urbano cairo contro blackstone

BLACKSTONE TIRA DRITTO CONTRO "URBANETTO" - ALTRO CHE ACCORDO EXTRAGIUDIZIALE: NESSUNA TREGUA IN VISTA SULL'AFFARE DELLA SEDE RCS, IN CUI CAIRO È ACCUSATO DI AVER INTERFERITO NELLA VENDITA - LA CAUSA DA 600 MILIONI INCOMBE SUI CONTI DEL "CORRIERE" E POTREBBE PROVOCARE ENORMI SCOSSONI - I DOCUMENTI SONO STATI DEPOSITATI A NEW YORK, DOVE IL FONDO USA HA CITATO IN GIUDIZIO IL PATRON DEL TORINO - L'APPELLO SUL LODO IN ITALIA SLITTA DOPO MAGGIO…

Alessandro Da Rold per “La Verità

 

urbano cairo 8

È difficile che la battaglia tra Urbano Cairo e Blackstone si risolva con un accordo extragiudiziale. Il fondo americano con cui il patron di Rcs ha in corso una battaglia legale ormai da 4 anni, infatti, vuole andare fino in fondo alla richiesta di risarcimento da 600 milioni di dollari.

 

Tutto ruota intorno al fatto che Cairo avrebbe interferito nella vendita del complesso immobiliare di via Solferino che, acquistato da Blackstone per 120 milioni nel 2013, doveva essere rivenduto a Allianz nell'estate del 2018 per 280 milioni.

 

urbano cairo 7

Dopo le 2 sconfitte al palazzo di giustizia di Milano - la prima sul lodo arbitrale e la seconda per l'archiviazione della denuncia di usura nell'acquisto -, ora Cairo dovrà affrontare il tribunale di New York.

 

Nelle scorse settimane la corte newyorchese ha pubblicato sul suo sito, in chiaro, i 59 documenti depositati da accusa e difesa. All'interno c'è la storia di una vicenda che difficilmente si risolverà in una transazione.

 

O almeno così suggerisce chi sta seguendo da vicino un dossier che riguarda anche il futuro del Corriere della Sera, quotidiano che da sempre fa gola alla politica e alla classe dirigente italiana.

 

urbano cairo 6

Come noto, gli americani spingono perché sia New York a decidere sul risarcimento danni, mentre Cairo preferisce Milano, sede del Corriere. L'impatto del risarcimento, che Blackstone chiede sia a Rcs sia al suo principale azionista, potrebbe essere ingente sulle casse del gruppo editoriale italiano, tanto da creare non pochi scossoni nel consiglio di amministrazione di via Solferino.

 

urbano cairo 9

Lo scorso anno Rcs aveva mostrato fiducia, ribadendo che non sarebbe stato necessario effettuare alcun accantonamento a bilancio e che Cairo non avrebbe risposto personalmente, in quanto legale della società. Ma i legali di Blackstone non sembrano d'accordo.

 

Aaron Marks, legale che segue il fondo statunitense, lo scrive nero su bianco nelle memorie. In un documento del 30 giugno Marks definisce le «interferenze» di Cairo come «diffamatorie e in mala fede» nell'aver impedito la vendita degli immobili a Allianz Real Estate per 280 milioni di euro.

 

urbano cairo 5

Del resto, secondo il legale, Rcs aveva venduto nel 2013 quegli immobili in modo incontrovertibile, dopo un processo di vendita dove erano state valutate anche diverse altre offerte.

 

Tuttavia, nel 2018, dopo aver saputo della vendita ad Allianz, proprio Rcs e Cairo avrebbero, secondo Marks, bloccato la vendita, diffamando la stessa Blackstone e causando un danno ingente proprio «ai querelanti».

 

Oltreoceano è già prevista un'udienza per i primi di maggio, ma con tutta probabilità sarà un semplice momento di ascolto («hearing») per la corte, che dovrà ancora esprimersi sulla competenza territoriale. In pratica c'è il rischio che la vicenda vada ancora per le lunghe.

 

blackstone

Di sicuro il fondo americano continua ad andare dritto per la sua strada, forte di ben due sentenze in Italia che hanno dimostrato la correttezza dell'accordo sull'acquisto del complesso immobiliare di via Solferino.

 

Il deposito dei documenti a New York, infatti, è stato alla fine dello scorso anno, dopo che nel maggio del 2021 la Camera arbitrale di Milano aveva dato ragione a Blackstone. In quel lodo arbitrale fu messo nero su bianco come Rcs avesse scelto di vendere il complesso immobiliare di via Solferino a Milano per motivi «gestionali» e non perché si trovata nelle condizioni di vendere «a ogni costo».

 

BLACKSTONE

Quindi, «la preferenza accordata all'offerta di Blackstone, in particolare rispetto a quella formulata dalla concorrente Hines per un importo non dissimile, è stata motivata dal fatto che la prima non era soggetta ad alcun previo finanziamento e appariva quindi più solida e più rapidamente realizzabile» anche perché «nel piano di sviluppo elaborato da Rcs contemplava la dismissione degli asset non core entro la fine dell'anno 2014».

 

BLACKSTONE1

In pratica la cifra pagata da Blackstone non era troppo bassa. In ogni caso Rcs ha deciso comunque di fare appello anche contro il lodo arbitrale. Ci si aspetta una decisione verso l'estate. Ma c'è il rischio che anche questo appello vada a finire come la denuncia per la presunta usura nella vendita dell'immobile.

 

Iniziata nel 2019 dopo la denuncia di un semplice azionista, Paolo Francia, i pm milanesi avevano già chiesto di archiviarla dopo non aver ravvisato casi di usura. Ma lo studio legale Erede Pappalardo aveva deciso di fare opposizione. Inutilmente, perché a dicembre è stata archiviata definitivamente dal giudice Alessandra Di Fazio.

 

A risultare decisiva fu la testimonianza di Piergaetano Marchetti, già consigliere di amministrazione di Rcs e ora presidente della Fondazione. Il notaio milanese definì così quella cessione: «Io l'ho vissuta come un cattivo affare e basta». Un affare che ora ripiomba sui destini del Corriere della Sera.

 

Articoli correlati

BLACKSTONE FA SHOPPING IN ATTESA DEI SOLDI DI URBANETTO CAIRO - COMPRATI 14 IMMOBILI TRA MILANO E...

CAIRO AMARO - IL GIP DI MILANO HA ARCHIVIATO L'INCHIESTA PER USURA NELLA VENDITA DI RCS A BLACKSTONE

SEGNATEVI, COL SANGUE, QUESTA DATA: 30 MARZO 2022. SI DECIDERA\' FORSE IL DESTINO DEL CORRIERE...

CAIRO NON MOLLA SUL CASO BLACSTONE E DOPO LA RICHIESTA DI CHIARIMENTI DELLA CONSOB RISPONDE...

CORRIERE DELLE MIE TRAME RCS NON ACCANTONERA NEMMENO UN EURO IN VISTA DEL CONTENZIOSO CON BLACKSTONE

BLACKSTONE ALL'ASSALTO DI MILANO - NON SOLO VIA SOLFERINO: IL FONDO AMERICANO E\' A UN PASSO DA...

SI RIAPRONO LE DANZE: OGGI CAIRO PRESENTA LE SUE MEMORIE A NY CONTRO BLACKSTONE

Ultimi Dagoreport

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…