BANCHE SBANCATE E SOFFERENTI: OTTO ISTITUTI HANNO 100 MILIARDI € DI ASSET A RISCHIO (E ORA ARRIVANO NUOVI STRESS TEST)

Federico De Rosa per il "Corriere della Sera"

Nuovo giro di verifiche sui crediti delle banche. Dopo l'analisi dello scorso autunno, gli ispettori di Via Nazionale sono tornati a bussare alla porta di 20 istituti «il cui tasso di copertura era inferiore alla media o aveva registrato diminuzioni significative» nella precedente verifica sui crediti.

Per otto gruppi bancari, ha fatto sapere la Banca d'Italia, l'ispezione è stata estesa all'intero portafoglio crediti - quindi non solo ai prestiti deteriorati - e all'intera attività operativa. In alcune banche è ancora in corso. I nomi non sono stati comunicati ma Palazzo Koch ha fatto sapere che si tratta di istituti a cui fa capo il 40% dei crediti deteriorati dell'intero sistema.

Si tratta grosso modo di 100 miliardi di euro, su un ammontare totale che a marzo ha toccato il record storico di 249 miliardi di crediti deteriorati. «L'azione di monitoraggio sulla qualità degli attivi bancari e sul livello delle rettifiche continuerà nel corso del 2013» ha fatto sapere la Banca d'Italia, che al termine delle verifiche dello scorso autunno aveva chiesto maggiori accantonamenti per 3,4 miliardi di euro (si è saputo ieri). Secondo alcune indiscrezioni, anche questa volta Via Nazionale ha chiesto correttivi, inclusa la cessione di attività.

E ne sta verificando l'applicazione. Palazzo Koch, insomma, sta stringendo le maglie anche perchè, leggendo pure solo le cronache di questi ultimi giorni (senza bisogno di disturbare per una volta il Montepaschi), tra il dissesto di Banca Marche, le difficoltà della Banca Popolare di Spoleto e, non ultimi, i rilievi mossi alla Bpm, di fronti caldi ce ne sono molti. E in arrivo c'è però anche un nuovo round di «stress test» che, visti nell'ottica della «supervisione unica» sulle banche europee, potrebbero marcare il confine tra chi sopravviverà e chi no in caso di nuovi shock.

L'idea di fondo sarebbe infatti quella di dare sostegno a chi può farcela, lasciando fallire invece chi anche con nuovi capitali non potrebbe far altro che sopravvivere. Per le banche italiane è questione non da poco, considerando che sui crediti le regole in vigore sono più stringenti di quelle adottate da altri partener comunitari. Alzare il livello della vigilanza è dunque la strada maestra per evitare che sia la Bce a decidere il riassetto del sistema bancario italiano.

 

 

bankitalia big BANCA DELLE MARCHE banca popolare di spoleto logo BPM

Ultimi Dagoreport

mario draghi praga

DAGOREPORT - MA DRAGHI, COSA SI ASPETTAVA COL SUO DISCORSO AL SENATO, DA PARTITI CHE AVEVANO GIA' AFFOSSATO IL SUO GOVERNO E LA SUA AMBIZIONE QUIRINALIZIA? E SE È ANDATO VIA SBATTENDO LA PORTA, STIZZITO (“VEDO CHE GUARDATE L’OROLOGIO, PER CUI VI RINGRAZIO”) - EPPURE LE SUE PAROLE CONTENEVANO UNA PROPOSTA IMPORTANTE: FINANZIARE IL RIARMO CON EUROBOND - DIETRO IL NO A URSULA, CHE GLI AVEVA PROPOSTO DI COORDINARE IL PIANO REARM EU, PRIMA PASSO A UNA FUTURA DIFESA EUROPEA, CI SONO DUE MOTIVI... -VIDEO

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – COME MAI IMPROVVISAMENTE È SCOPPIATA LA PACE TRA JOHN ELKANN E FRATELLI D’ITALIA? IL MINISTRO DELLE IMPRESE, ADOLFO URSO, SI È SPINTO A DEFINIRE L’AUDIZIONE DI YAKI ALLA CAMERA COME “UN PUNTO DI SVOLTA NETTO” – AL GOVERNO HANNO FATTO UN BAGNO DI REALISMO: INNANZITUTTO LA CRISI DELL’AUTOMOTIVE È DRAMMATICA, E I GUAI DI STELLANTIS NON DIPENDONO SOLO DAI DANNI FATTI DA TAVARES - E POI CI SONO I GIORNALI: ELKANN È PROPRIETARIO DI “STAMPA” E “REPUBBLICA” (E DELL'AUTOREVOLISSIMO SETTIMANALE "THE ECONOMIST). MOSTRARSI CONCILIANTI PUÒ SEMPRE TORNARE UTILE…

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - DELIRIO DI RUMORS E DI COLPI DI SCENA PER LA CONQUISTA DEL LEONE D’ORO DI GENERALI – SE MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS-CALTA-MILLERI, TENTA DI CONQUISTARE I VOTI DEI FONDI ANNUNCIANDO LA POSSIBILITÀ DI METTERE SUL PIATTO IL SUO 13,1% DI GENERALI, SOLO DOMANI ASSOGESTIONI DECIDERÀ SE PRESENTARE UNA LISTA DI MINORANZA PER LEVARE VOTI ALLA LISTA DI NAGEL-DONNET, PER LA GIOIA DI CALTA-MILLERI (LA DECISIONE È NELLE MANI DEI FONDI CONTROLLATI DA BANCA INTESA) - FINO AL 24 APRILE, TUTTO È INCERTO SULLE MOSSE IN GENERALI DI ORCEL: CHI OFFRE DI PIÙ PER IL 9% DI UNICREDIT? E CHE FARÀ INTESA DI CARLO MESSINA? AH, SAPERLO...

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...

giorgia meloni donald trump

DAGOREPORT – AIUTO! TRUMP CONTINUA A FREGARSENE DI INCONTRARE GIORGIA MELONI - ANCORA ROSICANTE PER LE VISITE DI MACRON E STARMER A WASHINGTON, LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" SI ILLUDE, UNA VOLTA FACCIA A FACCIA, DI POTER CONDIZIONARE LE SCELTE DI TRUMP SUI DAZI ALL'EUROPA (CHE, SE APPLICATI, FAREBBERO SALTARE IN ARIA L'ECONOMIA ITALIANA E IL CONSENSO AL GOVERNO) - LA DUCETTA NON HA ANCORA CAPITO CHE IL TYCOON PARLA SOLO IL LINGUAGGIO DELLA FORZA: SE HAI CARTE DA GIOCARE, TI ASCOLTA, ALTRIMENTI SUBISCI E OBBEDISCI. QUINDI: ANCHE SE VOLASSE ALLA CASA BIANCA, RITORNEREBBE A CASA CON UN PUGNO DI MOSCHE...