BORSA MILANO PERDE L’1,67%, TRACOLLO BANCARIO - GLI AUMENTI DI CAPITALE PRESENTI E FUTURI SCHIANTANO UNICREDIT (-12,8%) E MPS (-14,4%), MEDIOBANCA -6,9% - LO SPREAD NON SCENDE SOTTO I 530 ANCHE SE LA BCE RICOMINCIA A COMPRARE BOND - FIAT SOTTO ATTACCO A -6,2%, NON AIUTA L’ANNUNCIO DI ADDIO DI MARPIONNE NEL 2015 - MALACALZA: IL CDA DEL S.RAFFAELE GIUDICA AMMISSIBILE L’OFFERTA DI ROTELLI - MALORE PER TANZI, LASCIA IL TRIBUNALE - LA GERMANIA COLLOCA I SUOI BOND, RENDIMENTO ZERO…

1 - BORSA MILANO CHIUDE IN CALO, PESANTI MPS E MEDIOBANCA, GIÙ FIAT...
(Reuters) - Piazza Affari archivia un'altra seduta con il segno meno, conseguenza soprattutto della caduta di UniCredit. Giornata nervosa, con ripetute oscillazioni, accentuate dall'entità modesta degli scambi.

Gli operatori sottolineano che la volatilità scoraggia gli acquisti, sebbene vi sia una convinzione generalizzata che le quotazioni dell'equity europeo siano attraenti. In una breve nota dedicata alla strategia di investimento, Nomura dice di trovare particolarmente interessanti i titoli 'value', che "trattano con uno sconto significativo", soprattutto se si guarda ai settori dei beni di largo consumo ciclici, dell'energia e tecnologico.

L'indice FTSE Mib ha perso l'1,67%, l'AllShare l'1,87% e il MidCap il 2,21%. Volumi per un controvalore di circa 1,4 miliardi di euro. Nel primo giorno dell'aumento di capitale da 7,5 miliardi, UNICREDIT ha lasciato sul terreno il 12,81%. Il diritto è caduto del 65,42%.

MONTEPASCHI - che, secondo le attese, dovrebbe presto seguire l'esempio di Piazza Cordusio - è arretrato del 14,39%. Il direttore finanziario dell'istituto senese, Marco Massacesi, ha detto a Reuters che un prossimo Cda esaminerà prima del 20 gennaio una serie di iniziative per rafforzare il capitale, evitando un aumento di capitale .

Pesante MEDIOBANCA: -6,87%. In scia BANCO POPOLARE (-5,36%), POPOLARE MILANO (-3,25%), INTESA SANPAOLO (-3,17%) e UBI (-3,01%).

Debole FIAT: -6,23%. Parlando dagli Stati Uniti, l'AD Sergio Marchionne ha dichiarato che il mercato europeo quest'anno non sarà migliore del 2011 [ID:nL6E8C936W]. Secondo una breve nota di Natixis, che cita le stime di LMC Automotive, a dicembre le immatricolazioni di auto in Europa occidentale sono scese del 4,3%. Limitano i danni EXOR (-3,11%) e FIAT INDUSTRIAL (-2,44%). Nel settore dell'automotive, PIRELLI -0,15%.

Non si arresta, all'interno della galassia Ligresti, la corsa di PREMAFIN (+6,71%), sull'attesa dell'ingresso di un nuovo socio. A picco, invece, FONDIARIA-SAI (-7,32%) e MILANO ASSICURAZIONI (-7,16%). Pesante UNIPOL (-14,26%), che ha ufficializzato la volontà di avere un ruolo nella partita del riassetto del gruppo Ligresti. TERNA è salita dello 0,9%: la società ha detto di stimare che, sulla base delle nuove tariffe, quest'anno incasserà circa 1,63 miliardi.

Tra le utilities, bene SNAM (+0,36%). In denaro alcuni dei titoli maggiormente penalizzati nel 2011: DIASORIN +3,83%, MEDIOLANUM +0,94%, LUXOTTICA +1,24%, ANSALDO STS invariata, FINMECCANICA +0,51%, TELECOM ITALIA invariata e CAMPARI +1,05%. Nel comparto petrolifero, vivace SAIPEM (+2%). Più caute ENI (-0,55%) e TENARIS (-1,51%).

PRYSMIAN meglio del mercato (-0,51%): Equita ha pubblicato un report in cui conferma il rating 'buy' e il target price di 16 euro. Nel documento, il broker scrive che il gruppo guidato da Valerio Battista "è un player di qualità, che ha i margini più elevati nell'industria e una posizione di leadership - ulteriormente rafforzata dall'acquisizione di Draka - nei segmenti con il maggiore valore aggiunto".

