aldo grasso monsters pomeriggio5 la vita in diretta

“MONSTERS” CI CHIEDE SE IL MALE SIA RAPPRESENTABILE” – ALDO GRASSO PARTE DALLA SERIE TV DI RYAN MURPHY PER MENARE LE TRASMISSIONI DEL POMERIGGIO INFARCITE DI CRONACA NERA: “SE CADE LA MEDIAZIONE ARTISTICA, COSA RESTA? RESTANO I POMERIGGI TELEVISIVI, DOVE IL GENERE TRUE CRIME È DOMINANTE, DOVE CONDUTTORI, INVIATI OSPITI ED “ESPERTI” (CRIMINOLOGI, SOCIOLOGI E PSICOQUALCOSA) PARLANO DI COSE CHE NON CONOSCONO O CONOSCONO IN SUPERFICIE E…”

 

Estratto dell’articolo di Aldo Grasso per il "Corriere della Sera"

 

pomeriggio5 myrta merlino 2

Le storie che si intrecciano in «Monsters», la serie Netflix di Ryan Murphy e Ian Brennan (nove episodi) sono agghiaccianti e tragiche. Raccontano l’omicidio compiuto dai fratelli Lyle ed Erik Menéndez, quando, il 20 agosto 1989, uccisero a fucilate nella bella villa di Beverly Hills i propri genitori, José e Kitty.

 

[…] I ragazzi, che all’epoca del delitto avevano 18 e 21 anni, spiegarono che il loro gesto era dovuto ad anni di abusi sessuali e violenze psicologiche da parte del padre, con la complicità della madre.

aldo grasso

La domanda che da anni accompagna il caso è questa: chi furono i veri mostri, i figli o i genitori? Gli autori non tralasciano nulla: né la violenza, né la morbosità, persino incestuosa, né la componente horror che colora ogni immagine.

 

Eppure, c’è qualcosa che nella scrittura non convince: recitazione sempre sopra le righe, gusto del macabro, lunghe pause in cui la serie stinge nel documentario.

Quello che, ancora una volta, «Monsters» ci chiede è se il male sia rappresentabile […]

 

la vita in diretta alberto matano 3

La grande letteratura, il grande teatro, il grande cinema ci sono riusciti.

Ma se cade la mediazione artistica, cosa resta? Restano i pomeriggi televisivi, dove il genere true crime, la cronaca nera, è dominante, dove conduttori e conduttrici, inviati e inviate, ospiti ed «esperti» (criminologi, sociologi e psicoqualcosa) parlano di cose che non conoscono o conoscono in superficie […] per spiegare l’indicibile, l’irrappresentabile.

 

monsters

Come si può dare un giudizio «a caldo» fuori da un contesto clinico di storie che non si conoscono? Ci sarebbe anche una ragione deontologica che suggerirebbe una forma di pudore nei confronti delle famiglie coinvolte, spesso colpevolizzate da commenti affrettati e approssimativi. Siamo diventati tutti Monsters?

la vita in diretta 1la vita in diretta alberto matano 2aldo grassola vita in diretta alberto matano 1milo infantepomeriggio5 myrta merlino 1

Ultimi Dagoreport

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…