BORSE IN RIALZO CON IL CALO DELL'EURO (1,10 $), ASPETTANDO IL QUANTITATIVE EASING DI DRAGHI - MILANO (+0,65%) - IL ROAMING PER LE CHIAMATE IN EUROPA RESTA. ALMENO FINO AL 2018

1.BORSA: UE CHIUDE IN RIALZO ASPETTANDO DRAGHI SUL QE, MILANO +0,65%

Radiocor - Dopo una giornata passata a oscillare sulla parita', gli indici europei hanno chiuso in terreno positivo, ritrovando i rialzi registrati in avvio. In attesa della riunione della Banca centrale europea di domani in cui saranno svelati i dettagli del piano di quantitative easing le Piazze del Vecchio Continente hanno ripreso slancio e sono tornate a salire, a grazie al nuovo indebolimento dell'euro sul dollaro. A Milano il Ftse Mib ha chiuso in progresso dello 0,65% e il Ftse All Share dello 0,65%.

mario draghi  4mario draghi 4

 

Hanno fatto ancora meglio Francoforte (+0,98%) e Parigi (+0,99%), con Londra rimasta piu' indietro (+0,44%). Sul fronte dei cambi, la moneta unica passa di mano a 1,1078 dollari, dopo il minimo a 1,1061 dollari (1,1175 in avvio e 1,1194 alla vigilia) e a 132,64 yen (133,74 e 133,79), con il biglietto verde che vale 119,725 yen (119,66 e 119,47). Infine, il contratto Wti sul petrolio scivola dell'1,44% a 49,77 dollari al barile, dopo la pubblicazione dei dati sulle scorte Usa, aumentate piu' delle attese.

 

2.GRECIA: JUNCKER, PREMATURO PARLARE DI TERZO PROGRAMMA DI AIUTI

Radiocor - 'E' prematuro parlare di un terzo programma di aiuti alla Grecia, lascio le voci su questo a chi vuole speculare'. Lo ha indicato il presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker alla conferenza stampa con la cancelliera Angela Merkel, dopo l'incontro tra la leader tedesca e la Commissione. La cancelliera tedesca ha detto da parte sua che adesso 'stiamo lavorando per far si' che il piano di aiuti alla Grecia sia portato a termine, l'accordo con l'Eurogruppo va attuato con le tre istituzioni (Commissione, Bce e Fmi, ndr) che valuteranno la situazione, facciamo in modo che questo lavoro sia coronato da successo'.

juncker merkeljuncker merkel

 

3.TLC:SU ROAMING COMPROMESSO AL RIBASSO SU MANDATO UE, SU STOP TARIFFE SI VEDRA' IN 2018

Radiocor - E' definitivamente saltata la prospettiva di uno stop alle tariffe roaming per le chiamate con i telefoni mobili quando si viaggia all'estero da dicembre 2015, come chiedeva il Parlamento europeo e anche quella di uno stop da meta' 2016 come proposto dall'Italia durante il semestre di presidenza dell'Unione appena concluso.

 

ROAMING  ROAMING

Gli ambasciatori degli Stati membri hanno concordato il mandato a trattare con il Parlamento che prevede una fase di transizione che durera' fino a meta' 2018, quando la Ue potra' poi decidere (forse) la fine delle tariffe roaming. E' questa l'intesa al ribasso data la prevalenza di un fronte costituito dai paesi piccoli e medi della Ue ai quali si e' aggiunta, con la sorpresa di tutti, la Francia. Italia, Regno Unito, Spagna e Germania si sono schierati per la soluzione del 2016. Antonio Pollio Salimbeni

 

 

4.PETROLIO: SCORTE USA IN AUMENTO DI OLTRE 10 MLN DI BARILI

obama petrolio obama petrolio

Davide Pantaleo | Trend Online – Il Dipartimento dell’energia statunitense ha reso noto che nell’ultima settimana le scorte strategiche di petrolio sono aumentate di 10,3 milioni di barili, raggiungendo un nuovo livello record, mentre le attese erano per un incremento di 3,8 milioni di barili. Le riserve di benzina sono rimaste invariate, a fronte della previsione di un calo di 1,8 milioni di barili, mentre gli stocks di distillati sono scesi di 1,7 milioni di barili, meno di quanto aveva stimato il mercato che puntava ad una contrazione di 2,2 milioni di barili.

Dopo la diffusione del report sono aumentate le vendite sul petrolio che negli ultimi minuti passa di mano a 49,75 dollari, in ribasso dell‘1,52%.

 

5.RATING, PADOAN ESPRIME SCETTICISMO SU PROCESSO IN CORSO A TRANI

 (Reuters) - È "molto arduo" stimare quale effetto hanno avuto sui titoli di Stato italiani i declassamenti di Standard & Poor's e Fitch, tra 2011 e 2012.

Lo dice il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, mostrandosi scettico sull'evoluzione del processo in corso a Trani nei confronti dei funzionari delle due agenzie di rating.

PADOAN VISCO GUZZETTI PATUELLIPADOAN VISCO GUZZETTI PATUELLI

"Gli andamenti di mercato sono influenzati da una molteplicità di fattori. È oggettivamente molto arduo, se non del tutto impossibile, isolare l'effetto specifico indotto dalle sole azioni di rating sulle quotazioni degli strumenti finanziari", ha detto Padoan durante il Question time.

 

Il processo, che vede imputati sei funzionari di S&P e un funzionario di Fitch, cerca di far luce sulle oscillazioni dei titoli di Stato italiani verificatisi all'apice della crisi finanziaria.

"Le rilevazioni effettuate nei giorni immediatamente successivi alle date indicate nelle imputazioni non hanno mostrato movimenti significativi in peggioramento, né si sono tenute aste di titoli di Stato", dice Padoan.

 

IL PM DI TRANI MICHELE RUGGIEROIL PM DI TRANI MICHELE RUGGIERO

Il ministero dell'Economia non si è finora costituito parte civile, suscitando le critiche dell'opposizione: "La costituzione di parte civile costituisce una opzione processuale per la richiesta di danni alternativa a quella da proporre in sede civile. Allorché dovessero emergere elementi ulteriori se ne terrà conto", dice oggi il ministro.

 

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