Tra le small e mid cap, la JUVENTUS non beneficia della vittoria per 1 a 0 sul campo del Lecce, che si è tradotta nel mantenimento della prima posizione nella classifica del campionato di calcio di Serie A, lasciando sul terreno il 12,4%. Secondo l'interpretazione di un trader, la caduta è dovuta soprattutto a ragioni tecniche legate all'approssimarsi della chiusura dell'aumento di capitale. Il diritto ha perso il 48,72%. Oggetto di un'analisi di un settimanale nel week-end scorso, MARR è avanzata del 2,31%.

2 - BORSE EUROPEE: LONDRA -0,66%, FRANCOFORTE -0,67%, PARIGI -0,31%
(LaPresse) - Chiusura in ribasso per le principali Borse europee. L'indice Ftse 100 di Londra cede lo 0,66% a 5.612,26 punti, il Dax di Francoforte lascia lo 0,67% a 6.017,23 punti e il Cac 40 di Parigi mostra un ribasso dello 0,31% a 3.127,69 punti. A Madrid, l'indice Ibex perde lo 0,12% a 8.278,9 punti.

3 - BTP: SPREAD CON BUND CHIUDE OLTRE QUOTA 530 P.B...
Radiocor - Lo spread tra BTp e Bund si attesta oltre 530 punti base in chiusura di seduta. Nelle ultime battute il differenziale di rendimento tra Italia e Germania e' tornato ad allargarsi, dopo essere sceso nel corso della giornata fino ad un minimo di 517 centesimi. Nelle ultime battute lo spread BTp/Bund si attesta a 531 punti base, in aumento di 4 centesimi sul riferimento di ieri. In lieve aumento anche il rendimento sulla scadenza decennale italiana che vale ora il 7,16 per cento. Si allarga lo scarto con la Spagna: il rendimento del decennale spagnolo, dopo il calo registrato oggi, si attesta infatti al 5,57 per cento.

4 - BORSA: UNICREDIT, L'AVVIO DELL'AUMENTO NON FERMA LE VENDITE (-12,8%)...
Radiocor - Non si e' fermata l'emorragia di vendite sulle azioni Unicredit neppure col l'avvio dell'aumento di capitale da 7,5 miliardi. I titoli hanno accusato una flessione del 12,8%, attestandosi a 2,28 euro. Dallo scorso 4 gennaio, giorno in cui e' stato annunciato il prezzo delle azioni di nuova emissione a 1,943, le quotazioni della banca di Piazza Cordusio hanno registrato un tonfo del 56,5%, considerando anche l'andamento dei diritti relativi all'aumento di capitale che sono scivolati del 65,4% a 0,47 euro.

La capitalizzazione di Unicredit si e' portata a 5,3 miliardi, livello ben distante dal valore di qualche mese fa: solamente a fine ottobre la banca valeva oltre 16 miliardi di euro. Considerando il valore dei diritti e quello delle azioni e mettendo in conto che per ogni azione posseduta, se verra' esercitato il diritto, si riceveranno 2 nuove azioni ( che sono state emesse al prezzo di 1,943 euro), ad oggi e' conveniente acquistare in Borsa i diritti ed esercitarli (si paga ogni azione 2,17 euro contro la chiusura di Borsa di 2,28 euro). L'operazione, che terminera' il prossimo 27 gennaio (con i diritti che potranno essere trattati fino al 20 gennaio), servira' a portare i sicurezza i ratios dell'istituto, rispettando i dettami indicati dall'Eba, l'autorita' bancaria europea.

5 - BCE: RADDOPPIA A 1,104 MLD ACQUISTI TITOLI STATO ULTIMA SETTIMANA...
Radiocor - La scorsa settimana, la Bce ha acquistato sul mercato secondario titoli di stato per 1,104 mld, un ammontare piu' che doppio rispetto ai 462 milioni di euro dei sette giorni precedenti. Lo ha comunicato l'istituto centrale. Gli acquisti di bond europei, che nelle scorse settimane erano centrati soprattutto su titoli spagnoli e italiani, tornano dunque a salire di misura che se rimangono inferiori rispetto a quelli delle scorse settimane quando avevano raggiunto picchi di svariati miliardi di euro.

6 - SAN RAFFAELE: MALACALZA, CDA GIUDICA AMMISSIBILE OFFERTA ROTELLI...
Radiocor - 'L'offerta di Rotelli e' stata accettata'. Lo ha spiegato l'imprenditore genovese e membro del cda del San Raffaele, Vittorio Malacalza, uscendo dal board che si e' tenuto questa mattina. Il consiglio era chiamato a una valutazione formale della proposta di Rotelli che, quindi, e' stata ritenuta corretta e ammissibile.

La partita, pero', resta ancora aperta perche' la cordata Ior-Malacalza ha tempo fino a domani a mezzogiorno per pareggiare l'offerta arrivata dall'imprenditore lombardo della sanita'. 'Mai dire mai', ha detto Malacalza interpellato sull'eventualita' di un rilancio. Sempre domani, e' previsto dunque un nuovo cda della Fondazione San Raffaele che dovra' verificare se, nel frattempo, e' arrivata la nuova proposta Ior-Malacalza e decidere chi saranno i nuovi acquirenti della struttura fondata da don Verze'.

