NESSUNO TOCCHI LA SORELLA D’ITALIA – ALESSANDRO SALLUSTI LANCIA IL SASSO CON UN TITOLONE IN PRIMA PAGINA SUL “GIORNALE”: “VOGLIONO INDAGARE ARIANNA MELONI” – IL DIRETTORE DEL QUOTIDIANO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI PARLA DI “GIOCO DI SPONDA” TRA “GIORNALI OSTILI, MAGISTRATI E SINISTRA” CHE NASCONDEREBBE UNA “CAMPAGNA PER ACCERCHIARE LA SORELLA DELLA PREMIER. LA VOGLIONO ACCUSARE DI TRAFFICO D’INFLUENZE” – SALLUSTI INDICA NEI RENZIANI I MANDANTI DELL'OPERAZIONE – E LE TRUPPE MELONIANE SI AFFRETTANO A SCENDERE IN CAMPO IN DIFESA DI ARIANNA, CON UNA SFILZA DI COMUNICATI FOTOCOPIA INDIGNATI – DONZELLI ARRIVA A EVOCARE UNA “COSPIRAZIONE PER FERMARE GOVERNO E RIFORME” – E DALLA MASSERIA PUGLIESE INTERVIENE ANCHE IO SO’ GIORGIA: “SE FOSSE VERO SAREBBE GRAVISSIMO. CONTRO MIA SORELLA MOSSE SQUALLIDE E DISPERATE”
MELONI, CONTRO ARIANNA MOSSE SQUALLIDE E DISPERATE
(ANSA) - "Se fosse vero che ora sono passati alla macchina del fango e alla costruzione a tavolino di teoremi per sperare in qualche inchiesta fantasiosa contro le persone a me più vicine, a partire da mia sorella Arianna, sarebbe gravissimo". Lo afferma Giorgia Meloni contattata telefonicamente dall'Ansa.
"Ma in fondo sarebbe anche un buon segno, perché queste mosse squallide e disperate da parte della peggiore politica significherebbero solo che stiamo smontando il sistema di interessi che tiene in ostaggio l'Italia da troppi anni. Quindi, avanti a testa alta, con ancora maggiore determinazione", ha aggiunto la premier.
Estratto dell’articolo di Stefano Baldolini per www.repubblica.it
prima pagina del giornale - vogliono indagare arianna meloni
“Vogliono indagare Arianna Meloni”, titola il Giornale in prima pagina e in un editoriale Alessandro Sallusti parla apertamente di “gioco di sponda” tra “giornali ostili, magistrati e sinistra” che nasconderebbe una vera e propria “campagna per accerchiare la sorella della premier”. Scoppia così il caso Arianna e con sistematico tempismo arriva la batteria di dichiarazioni di Fratelli d’Italia a esprimere sdegno, solidarietà e un avvertimento: “Non passerete”.
Il direttore del quotidiano di proprietà degli Angelucci evoca un presunto “metodo Palamara”, “in grado di deviare il corso della democrazia”. In pratica un sistema politico-giudiziario costruito ad arte “per azzoppare l’avversario”. La prova? Un’”attenzione sproporzionata” verso la dirigente di FdI che porterebbe all’accusa di “traffico d’influenze”.
giorgia meloni alessandro sallusti 50 anni del giornale
Sallusti indica nei renziani i mandanti politici dell’operazione. A partire dalla senatrice Iv Raffaella Paita che aveva attaccato la responsabile della segreteria politica di via della Scrofa “per l’influenza sulle nomine Rai” e sul rinnovo dei vertici alle Ferrovie dello Stato. Accuse – scrive Sallusti – “amplificate sia da Maria Elena Boschi sia da Matteo Renzi”.
[...] Il primo a intervenire è il presidente dei senatori Lucio Malan che parla di “inquietante possibile sbocco giudiziario della campagna contro Arianna Meloni”. A cui il capogruppo alla Camera Tommaso Foti esprime “solidarietà piena”, aggiungendo “un messaggio ai mestatori professionali: 'Non passerete'".
Per la vicecapogruppo alla Camera Augusta Montaruli, "usare la magistratura come un grimaldello per colpire non solo un governo legittimamente eletto ma persone specchiate, con il 'metodo Palamara', è meschino, vile e caratteristico delle peggiori dittature”.
Mentre il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove accusa la sinistra “di livore, rabbia e odio”. "L'altro giorno si è passato il segno associando la parolina magica 'influenza' a Arianna Meloni e quindi accusandola indirettamente di un reato: il traffico di influenze”, aggiunge. Reato peraltro, come molti giuristi hanno osservato, “sterilizzato” dal ministro Carlo Nordio.
GIORGIA E ARIANNA MELONI COME LE GEMELLE DI SHINING - FOTOMONTAGGIO DEL FATTO QUOTIDIANO
Ma intanto la valanga è partita e il responsabile Organizzazione di FdI Giovanni Donzelli posta un video in cui ipotizza senza mezzi termini una “cospirazione per fermare governo e riforme” e un tentativo di “inquinare la democrazia”. [...]
Tirata in ballo, la senatrice Paita replica: “Ritrovarsi ad essere accusati di ordire fantomatici complotti giudiziari come hanno fatto Alessandro Sallusti e a ruota lo Stato maggiore di FdI è pura fantascienza”. “Non ci faremo intimidire” – aggiunge – “Giorgia Meloni deve venire a rispondere in aula e dirci: è vero o no che Arianna Meloni è intervenuta nelle nomine? E se sì, a che titolo?”.
Interviene anche Renzi che si domanda “se le sorelle Meloni vedono i fantasmi”. “In questa domenica di agosto ci tocca rispondere alle aggressioni di Fratelli d'Italia e alle ansie da complotto della famiglia della premier”, aggiunge il leader di Iv che parla di “linguaggio di odio, violento e squadrista”.
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