausa?
«Impossibile dirlo, ma la pandemia finirà quando cesserà in tutto il mondo. Una buona notizia è il nuovo hub vaccinale in Sudafrica per produrre dosi per tutto il continente africano, in accordo con l'Europa. La volontà dei governi è indurre le case farmaceutiche al trasferimento tecnologico o alla sospensione temporanea dei brevetti».
È ancora necessario e realistico vaccinare il mondo?
«Certo che sì, perché il virus dilaga nei Paesi con bassa e scarsa copertura vaccinale, come appunto Hong Kong».
I cinesi dovranno comprare i vaccini americani?
«O accelerare la ricerca per produrre vaccini a Rna».
Intanto in Italia la quarta dose ai fragili è l'inizio di un richiamo generalizzato?
«È un inizio alla luce dell'esperienza israeliana per i fragili, ma è probabile che in autunno sarà utile a tutti».
Perché anche la terza dose cala?
«Dopo quattro mesi inizia a diminuire».
Immunologi come Abrignani si dicono fiduciosi che duri più a lungo...
«L'immunità anticorpale cala, ma quella cellulare potrebbe durare più a lungo. Si vedrà».
Il vaccino in arrivo, Novavax, potrebbe aiutare?
«Funziona come quelli a Rna, è il coronavirus a essere mutevole e difficile da captare».
La variante Omicron risulta stabile?
TERZA DOSE DI VACCINO ANTI COVID
«Pio desiderio. Nessuno può sapere se e quando uscirà una nuova variante. Sta emergendo in alcuni Paesi Omicron 2, per esempio, più contagiosa ancora e non si sa quanto patogenica. A varianti ferme dovremmo vivere tranquillamente fino all'autunno, ma l 'equilibrio è precarissimo».
Come mai la vaccinazione dei bambini arranca?
«Per una serie di problemi. Molti genitori non hanno chiara la pericolosità per i figli di Omicron, temendo erroneamente di più i vaccini. Poi solo la Puglia ha organizzato la vaccinazione nelle scuole agevolando le famiglie. Questa sarebbe una mossa da fare ovunque».
silvio berlusconi fa la terza dose 4
E la vaccinazione under 5 perché ritarda?
«I primi test hanno dato buoni risultati sulla sicurezza, ma non sull'efficacia, dunque si deve ancora trovare la dose giusta per i piccoli. Questione di mesi».
I 5 milioni di non vaccinati sono supportabili dalla società e dal sistema sanitario?
«Un serbatoio così rilevante del virus impedisce l'immunità di comunità prolungando la pandemia e pesa sugli ospedali. Il consiglio medico resta di vaccinarsi subito, anche perché la curva in calo non significa che il virus non circoli più».
Cosa pensa del bonus psicologo?
«Molto bene, ma soprattutto in questa fase dovrebbe essere garantito un supporto pubblico di base allargato».
La pandemia ha creato situazioni di emergenza psicologica o ha aumentato disagi precedenti?
«Ha sia danneggiato le persone fragili sia creato nuovi malesseri. C'è una pandemia psicologica, una «Covid fatigue», che coinvolge molti. Nel tempo ci accorgeremo di quanto questi anni abbiano pesato».
Dopo due anni di pandemia qual è la sua riflessione a riguardo?
«Potrei suggerire il libro Cambiamo strada del filosofo francese Edgar Morin (edito da Raffaello Cortina). Stiamo vivendo un cambiamento epocale e non torneremo mai più alla situazione di prima. Se continueremo a ignorare i segnali del pianeta, a depredare la natura, a inquinare, a viaggiare smodatamente e a non prepararci al ritorno di fenomeni simili soffriremo altre pandemie sempre più ravvicinate. Non sarà questione di se, ma di quando. Se invece capiremo che la salute umana è collegata a quella ambientale e animale, allora troveremo un nuovo equilibrio virtuoso».