7 - PARMALAT/ MALORE PER TANZI, LASCIA AULA DI TRIBUNALE
(TMNews) - E' arrivato poco prima delle 10 al Tribunale di Bologna dove è in corso il processo d'appello per il crack Parmalat, ma dopo circa due ore e mezza l'ex patron dell'azienda di Collecchio Calisto Tanzi ha dovuto lasciare l'aula Bachelet per un lieve malore. Secondo i difensori questa è l'ennesima dimostrazione che non può continuare a sopportare il regime carcerario ma, come prevede la legge, gli devono essere concessi gli arresti domiciliari.

Tanzi, visibilmente dimagrito e un po' in affanno, è sceso dal cellulare della polizia penitenziaria del carcere di Parma con le manette che gli sono state tolte soltanto dentro l'aula del Tribunale dove si è seduto a fianco dei suoi difensori sull'ala destra. Dopo oltre due ore, l'ex patron di Parmalat ha accusato un lieve malore e ha chinato il capo; a questo punto il giudice Francesco Maddalo che presiede l'udienza, ha concesso dieci minuti di pausa. Intorno alle 12.30, sempre accompagnato dai suoi legali, Tanzi si è alzato in piedi con in mano una bottiglietta d'acqua e ha raggiunto l'uscita dell'aula ed è salito sul mezzo della polizia penitenziaria.

"Non si è sentito molto bene - ha commentato l'avvocato della difesa Gianpiero Biancolella - questa è la prova evidente dei motivi sociali e umanitari per cui il legislatore ha deciso che ove non ci siano motivi ostativi, ed è il caso di Tanzi, potrebbe scontare la pena ai domiciliari". Conversando con i cronisti il legale ha poi confidato una "particolare preoccupazione" per la salute del suo assistito: "Per motivi di privacy personale non posso rivelare le cure e gli interventi che sono stati fatti, ma vedendolo ci si rende conto della sua condizione. Malgrado ciò ha voluto intervenire perché uno dei motivi per cui non è stata concessa la detenzione domiciliare dal Tribunale di sorveglianza è che si è scritto che non si era presentato in udienza nonostante i difensori avessero detto che le sue condizioni di salute non lo consentivano, tanto che due giorni dopo è stato ricoverato per un intervento molto serio e grave".

Gli avvocati hanno ripresentato un'istanza di richiesta di domiciliari ma verrà discussa in udienza non prima di marzo. "Abbiamo timore per la sua vita - ha aggiunto Biancolella - non è l'adeguatezza della cura che sta ricevendo nell'ospedale del carcere di Parma, ma è proprio la condizione di regime carcerario" che sta mettendo duramente alla prova Calisto Tanzi, tanto che "anche noi fatichiamo a dialogare con lui sull'azione difensiva".

8 - GERMANIA: COLLOCA BOND A 6 MESI PER 3,9 MLD, RENDIMENTO NEGATIVO...
Radiocor - La Germania ha collocato titoli del Tesoro a 6 mesi per 3,9 miliardi di euro. Secondo quanto reso noto dal Tesoro tedesco, le obbligazioni hanno un rendimento negativo pari allo 0,0122%. Il bid-to-cover ratio e' stato pari a 1,8 volte per una domanda pari a 7,08 miliardi.

9 - ENI: SCOPERTO GIACIMENTO A OLIO E GAS NEL MARE DI BARENTS...
Radiocor - Eni annuncia la scoperta del giacimento a olio e gas Havis situato nel Mare di Barents a circa 200 chilometri dalla costa norvegese. La scoperta, s i legge in una nota della societa', ha evidenziato la presenza di olio recuperabile per un ammontare tra 190 e 315 milioni di barili, e di gas per un ammontare tra i 4 e 6 miliardi di metri cubi. La scoperta di Havis consentira' a Eni di rafforzare la propria leadership nel Mare di Barents dove sara' il primo operatore a produrre olio dal 2013 con l'avvio di Goliat. Eni, inoltre, sara' la sola compagnia assieme a Statoil a essere presente nelle tre scoperte a olio commerciali del Mare di Barents. Eni detiene il 30% di partecipazione nel giacimento Havis, mentre gli altri partner del progetto sono Statoil (50% operatore) e Petoro (20%).

 

Federico Ghizzoni UNICREDIT MARCHIONNE GIUSEPPE MUSSARI resize VITTORIO MALACALZAGiuseppe Rotelli mario draghi TANZI INVECCHIATO E DIMAGRITO AL TRIBUNALE DI PARMA TANZI INVECCHIATO E DIMAGRITO AL TRIBUNALE DI PARMA TANZI AL TRIBUNALE DI PARMA

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