1- PIU’ CHE LA FESTA DELL’INDIPENDENZA, E’ STATO IL GIORNO DEL RINGRAZIAMENTO A MONTI 2- PER EVITARE UN TRACOLLO PLANETARIO IN GRADO DI COMPROMETTERE LA SUA RIELEZIONE IL PROSSIMO 6 NOVEMBRE, QUANDO GLI AMERICANI SARANNO CHIAMATI A SCEGLIERE IL NUOVO PRIMO INQUILINO DELLA CASA BIANCA, OBAMA HA TRASFORMATO IL ROBOTICO PROFESSORE DI VARESE IN UN ARIETE PER ROMPERE IL MURO DI BERLINO DI ANGELA 3- THORNE ALLEGRIA! "DOBBIAMO TUTTI RESTARE UNITI O MORIREMO TUTTI INDIVIDUALMENTE" 4- AL COSPETTO DEI BURATTINI DELLA POLITICA DE’ NOANTRI, L’AMBASCIATORE AMERICANO HA LISCIATO IL PELO AL “CAGNOLINO” DI PALAZZO CHIGI: "NON POTREMMO DESIDERARE UN AMICO PIÙ AFFIDABILE, UN ALLEATO PIÙ FEDELE, UN PARTNER PIÙ BRILLANTE"

 

Foto dal profilo Flickr dell'Ambasciata USA: http://www.flickr.com/photos/ambasciatausa/

1- AMBASCIATORE USA PLAUDE MONTI, CRUCIALE PER VOCE UNICA UE
(ANSA) - Appoggio incondizionato a Monti per il "ruolo cruciale" che l'Italia sta svolgendo a Bruxelles per trovare una risposta comune alla crisi dell'eurozona. Gli Stati Uniti per voce del loro ambasciatore a Roma, David Thorne, ribadiscono il loro plauso al lavoro che il Professore sta portando avanti per l'Italia e l'Ue. "Qualunque sia la risposta europea, questa deve essere congiunta", ha evidenziato il diplomatico in un passaggio del discorso pronunciato durante la tradizionale festa a Villa Taverna per l'Indipendenza degli Usa.

Una ricorrenza che il governo tecnico ha voluto onorare al gran completo: con il premier hanno risposto all'invito i responsabili dei principali dicasteri, da Corrado Passera (Sviluppo Economico) a Elsa Fornero (Lavoro e Politiche Sociali), da Giampaolo Di Paola (Difesa) a Anna Maria Cancellieri (Interno), da Paola Severino (Giustizia) a Giulio Terzi (Esteri).

E proprio il titolare della Farnesina ha colto l'occasione per sottolineare come in questo momento "i rapporti tra Roma e Washington non potrebbero essere migliori". Palpabile, infatti, è stata la differenza con il party dello scorso anno, marcato dall' assenza dell'allora premier Silvio Berlusconi e da un clima sensibilmente più 'freddino', a dispetto delle temperature estive.

Questa sera, invece, Monti ha accompagnato Thorne nel vialetto che conduce al palco d'onore, approfittando di qualche minuto per uno scambio di battute. Un discorso proseguito poi al termine del saluto di Thorne agli ospiti, come al solito numerosissimi. Tra i tanti, esponenti della politica come il nuovo segretario della Lega Roberto Maroni, il leader dell'Udc Pierferdinando Casini, l'ex ministro della Difesa La Russa, il leader di Api Rutelli, il sindaco di Roma Alemanno e la governatrice del Lazio Polverini.

E del mondo economico-sindacale, dal presidente di Confindustria Giorgio Squinzi ai leader di Cisl e Uil Bonanni e Angeletti. Tutti alle prese con i 'classici' hamburger a stelle strisce e fiumi di birra rigorosamente d'Oltreoceano, in una serata segnata dalle note jazz e conclusasi con dei fuochi d'artificio bianchi rossi e blu.

Parlando alla platea, l'ambasciatore si è a lungo soffermato sulla crisi, sottolineando che, proprio come i nascenti Stati Uniti d'America alla fine del 1700, "l'Italia e l'Europa sono alle prese con simili problematiche in materia di indipendenza, sovranità ed autorità politica, nella risoluzione di questioni fondamentali per la Comunità europea".

Ed è proprio in questa congiuntura che Monti continua ad incassare l'appoggio dell'amministrazione Obama. "Dobbiamo tutti restare uniti, altrimenti moriremo tutti individualmente", ha aggiunto Thorne citando uno dei Padri Fondatori, Benjamin Franklin e ribadendo che "non potremmo desiderare un amico più affidabile, un alleato più fedele, un partner più brillante". Concetti condivisi anche da Terzi che, lasciando Villa Taverna, ha ricordato ai cronisti che il 2013 sarà l'anno della cultura italiana negli Usa.


2- MONTI, MINISTRI E NOBILI ALL'INDEPENDENCE DAY
Anna Franco per "Il Messaggero"

Negli Stati Uniti nell'Independence day è vietato stare soli. Così, per dire «happy birthday America» da sempre gli ambasciatori a stelle e strisce organizzano a Roma, nella residenza di Villa Taverna, un evento che è uno degli appuntamenti cardine dei rapporti tra Roma e Washington. Anche quest'anno l'ambasciatore David Thorne ha dato il via ieri a un cocktail party che ha contato ben tremila ospiti. Ad attenderli, alle sette, su un red carpet, oltre all'ambasciatore, sua moglie Rose.

Tra i tavoli e i viali ecco gli onorevoli Pier Ferdinando Casini, Adolfo Urso e Piero Fassino, i senatori Mario D'Urso e Vincenzo Consolo, i ministri Andrea Riccardi e Corrado Passera, l'ex tenutario di dicastero Antonio Marzano. E poi i principi Sforza e Maria Pia Ruspoli, il principe Guglielmo Giovanelli Marconi con la madre Elettra Marconi, il petroliere Aldo Maria Brachetti Peretti, le stiliste Laura e Lavinia Biagiotti con Silvana Giacobini, il presidente del WWF Fulco Pratesi, i conti Giacomo e Nicoletta Attolico, la contessa Guja Viola di Compalto, Renata Polverini, Francesco Rutelli con la moglie Barbara Palombelli, Giovanni Malagò, la principessa Laurentia Colonna e il neo segretario della Lega Nord Roberto Maroni.

A metà serata, organizzata nello stile wasp di Thorne, che in gergo significa semplice e chic, immancabile il passaggio e l'omaggio dei Marines alla bandiera seguita dall'inno suonato dalla U.S. Naval Forces Europe Band e dal discorso dell'ambasciatore. Thorne, accompagnato dal Presidente del Consiglio Mario Monti, ha paragonato la guerra d'indipendenza all'attuale lotta contro la crisi economica. A concludere, spettacolari fuochi d'artificio hanno fatto concorrenza alle stelle di una calda serata romana.

 

THORNE LEGGE IL DISCORSO VILLA TAVERNA FESTA DELL INDIPENDENZA PARATA MILITARE ALLA FESTA DELL INDIPENDENZA USA VILLA TAVERNA MARIO MONTI DAVID THORNE jpegDAVID THORNE ROCCO BUTTIGLIONE PIERFERDINANDO CASINI L INGRESSO DI VILLA TAVERNA AMBASCIATA AMERICANA A ROMA jpegDAVID THORNE E RENATA POLVERINI DAVID THORNE MARIO MONTI jpegDAVID THORNE E PIERFERDINANDO CASINI DAVID THORNE E MARIO MONTI DAVID THORNE E GIULIO TERZI DI SANT AGATA DAVID THORNE E MARIO CIACCIA

Ultimi Dagoreport

mario draghi praga

DAGOREPORT - MA DRAGHI, COSA SI ASPETTAVA COL SUO DISCORSO AL SENATO, DA PARTITI CHE AVEVANO GIA' AFFOSSATO IL SUO GOVERNO E LA SUA AMBIZIONE QUIRINALIZIA? E SE È ANDATO VIA SBATTENDO LA PORTA, STIZZITO (“VEDO CHE GUARDATE L’OROLOGIO, PER CUI VI RINGRAZIO”) - EPPURE LE SUE PAROLE CONTENEVANO UNA PROPOSTA IMPORTANTE: FINANZIARE IL RIARMO CON EUROBOND - DIETRO IL NO A URSULA, CHE GLI AVEVA PROPOSTO DI COORDINARE IL PIANO REARM EU, PRIMA PASSO A UNA FUTURA DIFESA EUROPEA, CI SONO DUE MOTIVI... -VIDEO

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – COME MAI IMPROVVISAMENTE È SCOPPIATA LA PACE TRA JOHN ELKANN E FRATELLI D’ITALIA? IL MINISTRO DELLE IMPRESE, ADOLFO URSO, SI È SPINTO A DEFINIRE L’AUDIZIONE DI YAKI ALLA CAMERA COME “UN PUNTO DI SVOLTA NETTO” – AL GOVERNO HANNO FATTO UN BAGNO DI REALISMO: INNANZITUTTO LA CRISI DELL’AUTOMOTIVE È DRAMMATICA, E I GUAI DI STELLANTIS NON DIPENDONO SOLO DAI DANNI FATTI DA TAVARES - E POI CI SONO I GIORNALI: ELKANN È PROPRIETARIO DI “STAMPA” E “REPUBBLICA” (E DELL'AUTOREVOLISSIMO SETTIMANALE "THE ECONOMIST). MOSTRARSI CONCILIANTI PUÒ SEMPRE TORNARE UTILE…

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - DELIRIO DI RUMORS E DI COLPI DI SCENA PER LA CONQUISTA DEL LEONE D’ORO DI GENERALI – SE MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS-CALTA-MILLERI, TENTA DI CONQUISTARE I VOTI DEI FONDI ANNUNCIANDO LA POSSIBILITÀ DI METTERE SUL PIATTO IL SUO 13,1% DI GENERALI, SOLO DOMANI ASSOGESTIONI DECIDERÀ SE PRESENTARE UNA LISTA DI MINORANZA PER LEVARE VOTI ALLA LISTA DI NAGEL-DONNET, PER LA GIOIA DI CALTA-MILLERI (LA DECISIONE È NELLE MANI DEI FONDI CONTROLLATI DA BANCA INTESA) - FINO AL 24 APRILE, TUTTO È INCERTO SULLE MOSSE IN GENERALI DI ORCEL: CHI OFFRE DI PIÙ PER IL 9% DI UNICREDIT? E CHE FARÀ INTESA DI CARLO MESSINA? AH, SAPERLO...

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...